Eseguita una misura cautelare per tentato omicidio
Il giallo di Natale
Tor San Lorenzo, risolto il giallo di Natale da parte dei Carabinieri. Eseguita una misura cautelare per tentato omicidio.
Il 23 gennaio 2024, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, coadiuvati dai Carabinieri della Compagnia di Anzio, in Marina di Tor San Lorenzo di Ardea, hanno eseguito un’ordinanza che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari con controllo mediante braccialetto elettronico – emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica - nei confronti di S.D., cittadino 20enne di origini indiane, ritenuto gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato.
La misura cautelare è stata emessa all’esito delle attività investigative - condotte dai citati reparti - conseguenti al rinvenimento, il 4 gennaio scorso a Marina di Tor San Lorenzo, nella propria abitazione, del cadavere di F.D.M., 42enne italiano, che presentava una ferita lacero-contusa alla testa.
Gli accertamenti, immediatamente avviati sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno consentito di raccogliere un rilevante ed univoco quadro indiziario, che ha fatto piena luce sui fatti accaduti e sul movente del tentato omicidio, ovvero una lite avvenuta nel giorno di Natale per futili motivi.
All’esito delle indagini, infatti, il destinatario del provvedimento cautelare è gravemente indiziato di essere l’autore di un’aggressione prima verbale e poi fisica nei confronti della vittima, avvenuta all’interno del minimarket di proprietà del padre del 20enne di origini indiane.
Si è accertato infatti che la vittima, F.D.M., che nel pomeriggio del 25 dicembre era entrata nell’esercizio fumando una sigaretta, è stato prima ripresa verbalmente dal 20enne figlio del titolare e, dopo un breve alterco, afferrato per il collo e spinto all’esterno del minimarket.
A quel punto, S.D. gli batteva violentemente la testa contro il muro adiacente all’ingresso del negozio, procurandogli una lesione al capo che, a seguito dell’esame autoptico, è stata giudicata dal medico legale di per sé idonea a cagionarne la morte, avvenuta tuttavia solo alcuni giorni dopo a causa di un’overdose.
L’arrestato, fermato dai Carabinieri nel comune di Pomezia, è stato condotto presso la propria abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari.
L’indagato è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
S.Me.
Estate ardeatina
Il Comune di Ardea si prepara per un’estate ricca di eventi con l’incontro indetto dall’Assessore ai Servizi alla Persona, Barbara Assaiante. L’appuntamento, fissato per martedì 11 febbraio 2025, si svolgerà dalle 15.30 alle 17.30 presso l’Aula Consiliare “Sandro Pertini” in via Laurentina.
Durante l’incontro, l’Assessore inviterà i rappresentanti delle Associazioni e i Parroci del territorio a discutere gli obiettivi delle manifestazioni di interesse per gli eventi dell’Estate Ardeatina 2025. Saranno presentate anche le linee guida per la modulistica che le Associazioni dovranno utilizzare per partecipare, in vista dell’Avviso che sarà pubblicato sul sito ufficiale del Comune.
Questo incontro rappresenta un’importante opportunità per favorire la collaborazione tra le diverse realtà locali e contribuire alla programmazione di un’estate che promette di coinvolgere e divertire la comunità di Ardea.
Benedetti il pane, gli animali ed i mezzi agricoli alla parrocchia di S. Caterina da Siena
Festa di S. Antonio Abate
Festa di Sant’Antonio Abate alla Parrocchia di Santa Caterina da Siena alla Castagnetta di Ardea. Con la celebrazione della Santa Messa ore 10, celebrata dal Parroco Don Pietro Larin, si è aperta la giornata di fede e di festa che si è conclusa con il grande pranzo sociale al quale hanno partecipato oltre 230 persone. Un segno di amicizia, di fede e di amore per un Santo che rappresenta il lavoro agricolo attraverso i suoi animali che sono la testimonianza del lavoro e del sacrificio di chi lavora la terra. Dopo la Messa sono stati benedetti il pane, gli animali ed i mezzi agricoli. Presente il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini.
Pranzo per la Festa di Sant’Antonio Abate che è stato un momento di condivisione e di fraternità con più di 230 persone. Dal Vangelo secondo Giovanni: “In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino». E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora“. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela“.
Vi erano lì sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le anfore“; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto“. Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora“.
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Ma a suggellare la giornata in onore di Sant’Antonio Abate c’è’ anche la sua storia segnata dall’amore per gli animali. Vediamo un passaggio della vita di S. Antonio Abate. “Nel periodo medievale – si legge -, il culto di sant’Antonio fu reso popolare soprattutto per opera dell’ordine degli Ospedalieri Antoniani, che ne consacrarono altresì l’iconografia: essa ritrae il santo ormai avanti negli anni, mentre incede scuotendo un campanello (come facevano appunto gli Antoniani), in compagnia di un maiale (animale dal quale essi ricavavano il grasso per preparare emollienti da spalmare sulle piaghe). Il bastone da pellegrino termina spesso (come nel dipinto di Matthias Grünewald per l’altare di Issenheim) con una croce a forma di tau che gli Antoniani portavano cucita sul loro abito (thauma in greco antico significa stupore, meraviglia di fronte al prodigio). Tra gli insediamenti degliß Ospedalieri è famoso quello di Issenheim (Alto Reno), mentre in Italia deve essere ricordata almeno la precettoria di Sant’Antonio in Ranverso (vicino a Torino) ove si conservano affreschi con le storie del santo dipinte da Giacomo Jaquerio (circa 1426)”. S.Me.