ANPI e PSI chiedono il ripristino immediato
Vandalizzato Matteotti
Il 30 gennaio, la sezione ANPI di Pomezia Ardea “Teresa Mattei e le Altre” e la sezione del PSI di Pomezia hanno espresso forte preoccupazione per la recente scomparsa della targa in marmo dedicata a Giacomo Matteotti, situata nei giardini di via Matteotti. A pochi mesi dal centenario del suo tragico delitto, questo evento solleva interrogativi sulla natura del danno: si tratta di un atto doloso, di una semplice bravata giovanile o di un incidente?
Nel comunicato, le due associazioni hanno invitato la cittadinanza a mantenere alta la vigilanza e hanno richiesto alle autorità competenti di procedere con un ripristino immediato della targa. Inoltre, hanno suggerito l’installazione di una bassa recinzione di protezione e un rialzo per prevenire futuri atti di vandalismo. Questa situazione evidenzia l’importanza di tutelare la memoria storica e il patrimonio culturale locale.
C.C.
In memoria di Giulio
La sindaca di Pomezia, Veronica Felici, ha dedicato il 3 febbraio a due gesti simbolici per onorare la memoria di Giulio Regeni, nel nono anniversario del ritrovamento del suo corpo. Una panchina gialla è stata posizionata di fronte alla Biblioteca civica "Ugo Tognazzi", mentre un grande striscione con la scritta "Verità per Giulio Regeni" è stato affisso sulla Torre civica.
Felici ha sottolineato l'importanza di questi atti, dichiarando: "È fondamentale ricordare al mondo che non bisogna mai smettere di difendere i diritti umani e la libertà di espressione".
Queste iniziative mirano a mantenere viva l’attenzione sulla tragica vicenda di Regeni, torturato e ucciso, e a ribadire la richiesta di verità e giustizia.
La Sindaca ha concluso il suo intervento affermando: "Non dimenticheremo Giulio e continueremo a chiedere verità e giustizia per lui" evidenziando l'impegno della comunità di Pomezia nella lotta per i diritti umani.
Lavoratori in nero
Nel corso di un controllo effettuato presso un’impresa di installazione di impianti elettrici a Pomezia, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno individuato 16 lavoratori impiegati “in nero”. Oltre alla maxi-sanzione amministrativa nei confronti dell’impresa, i militari hanno segnalato il caso all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, con l'intento di garantire il rispetto della normativa sul lavoro.
Durante l’ispezione, le “fiamme gialle” della Compagnia di Pomezia hanno inoltre scoperto, nelle immediate vicinanze dell’impresa, una discarica abusiva di rifiuti, composta da frigoriferi, climatizzatori, condizionatori, imballaggi, assorbenti, stracci, materiali filtranti, indumenti protettivi e altri rifiuti urbani.
Poiché l’impresa non era in possesso di alcuna autorizzazione per lo smaltimento di tali materiali, i militari hanno proceduto al sequestro preventivo del terreno, di circa 1.600 metri quadrati, per evitare potenziali danni ambientali, con il rischio di inquinamento delle falde acquifere.
Il rappresentante legale della società è stato denunciato per il reato di gestione illecita di rifiuti e dovrà rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria di Velletri.
Il procedimento è attualmente in fase di indagini preliminari e, fino al giudizio definitivo, vige la presunzione di non colpevolezza.
L'intervento delle “fiamme gialle” di Pomezia si inserisce in un ampio dispositivo di contrasto al lavoro sommerso, volto a tutelare sia gli operatori onesti che la salute pubblica, contribuendo anche alla salvaguardia degli interessi erariali.
Ufficio stampa GDF
Cultura, Scuola, Industria: l’intera città veniva coinvolta
Premio Internazionale Letterario
Quinta Edizione, cerimonia il 20 ottobre 1984 nell’Istituto d’Arte di Pomezia, presenti, tra gli altri, Teodoro Cutolo, Assessore alla Cultura della Regione Lazio; Guerino Corradi, consigliere regionale; Libanori, Preside dell’Istituto d’Arte; Paolo Diffidenti, Presidente del Centro Letterario del Lazio; Domenico Cefaloni, giornalista del quotidiano Avvenire; la professoressa Anzellotti, preside delle scuole elementari; la troupe di Telitalia 41 guidata dal prof. Emo Barcucci; Pietro Bassanetti eccetera. Vincitore, con pubblicazione dell’opera Menabò, Vittorio Smera, al quale sono stati consegnati targa e diploma, tramite l’on. Cutolo, più, in omaggio, venti copie del suo volumetto da noi stampato.
Sesta edizione 1985, vincitore - con diploma, targa personalizzata e 50 copie della sua opera A Giada da noi pubblicata – Giuseppe Nalli. Cerimonia il 19 ottobre presso l’Istituto d’Arte di Pomezia, con al tavolo della Giuria il Preside Giacomo Mangano; il dott. Paolo Diffidenti; Ada Capuana; il Sindaco di Pomezia Claudio Caponetti; l’assessore alla cultura Dorando Mugnaini, il dott. Pietro Annesi della SIGMA TAU; Pietro Bassanetti eccetera.
Settima Edizione, vincitore, con pubblicazione dell’opera Canti del ritorno, l’italo americano Orazio Tanelli, docente all’università di Verona, N. J., USA. Cerimonia il 18 ottobre 1986 all’Istituto d’Arte di Pomezia. Lungo l’elenco delle autorità presenti; testimonianze, tra le altre, del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga e di Anne M. Chermak, Primo Segretario per gli Affari Culturali dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma. A ciascuno dei premiati è stato fatto omaggio di una copia di Pomezia-Notizie, una copia del II volume dell’Antologia pometina e di una copia del volumetto Canti del ritorno. Servizio fotografico di Piero Sanna, riprese televisive di Teleitalia 41 e Telepontina, mandate in onda per più giorni. Tra i giornalisti, oltre a Franco Di Filippo de Il Tempo, c’erano anche Giorgio Iori, pure de Il Tempo e Franco Romagnuolo, direttore del Risveglio del Molise e del Mezzogiorno.
Ottava Edizione, 25 ottobre 1987, sempre nell’Istituto d’Arte, sala traboccante con folla anche su via Cavour per salutare Solange De Bressieux (nella foto; dietro, al tavolo della Giuria, s’intravedono Attilio Bello e Ada Capuana), già conosciuta perché a Pomezia aveva tenuto conferenze e recitazioni anche con l’attore Hubert Gravereaux. La poetessa ha vinto con l’opera Pioggia di rose sul cuore spento, dedicata all’amico attore da poco scomparso. Ai premiati, oltre il volumetto, è stata data in omaggio copia del III volume dell’Antologia pometina. Servizi e notizie prima e dopo la cerimonia su: Il Tempo (giovedì 22, domenica 25 e mercoledì 28 ottobre 1987), Avvenire (domenica 11 ottobre e domenica 15 novembre), Il giornale d’Italia (mercoledì 20 ottobre), Il Messaggero (martedì 27 ottobre) eccetera. Numerose le TV, tra cui Telepontina, TV Autovox-Telitalia, TV6 con messa in onda più volte. 1988, sosta.
La nona Edizione si ha nel 1989 e a vincerla è Walter Nesti con l’opera Itinerario a Calu, con cerimonia a Roma, il 6 novembre nei locali del Centro Letterario del Lazio in via Merulana 88, con ospite d’onore l’attore siciliano Franco Jamonte.
Brevemente a quanti ci hanno telefonato dopo l’uscita della nota su Il Pontino nuovo del 16/31 gennaio 2025: 1) Abbiamo chiuso dopo 50 anni Pomezia-Notizie perché, per età, dal primo gennaio 2020 ci siamo cancellati dall’Albo dell’Ordine dei Giornalisti e non potevamo più dirigerla; colei alla quale avevamo consegnato direzione e amministrazione per portarla avanti, dopo meno di un anno ha rinunciato “per motivi di famiglia”. 2) Non ci piacciono le cerimonie lunghe perché la consegna di un Premio non può essere confusa o utilizzarla come un convegno letterario, un seminario, una tavola rotonda o altro similare; per noi, perciò, deve essere snella, concisa: i saluti brevi (di organizzatori, autorità) la consegna dei premi e niente altro. 3) Sì, in alcune edizioni la nostra Giuria è stata affiancata da alunni degli Istituti Superiori di Pomezia, perché veniva coinvolta la città nella cultura, il sapere, il lavoro in genere, l’industria (la Sigma-Tau, per citare).
La delegazione degli studenti presenti, per esempio, nella Giuria dell’ottava Edizione (1987) è stata casualmente tutta al femminile: Sabrina Accoroni (Istituto Statale d’Arte), Serena Baldacci (Liceo Copernico), Valentina Spaziani (Istituto G. Ferro), Tania Tonelli (Liceo Pascal), Maria Grazia Zanotti (Istituto Locatelli). Se qualcuna ci legge, si faccia viva: le regaleremo un nostro libro, o di narrativa o di poesia!
Domenico Defelice
Confisca di beni per 3 milioni
Nell’ambito dell’attività di contrasto all’accumulazione di patrimoni di origine illecita, avente la duplice finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante la sottrazione delle ricchezze e di liberare l’economia legale dalle infiltrazioni della criminalità - consentendo agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza - , nella mattinata odierna, la Divisione Anticrimine della Questura di Roma ha eseguito, nei comuni di Pomezia ed Ardea un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Roma - Sezione delle Misure di Prevenzione -, su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica di Roma e dal Questore di Roma.
Il provvedimento ablatorio riguarda beni e assetti societari, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro, tra cui immobili, società operanti nel settore della raccolta delle scommesse sportive, veicoli di alta gamma e orologi di elevato pregio, riferibili ad un quarantenne romano, inserito in un’associazione, attiva sin dal 2012, nella cessione al dettaglio e all’ingrosso, di sostanza stupefacente tipo cocaina, hashish e marijuana nel territorio di Roma (Torrino-Mezzocammino) fino ai Comuni di Pomezia-Torvaianica, Ardea, Anzio-Nettuno ed Aprilia (LT).
Il sodalizio è già stato disarticolato con l’esecuzione di provvedimenti cautelari emessi nell’ambito dell’operazione denominata “ALL IN”, condotta dalla Polizia di Stato con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Roma.
Il 14 novembre 2023, infatti, venivano eseguite misure cautelari personali nei confronti di 30 soggetti, indagati a vario titolo del delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco, trasferimento fraudolento di valori ed auto riciclaggio.
Per tali vicende i principali indagati, tra i quali il destinatario dell’odierno provvedimento di sequestro di beni, sono tuttora detenuti.
S.Me.