Il Litorale • 1/2019
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Pag. 22 Il Litorale ANNO XIX - N° 1 - 1/15 GENNAIO 2019
Si è svolta lo scorso 30 novem-
bre, presso le meravigliose sale
del SHG Hotel Antonella Wan-
derlust Collection in via Pontina
km 28, la V Edizione del Premio
Donna d’Autore 2018.
L’evento è stato organizzato dalla
Presidente di AIDE Lazio asso-
ciazione indipendente donne eu-
ropee Anna Silvia Angelini. A
condurre l’evento, Beppe Con-
vertini e Elena Parmegiani. Il
Premio creato in esclusiva dal
Maestro Orafo Giovanni Pallotta.
L’evento, giunto alla quinta edi-
zione, conferma il suo spessore
sociale e artistico e rappresenta il
coronamento dell’impegno di An-
na Silvia Angelini nella valoriz-
zazione della Donna.
“Una grande kermesse dove ven-
gono celebrati i grandi talenti
femminili in ogni ambito: questo
è l’intento del Premio che ha una
continuità nelle numerose attività
che la Angelini svolge con la sua
associazione. Suggestiva l’atmo-
sfera prenatalizia dei saloni che
ha reso ancora più caloroso lo
spettacolo di arte e bellezza al
quale ha partecipato un grande
pubblico. Brillante e mattatore
come sempre Beppe Convertini,
un grande fascino e garbo la
Parmegiani che è stata insignita
di uno dei riconoscimenti per il
suo impegno Premio Donna
D’autore 2018 organizzazione
eventi, con lei, le altre premiate
sono state: Vittoriana Abate
(giornalismo), Simona Abate (so-
ciale), Rita Coruzzi (letteratura,
Ombretta Del Monte (arte), Ales-
sandra Pizzi (regia teatrale, Re-
gina Scerrato (moda), Francesca
Valtorta (cinema), Sonia Rondini
(imprenditoria). Sono stati conse-
gnati degli Special award alla top
model Giulia Lupetti, Eleonora
Croce, Mauro Poponesi, e il pre-
mio alla carriera allo stilista Vit-
torio Camaiani.
Tra una premiazione e l’altra si
sono esibiti: Flavio Capasso, Sis-
si Martini Palladini Farruggia,
Antonio Delle Donne e il balleri-
no Simone Ripa. Si ringrazia
Carlo Senes e Cesare Deserto per
le interviste, e la bellissima val-
letta Ludovica Di Cicco. Alla fine
uno splendido buffet ha riunito
tutti in un momento conviviale e
di allegria con improvvisazioni
pianistiche e canore.
Un evento che si consolida ogni
anno entrando a pieno titolo nel-
la “walk pf fame” degli eventi
della Capitale. Si ringraziano tut-
ti gli sponsor che hanno contri-
buito alla manifestazione: Angeli-
ni Investigazioni, NEXT agenzia
pubblicitaria, Giovanni Pallotta,
Boccuccia Ristorante, Pausa Caf-
fe?, Bar Loricina, Hair Top Style,
Tempo e Tendenze, 1000 Gomme,
Enea’s Sport Wellness, La Pecora
Nera chiosco Bar-Nettuno, Pan-
na e Cioccolato. Sponsor ufficia-
le della manifestazione: Maltese
Wine Roma - Anna Spinato Wi-
nery”.
Non credo che ci sia altro da ag-
giungere alle parole di Anna Sil-
via Angelini se non “arrivederci
alla sesta edizione del Premio
donna d’Autore 2019”.
Barbara Balestrieri
Successo della prima azione del
Comitato “Ritorno al Futuro De-
mocrazia” nato a Nettuno il 30
novembre scorso, con la richiesta
presentata al Commissario prefet-
tizio di Nettuno di aderire alla
raccolta firme dell’ANCI per l’in-
troduzione dell’educazione alla
cittadinanza nelle scuole come
materia autonoma.
Promuovere iniziative di natura
sociale, civile, culturale, scientifi-
ca e politica volte a diffondere un
sentimento di cittadinanza attiva,
di partecipazione diretta a difesa
della democrazia e delle istituzio-
ni repubblicane.
Arginare in tal modo la diffusione
dei sovranismi e dei totalitarismi
e contrastare teorie e atteggia-
menti di odio, discriminazione,
intolleranza, superstizione. Que-
sto è l’intento di fondo dei Comi-
tati di azione civile “Ritorno al
futuro” nel cui solco è nato il Co-
mitato “Democrazia” sulla base
della netta convinzione che in De-
mocrazia le istituzioni sono di tut-
ti e che vanno protette dalla poli-
tica del “balcone”.
Per tradurre queste convinzioni in
azione concreta il Comitato ha in-
dividuato tre direttrici verso le
quali muovere le prime attività e
approfondimenti.
In primo luogo, nella certezza che
il radicamento di un profondo
sentimento democratico richieda
la consapevolezza e la conoscen-
za della Costituzione e delle isti-
tuzioni repubblicane, abbiamo de-
ciso di aderire alla iniziativa
dell’ANCI, avviata dal Comune
di Firenze, per la raccolta di firme
a sostegno della proposta di legge
di iniziativa popolare per l’intro-
duzione dell’educazione alla cit-
tadinanza nelle scuole come ma-
teria autonoma.
Abbiamo perciò chiesto al Comu-
ne di Nettuno di deliberare l’ade-
sione alla proposta dell’ANCI e
di istituire quindi un punto per la
raccolta firme presso gli uffici co-
munali, ottenendone il consenso.
Siamo in procinto di rivolgere
congiuntamente al Comitato
“Crescita” di Anzio la stessa ri-
chiesta al Sindaco della vicina
Città ed avviare analoga iniziativa
con alcuni Municipi di Roma.
Le informazioni relative ala rac-
colta firme verranno comunicate e
pubblicizzate quanto prima.
Nel contempo pensiamo di af-
frontare il tema della sicurezza e
della legalità democratica decli-
nata come espressione della con-
vivenza civile in termini di acco-
glienza, integrazione, libertà e
fruibilità dei territori. Ci interes-
sano inoltre le forme aggregative
democratiche rappresentate da as-
sociazioni e compagini di impe-
gno civile poste in rapporto con le
istituzioni a livello territoriale.
Si tratta ovviamente di una prima
bozza di intenti suscettibile di
maggiori dettagli e definizioni co-
me pure di ampliamenti o ridi-
mensionamenti in base alle risor-
se disponibili e alle sollecitazioni
che si possano presentare anche
in sinergia con altri comitati.
Mi chiedo se ci deve scappare il
morto anche sui nostri binari, per-
ché RFI si decida a risolvere il
problema cronico della nostra li-
nea. Ogni giorno ci propinano la
storia dei passaggi a livello gua-
sti! Ma sappiamo che la verità è
ben altra. Non sono capaci di te-
lecomandare la movimentazione
dei treni della FL8 dalla sala ope-
rativa di Roma. Sono totalmente
incompetenti, fanno fare incroci
inverosimili con ritardi indecenti
senza una vera ragione, solo inet-
titudine a gestire un maledetto bi-
nario unico alla cieca da 60 km.
Tolti tutti i capistazione, non re-
stano che i capitreno ad avere il
polso della situazione e a poter
comunicare con quel manipolo di
inetti. Il punto è che RFI non si
abbassa a sentire gli umori di Tre-
nitalia, poi figuriamoci, di capi-
treno, le cenerentole dei treni...
E così, oggi, per l’ennesima vol-
ta, per un sedicente passaggio
guasto a Marechiaro, (che si al-
terna con Campodicarne, perché
non vuol passare inosservato) il
treno 12152 porta 28 minuti di ri-
tardo, il 12154 invece solo 20 e
siccome alle 7.20 non si decide
ad arrivare sul secondo binario ad
Aprilia, migliaia di pendolari sul-
la seconda banchina si ammassa-
no sul 12156 che parte da Aprilia,
sperando nella partenza in orario,
non avendo passaggi a livello sul-
la sua strada. Invece, il semaforo
resta rosso anche dopo aver in-
crociato il Nettuno sul primo bi-
nario e aspettiamo l’arrivo del
12154 al secondo binario. Trans-
umanza di centinaia di persone
dal 12156 al 12154, che immagi-
niamo abbia la precedenza dato il
ritardo accumulato. Invece scatta
il verde per il 12156 e stavolta
migliaia di persone si catapultano
in banchina per salire sul treno
che ha avuto la precedenza. Voi
avete sentito annunci con qualche
indicazione in tutta le mezz’ora
di delirio ad Aprilia? NIENTE!
Nemmeno la finta.
I due capitreno si guardano allibi-
ti, nessuno sa che decisione pren-
dere quando scatta il verde pure
per il 12154. A quel punto la gen-
te, e anche io, ha iniziato ad in-
veire, gridando se qualcuno pote-
va dare indicazioni precise anzi-
ché stare come ebeti ad attendere
decisioni dalla sala operativa a
39,500 km di distanza. In nostro
aiuto arriva dal sottopasso, la-
sciando la biglietteria, il povero
bigliettaio che in prima persona
cerca di prendere in mano la si-
tuazione, gridando a squarciagola
che partirà prima il 12156. Il tre-
no12156 si mette in movimento
con le porte aperte, il capotreno
da terra chiude le porte dei vago-
ni posteriori, lasciando aperte
quelle della prima carrozza, noi
urliamo, gente mezza sopra e
mezza a terra, il treno si ferma,
sulla banchina assistiamo ad una
corsa di gente impazzita verso la
prima carrozza, il capotreno sale
e chiude, chi c’è, c’è. Restano in
centinaia a terra imprecanti, qual-
cuno inciampa. Adesso non ci re-
sta che denunciare quanto acca-
duto.
Ci sarà una istituzione che voglia
prendere provvedimenti per il
modo in cui viene ingestita que-
sta situazione?
Abbiamo bisogno, OGGI, di un
capostazione con gli attributi che
sappia cosa fare quando transita-
no e incrociano treni in stazione,
che abbia la possibilità di dare il
verde anche se a Roma dormono,
che annunci il primo treno utile
da dove parta, mentre la regia ri-
spetta il più vile e omertoso silen-
zio!
Abbiamo bisogno di due binari,
uno per andare e uno per venire
da Roma! Abbiamo bisogno di
non vedere più la Giaconia che fa
la passerella dei TG annunciando
le meraviglie dei nuovi orari di
Trenitalia, che poi sono quelli di
RFI, che ingloba in percorrenze
sempre più durature la ostinata
politica di non ADEGUARE l’in-
frastruttura alla domanda, ormai
decuplicata rispetto al fatiscente
binario unico!
Abbiamo bisogno che qualcuno
paghi per tutte le ore di lavoro e i
danni che stiamo pagando di ta-
sca nostra!
Abbiamo bisogno della compe-
tenza che non regna più tra le file
di chi gestisce il trasporto ferro-
viario regionale.
Rosalba Rizzuto
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