Il Litorale • 18/2019
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Una pineta diventa un parco
quando ne viene organizzato e
controllato l’afflusso da parte dei
visitatori e quando vi si intrapren-
dono iniziative come quelle di do-
tarla di attrezzature atte ad un uti-
lizzo mirato e sicuro, come di una
zona giochi per bambini o di un
percorso atletico per adulti. Sono
ormai anni che, su iniziativa del
Circolo Le Rondini di Legam-
biente di Anzio-Nettuno, un grup-
po di volenterosi, purtroppo non
particolarmente folto, si è mobili-
tato per sollecitare il salvataggio
della pineta da parte delle autorità
responsabili e per dare un senso
funzionale all’area aperta al pub-
blico della Pineta Gallinara del
Lido dei Pini: un bene naturale
che da una decina d’anni è stato
colpito da una patologia subdola
che ha già distrutto oltre un centi-
naio di esemplari di pini mediter-
ranei adulti. Dopo anni di impe-
gno, con sorti alterne, il Consiglio
Direttivo del Gruppo Operativo
Salviamo la Pineta ha cercato di
fare una sintesi e di tentare di pro-
gredire nella direzione di un im-
pegno più intensivo e di risultati
più ambiziosi; con il fine ultimo
di dare alla gente un’opportunità,
in un contesto sociale che di op-
portunità ne offre veramente po-
che. Un parco pubblico attrezzato
per piccoli e per adulti, un parco
ricco di diversità naturali e di sto-
ria. Si perchè in quella grande ri-
serva naturale si è anche consu-
mata una delle fasi terminali di
una guerra sanguinosa. Le asso-
ciazioni che avevano aderito al
Gruppo Operativo lo avevamo
fatto con lo scopo associativo ap-
punto di “salvare la pineta”; fatto
che hanno cercato di realizzare
con gli strumenti disponibili, pro-
vocando interventi di piantuma-
zione di nuovi alberi, con l’orga-
nizzazione di alcuni eventi fino al
coinvolgimento di un luminare
del mondo fitoterapico, il prof
Gonthier dell’Università di Tori-
no, che ha fornito elementi pre-
ziosi per arginare la patologia in
atto. Non era negli obiettivi e for-
se nemmeno nelle capacità opera-
tive di quel Comitato un’assun-
zione di diverse e più complesse
responsabilità; perchè per “andare
oltre” serve un impegno diverso
ed una gestione anche formal-
mente più responsabile degli stru-
menti disponibili. Chi scrive è il
responsabile operativo di quel
Gruppo e ne è anche il responsa-
bile organizzativo per cui è sua
l’incombenza di formulare ipotesi
e proporre soluzioni. Lo ha fatto
in presenza del Consiglio Diretti-
vo e lo ha fatto sotto forma di una
proposta di soluzione possibile
perchè rappresenta la sintesi tra le
varie esigenze e le varie responsa-
bilità. Le esigenze della gente di
buona volontà che si è resa e si
rende disponibile a lavorare per il
bene comune pineta e quelle
dell’Ente Comunale che deve ri-
cercare le necessarie garanzie da
chi intende assumersi le responsa-
bilità di un bene naturale di tale
importanza. Infatti è previsto che
la zona comunale aperta al pub-
blico della Pineta della Gallinara
venga adottata per essere valoriz-
zata e messa al servizio degli abi-
tanti. La sintesi possibile e condi-
visa dal Consiglio Direttivo, con
al sola eccezione di un membro
del Gruppo, che si è astenuto, è
stata quella che, a costituire la
controparte legale del Comune di
Anzio nella Convenzione di ado-
zione della Pineta, sia l’unico
componente del Gruppo Operati-
vo che dispone di una struttura
operativa e collaudata sul territo-
rio e cioè il Consorzio del Lido
dei Pini. L’unico Ente del gruppo
che già intrattiene rapporti con il
Comune di Anzio da oltre mezzo
secolo, rapporti che prevedono
anche movimentazioni finanzia-
rie.
La soluzione ha messo d’accordo
la quasi totalità degli interessati e
di coloro che hanno come scopo
solo quello di trovare soluzioni
eliminando le ragioni di polemi-
che sterili che non portano mai al-
la risoluzione dei problemi. Se le
cose andranno come previsto l’a-
rea della Pineta della Gallinara
aperta al pubblico verrà data in
affido al Consorzio Lido dei Pini
che ne assumerà la gestione a no-
me proprio ed in rappresentanza
del Gruppo Operativo Salviamo
la Pineta che resterà in funzione
ed affiancherà il Consorzio nella
gestione a livello propositivo ed
operativo. Ci sarà spazio per chi
sarà portatore di idee e di propo-
ste e sarà disponibile a lavorare
per attuarle. Si, perchè per realiz-
zare iniziative ed attuare progetti
in un contesto che, per definizio-
ne esclude qualsiasi scopo di lu-
cro, ci vuole volontà e “olio di
gomito”, elemento scarsamente
disponibile nella società in cui ci
muoviamo. Resta il problema del-
l’intervento fitoterapico come re-
sponsabilità della Regione e del
Comune e come impegno di tutti.
Il Parco del Lido dei Pini verrà at-
trezzato per l’utilizzo di piccini e
di adulti; ne verrà controllata l’a-
pertura e ne verrà eseguita sia la
manutenzione periodica che gli
interventi per bloccare il contagio
della patologia che si trasmette tra
i pini. Insomma si passerà ad una
fase di valorizzazione il cui esito
non potrà che dipendere dal sup-
porto che il Comune di Anzio
concederà e dall’impegno del
Gruppo Operativo e delle associa-
zioni ed i cittadini che vi aderi-
scono.
Sergio Franchi
La porzione della pineta della Gallinara che è fruibile potrebbe essere affidata ad un soggetto giuridico come il Consorzio Lido dei Pini
Una pineta che diventa un parco pubblico
Pag. 8 Il Litorale ANNO XIX - N° 18 - 16/31 OTTOBRE 2019
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