CITTA’ INSIEME
Disegnare e dipingere "Angeli e dèmoni" Come partecipare alla mostra di dicembre
L’associazione Cittainsieme organizza per il prossimo mese di dicembre una Mostra a tema di opere di Pittura e di Disegno denominata "Angeli e demoni".
L’esposizione si svolgerà negli spazi del Forte Sangallo di Nettuno e durerà da martedì 5 a domenica 10 dicembre.
Modalità organizzative:
•Le tecniche ammesse sono pittura e disegno. Il formato è libero.
•La partecipazione è aperta a tutti.
•Ogni artista può presentare massimo 3 opere. Per ogni opera è richiesta una quota di euro 10 (8 per i soci di Cittainsieme) a parziale copertura delle spese di affitto locali, stampa e organizzazione.
•La consegna delle opere e il versamento della quota avverranno nel luogo della mostra sabato 2 dicembre (ore 10-12).
•La restituzione delle opere avverrà il pomeriggio di domenica 10 dopo la cerimonia di chiusura.
Indicazioni sul tema e requisiti per l’ammissione:
Il tema “Angeli e dèmoni” va inteso sia in senso letterale, cioè rappresentazione di figure soprannaturali tradizionalmente riferite al Bene e al Male, sia in senso metaforico. In questo secondo caso il campo si apre ovviamente a tutte le accezioni morali, culturali, psicologiche, sociali, religiose od altro che l’artista vorrà raffigurare.
Come partecipare
L’intenzione di partecipare va comunicata esclusivamente via email a info@citta-insieme.it entro lunedì 30 ottobre 2023, fornendo nominativo, telefono, numero di opere e tecnica realizzativa.
I partecipanti saranno tenuti aggiornati sulle fasi organizzative tramite gruppo “whatsapp” creato appositamente e attivo per la sola durata della manifestazione.
Ecco la RETE: una protezione
contro la violenza di genere
"Più rete di protezione, prevenzione e solidarietà, più alleanze sociali fra scuola, famiglia, parrocchia, volontariato, istituzioni, migliore assistenza legale, medica e psicologica, più case di accoglienza e più centri di ascolto ed antiviolenza, giustizia più celere."
È stata la volta di Nettuno ospitare martedì 10 ottobre in Sala Consiliare la nuova tappa di "Comuni in rete", il ciclo di incontri promossi dalla Procura di Velletri e finalizzati a contrastare e a prevenire la violenza di genere.
Ne ha parlato diffusamente Giancarlo Amato, Procuratore di Velletri, introdotto da una breve ma simolante presentazione di Antonio Reppucci, Commissario Straordinario di Nettuno.
A seguire Marcello Pezzi, del team della Procura che si concentra proprio sulla violenza di genere, ha brevemente illustrato il sito web CONTEINRETE.it che fa da supporto a tale problematica fornendo informazioni e indicazioni utilissime per chi ha bisogno di aiuto. Il sito è dotato anche di un'area riservata in cui i vari organi istituzionali possono attingere e scambiare dati relativi all'argomento.
Gli interventi successivi si sono focalizzati sulla descrizione della nuova struttura (aperta giusto un anno fa presso il Tribunale di Velletri) creata per risolvere le due fondamentali esigenze di:
-rendere più agevole chiedere aiuto per chi subisce o anche ha solo notizie di violenza di genere;
-collegare fra loro tutti quelli che, sul lato opposto, lavorano perché quella richiesta d'aiuto abbia risposte efficaci.
La struttura è un vero e proprio "sportello" a cui si può accedere il lunedì mattina (9-13) ed il martedì pomeriggio (14-17). Chi vi si rivolge viene ascoltato e, una volta esaminato il suo caso specifico, viene affidato alle persone più adeguate a sostenerlo: psicologi, medici, avvocati.
Costoro operano in maniera coordinata rapportandosi con i servizi sociali comunali, con quelli sanitari regionali ,con le forze dell'ordine e perfino con le cento associazioni volontaristiche che agiscono nel territorio.
Quello del collegamento con le associazioni è definito da tutti gli interventi come un fattore cruciale; ad esse si riconosce un valore particolare soprattutto perché sono lo strumento più adatto ad incanalare la solidarietà umana, che molti provano ma che, senza regole e coordinamento, rimane spesso inutilizzabile.
Tutto questo convergere di esperienze, di conoscenze e di azioni concrete, sia pubbliche che private, finiscono, se ben coordinate, col formare una costellazione di punti di appoggio che si rinforzano l'un l'altro a vantaggio di chi è in difficoltà, una vera e propria "rete" organizzativa che è in fondo anche una rete di tutela.
A supporto di questa impostazione sono così arrivati gli interventi di alcuni degli operatori coinvolti.
Folliero per gli avvocati e Scampati per gli psicologi hanno sottolineato le funzioni dello Sportello di Ascolto.
L'avv.Capasso ha riportato un caso positivamente risolto grazie alla intelligente collaborazione del commissariato di Anzio/Nettuno.
Dai Servizi Sociali del comune di Nettuno sono arrivate le appassionate parole della dirigente Margherita Camarda e quelle della sua collaboratrice Valentina; questa ha descritto efficacemente le fasi del protocollo che viene attivato in simili circostanze:
1.gestire il punto d'accesso;
2.prendere in carico il problema (e qui è molto importante dire che lo si fa a prescindere che vi sia o meno un mandato dell'Autorità Giudiziaria) avviando azioni di recupero anche per il soggetto maltrattante se necessario;
3.costruire il percorso personalizzato di ricostruzione della personalità della vittima;
4.valutare l'andamento degli interventi e trarne il feedback per azioni di miglioramento.
Dopo di lei hanno parlato in successione Maria Pia Baldo, titolare dell'ufficio "Garante dell'infanzia e dell'adolescenza" creato dal comune di Nettuno nel 2022; l'avv.ssa Guerrini dell'ass.di mediazione familiare PromoCivitas; Carla Centioni di Ponte Donna, organizzata in Centri Antiviolenza articolati in tutto il Lazio; da lei, a fronte delle tante cose positive che sul tema stanno nascendo, è emersa anche la grande frustrante criticità che serpeggia sotto tutto ciò: la lentezza delle istituzioni. Elemento che produce danni quando si arriva a celebrare un processo a distanza di anni dall'accaduto, col risultato di far rivivere indebitamente il brutto trascorso alla vittima e di diluire l'effetto repressivo sul delinquente, causando così nelle nuove vittime una diffidenza proprio verso la rete di soccorso che si cerca di costruire.
Il preside Carlo Eufemi e la d.ssa Spada, dirigente del Commissariato di polizia di Anzio/Nettuno, hanno chiuso la giornata evidenziando il primo due recenti iniziative di Governo e Regione in favore della lotta alla violenza di genere destinate alla scuola, e la seconda due proposte molto "operative":
-stabilire incontri regolari e periodici fra le diverse Forze dell'ordine per travasarsi le esperienze acquisite durante le operazioni per il reato di cui si tratta oggi;
-mettere a disposizione delle sale operative contatti telefonici presidiati 24 ore che possano rispondere alle immediate esigenze di protezione, salvaguardia ed assistenza della vittima di violenza.
Il microfono è tornato infine ad Antonio Reppucci che ha ribadito la sua ferma e ben nota convinzione che è la cultura ad essere l'arma migliore contro la violenza ed il crimine in generale. La cultura incoraggia la partecipazione e genera consapevolezza: dei propri diritti, certo, ma anche e soprattutto dei propri doveri. E questi, oggi, qui, sono abbastanza sbiaditi.
[claudio tondi]
Nettuno: puzza e liquami nel fiume Loricina
Da tempo il piccolo fiume Loricina che dall'entroterra entra in città all'altezza del Parco Palatucci, attraversa l'abitato intombato sotto via Genova e sfocia in mare a due passi dal Santuario, fa parlare di sé per il grado d'inquinamento delle sue acque.
In esse viene clandestinamente sversato di tutto, trasformando il corso d'acqua in una vera e propria fogna a cielo aperto.
Pile di denunce, depositate nel tempo, occupano i tavoli e le memorie dei computer nell'Ufficio Ambiente del comune, ma poco o nulla è avvenuto finora per ovviare a questa spiacevole situazione. In aggiunta, nell'area intorno alla foce fiorisce un'attività economica di tipo turistico-balneare mentre tutta la zona dovrebbe essere interdetta alla balneazione, E comunque i divieti, quando ci sono, vengono ignorati.
Ma in nome del dio denaro si può mettere a rischio la salute?
Oggi due signore villeggianti a Nettuno si sono recate in quel tratto di spiaggia e sono state investite da zaffate di odore di liquami e fogna. Il colore dell'acqua del mare era giallo-marrone e sulla superficie galleggiava ogni cosa, più o meno smaltibile. Qui accanto alcune foto testimoniano la situazione.
È ora di porre rimedio a tale grave problema una volta per tutte, ne va del buon nome della città di Nettuno.
Paola Leoncini