Il Litorale • 18/2019
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Pag. 18 Il Litorale ANNO XIX - N° 18 - 16/31 OTTOBRE 2019
Il Forte Sangallo di Nettuno è sta-
to ancora una volta splendida lo-
cation di un convegno, il primo,
molto proficuo ed interessante,
dal titolo: “Amico del turista”, or-
ganizzato dall’Amministrazione
Comunale, dall’Assessore alle
Politiche Agricole Maddalena
Noce, unitamente all’ARSIAL
(Agenzia Regionale per lo Svilup-
po e l’Innovazione dell’Agricol-
tura del Lazio) ed alla Consigliera
Regionale della lega Laura Cor-
rotti.
Ciò per promuovere i prodotti lo-
cali, l’economia e soprattutto il
turismo nella città del Tridente. Si
è trattato di un vero e proprio suc-
cesso, vista la partecipazione
massiccia dei produttori del terri-
torio che sono stati edotti sulle
novità del settore ed a seguire
hanno degustato degli ottimi piatti
della tradizione culinaria nettune-
se. Era presente, visibilmente sod-
disfatto, anche il Sindaco Ales-
sandro Coppola. Ricordiamo che
l’Assessore Maddalena Noce ha
fatto seguire questo incontro ad
altre iniziative che sono state pro-
mosse direttamente all’interno
delle aziende agricole. Si spera
che l’attuale Amministrazione ri-
esca finalmente a rilanciare l’eco-
nomia del territorio con una serie
di interventi rivolti a tutti gli atto-
ri del comparto agroalimentare e
del turismo, servendosi anche di
convegni-degustazioni similari,
atti a formare, informare quanti
operano nei vari settori.
Rita Cerasani
Si è tenuto il 4-5-6 ottobre scorso,
nel Padiglione 90 – Sala Teatro,
in Piazza Santa Maria della Pietà
di Roma, il 24° Convegno Nazio-
nale la MusicArterapia – Globali-
tà dei Linguaggi (metodo Stefa-
nia Guerra Lisi), organizzato
dall’UPMAT Università Popolare
di MusicArterapia. Questa edizio-
ne del 2019 era incentrata sulla
nonviolenza (diritti umani, educa-
zione e cura). Ai dibattiti si sono
alternati eventi performativi, ses-
sioni speciali e lectio magistralis.
All’interno delle sessioni speciali,
venerdì 4 ottobre, un gruppo di
attori di Anzio, Nettuno e Lavinio
hanno presentato una loro perfor-
mance in tema. “Obl’io” è tratto
dal racconto “Lacrime d’Ocea-
no”di Laura De Martinis che ci
ha detto: “Questa esperienza è
nata dal mio vissuto, che grazie
agli strumenti della GdL ho potu-
to rielaborare in un racconto. Mi
sono riappropriata delle antiche
memorie del corpo per ‘oblitera-
re’ il mio doloroso passato. Ho
sentito la necessità di condividere
ciò all’interno di un
gruppo/grembo che mi ha aiutato
a riempire di nuova luce la paro-
la Amore”. La regista della per-
formance Raffaella Sole ha affer-
mato: ”La storia che Laura ha
affrontato, pur nella sua dram-
maticità, è stata rappresentata
con garbo, senza scadere nella
violenza morbosa che spesso
dobbiamo subire mediaticamen-
te.” I Performers Valerio Franco,
Sara Marafini, Elisa Onorati, Sil-
via Poli: “Su invito di Laura sia-
mo stati coinvolti a rivivere il suo
vissuto. Man mano che andavamo
avanti, ci siamo accorti che sta-
Dopo Latina, all’interno della Ca-
setta della Musica, la Mostra de-
gli Artisti, oltre 150 provenienti
da nazioni diverse, aderenti al
progetto per la ristrutturazione
della “Casa delle Carrozze”, è
stata inaugurata al Castello Baro-
nale di Maenza, nel pomeriggio
del 12 ottobre scorso. Rimarrà
aperta fino al 26 ottobre e, come
precedentemente, i curatori sono
Massimo Pompeo e Leonardo
Faccioli. La Mostra si avvale del
patrocinio dell’Assessorato alla
Cultura e del Comune di Maenza,
dell’Associazione culturale ‘L.
Faccioli’, del gruppo ‘Atmosfera
7’. Tramite questo progetto, a
lungo accarezzato, si mira a rea-
lizzare la ristrutturazione ed il ri-
utilizzo di un edificio costruito
dopo la bonifica di Latina, “La
Casa delle Carrozze” appunto, si-
ta nel capoluogo pontino, in Piaz-
za del Quadrato, annessa all’Ope-
ra Nazionale Combattenti, finora
in abbandono. Uno dei due cura-
tori, Massimo Pompeo, crede
molto in questo progetto perché il
luogo potrebbe diventare un Cen-
tro Internazionale delle Arti e del-
la stampa artistica con ampi spazi
espositivi, biblioteca multimedia-
le, stamperia calcografica ed infi-
ne anche residenza per artisti.
Questo sogno, a cui hanno credu-
to da subito gli alunni del Liceo
G.B. Grassi di Latina che hanno
redatto una serie di ipotesi di ri-
uso, è rimbalzato nello splendido
palazzo Baronale di Maenza. Gli
otre 150 artisti partecipanti, tra
cui molti rumeni, doneranno le
loro opere che si uniranno alle al-
tre opere di proprietà dell’Asso-
ciazione per l’avvio del progetto.
Durante l’inaugurazione sono sta-
ti presentati due volumi: “Il sorri-
so della Luna” contenente le poe-
sie di Caterina Vicino ed illustra-
to da molti artisti presenti nella
Mostra e “Filippo De Pisis”, Dia-
rio 1931- ‘32”, monografia di
Chiara Strozzieri sulla figura del
pittore ferrarese.
Rita Cerasani
vamo scoprendo molto di noi, le
nostre tensioni, le nostre emozio-
ni ed i sentimenti più profondi,
tanto da farci crescere sia come
singoli, sia come gruppo/grem-
bo”. La performance “Obl’io” è
stata molto apprezzata dal pubbli-
co presente. Rita Cerasani
Nicola Zippel, “I bambini e la Fi-
losofia”, Carocci editore, Roma
I^ ediz. 2017 ristampa 2018, pp.
135 euro12,oo.
Da un cinquantennio ormai la fi-
losofia viene insegnata, non an-
cora in maniera programmatica e
sistematica, anche nelle scuole
elementari e medie inferiori.
Questo insegnamento ha preso il
via nelle realtà anglosassoni, e
poi, all’incirca dal 2000, anche in
Italia. La Philosophy for children
è stata fondata da Matthew Lip-
man, accomunando quasi tutte le
diverse pratiche adottate nei ri-
guardi dell’insegnamento delle
discipline filosofiche rivolte ai
bambini. Lipman – scomparso
nel 2010- fu docente di Filosofia
e di Logica prima alla New York
University e poi al Montclair Sta-
te college nel New Jersey; l’idea
di insegnare filosofia ai più pic-
coli gli venne in mente quando
notò che i suoi due figli che all’e-
poca avevano 10 e 11 anni non ri-
cevessero a scuola alcuna forma
di insegnamento che insegnasse
loro i procedimenti logici del ra-
gionamento e a mettere in atto
forme di pensiero che avessero
una coerenza logica e che scatu-
rissero autonomamente.
Nicolò Zippel, docente di filoso-
fia nei Licei, ha attivato da oltre
dieci anni, il laboratorio “L’alba
delle meraviglie”, operante in va-
rie scuole romane, in particolare
nel VII Circolo Montessori, che
si basa su un’idea che relativa-
mente si discosta dalla formula-
zione originaria data da Lipman,
perché riserva maggior importan-
za alla ambientazione, alla stori-
cizzazione e alla collocazione
geografica delle discipline filoso-
fiche da insegnare e “per la criti-
ca eurocentrica della filosofia
unita all’apertura di un orizzonte
interculturale della didattica filo-
sofica”(p. 7).
Il progetto ideato da Lipman è
una declinazione logico-formale
dei concetti elaborati dal filosofo
e pedagogista statunitense del no-
vecento J. Dewey e viene deno-
minato P4C (cfr. da p. 27 e 49).
Invece nel paradigma denominato
PwC (Philosophy with children),
si riconoscono, non in maniera
polemica e neanche radicalmente
diversa rispetto a Lipman, altri
studiosi che distinguono fra lo
Studio della filosofia, appannag-
gio degli accademici e degli stu-
diosi ‘adulti’ “e la Pratica della
Filosofia con la quale i bambini
non imparano qualcosa sulla filo-
sofia ma fanno filosofia”(pp. 35,
36, 37).
Comunque sia l’approccio origi-
nario di Lipman, sia quello del
PwC, così come la variante ideata
dal’autore di questo stesso volu-
me, si rifanno alla filosofia e alla
“pedagogia democratica” (cfr. da
p. 32 a 35) di J. Dewey.
Anche se –mi sembra di aver ca-
pito- nella ‘versione’ italiana di
questo tipo di insegnamento, ven-
gono sottolineati di più i suggeri-
menti maieutici e lo spirito socra-
tico, con ampi riferimenti alla fi-
losofia greca classica (cfr. p. 25 e
da p. 77 a 102) comparando però
questo approccio tradizionale con
richiami alle ‘altre’ filosofie:
quella cinese e alla ‘saggezza’
confuciana, alla quale è riservato
il capitolo finale di questo testo
(cfr. da p. 105 a 128).
Il volume in oggetto – rivolto a
chi opera nel campo dell’educa-
zione e ai genitori - parte dal pre-
supposto che l’apprendimento
della filosofia dei e con i bambini
sia non solo possibile ma anche
auspicabile, uno dei tanti presup-
posti metodologici ricordati
dall’autore è quello di rifiutare la
metodica dell’insegnamento fron-
tale, dove lo studente assimila,
apprende e memorizza quello che
il docente dice; quest’ultimo in-
vece deve confrontarsi in maniera
dialogica con i ragazzi (cfr p. 14),
contestualizzando (geo)storica-
mente le narrazioni (perché il dis-
corso filosofico – per i bambini-
va impostato in forma narrativa).
Una contestualizzazione che, a
differenza dell’impostazione a-
storica di Lipman, è necessaria
per la realizzazione di questa im-
presa educativa proprio al fine di
sviluppare il pensiero critico in
maniera autonoma ed indipen-
dente.
Giuseppe Chitarrini
Il convegno al Forte Sangallo di Nettuno per promuovere i prodotti localiL’importanza della filosofia nelle scuole elementari e medie
Amico del turista
Mostra degli Artisti
I bambini e la filosofia
Convegno di MusicArterapia
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