Lo aveva preconizzato Orwell nel suo libro del 1984
Siamo tutti controllati
Allora è proprio vero che siamo tutti controllati, fotografati, videoregistrati e schedati? Quanto veniva preconizzato da Orwell in 1984 si è quindi avverato? Nel libro, com’è noto, lo Stato controllava tutto e tutti, spiando e incoraggiando la delazione, per soffocare anche il minimo anelito di libertà, e quanto accaduto in Sicilia, dove un magistrato è stato ripreso e schedato anni fa ad una manifestazione, non sembra proprio essere diverso da una sorta di “grande fratello” dove lo Stato, o chi per lui, controlla tutti noi. È bene ricordare che manifestare è un diritto garantito dalla nostra Costituzione e quindi perché mai dovremmo essere schedati ed archiviati in un file per averlo fatto se non per ricattarci o intimidirci? Il video utilizzato da Salvini è un atto gravissimo che colpisce la libertà personale e quella di manifestare liberamente il proprio pensiero ed il silenzio del solito Piantedosi lo è altrettanto. Chi ha dunque filmato quella manifestazione tirandola fuori dopo più di 5 anni? Per quante altre manifestazioni pacifiche è avvenuta la stessa cosa? Non ci si può nascondere dietro un dito. Se fosse dimostrato che lo Stato, direttamente o indirettamente stia effettivamente controllando in questo modo le nostre vite cosa ci sarebbe di diverso tra la nostra democrazia e una dittatura? Sappiamo bene che questo è sempre accaduto nei regimi antidemocratici.
Queste grandi orecchie e grandi occhi erano utilizzati durante il fascismo come durante le dittature militari del sud America, senza dimenticare i metodi della famigerata Stasi della Germania est, per arrivare al riconoscimento facciale dell’odierna Cina. Ebbene, sappiamo cosa tutto ciò ha comportato per le libertà personali e quante persone ne hanno subito le conseguenze. Quanto accaduto alla giudice che ha avuto l’ardire di dire la verità, ovvero che un decreto con il quale i migranti vengono chiusi in un campo di concentramento a meno che non paghino una tangente di 5mila euro allo Stato, non può che essere anticostituzionale, deve essere un campanello d’allarme per tutti noi che ogni giorno non abbiamo paura di esternare il nostro pensiero.
Tira un’aria pesante e se qualcuno pensa davvero che sia un bene che tutti noi si sia controllati questa cosa è ancora più preoccupante, perché vuol dire che una parte del Paese sarebbe sostanzialmente pronta a servire una dittatura.
Roberto Alicandri
Dedicato a Michela Murgia
Il 10 ottobre si è tenuto il congresso costitutivo del Circolo di Sinistra Italiana di Anzio e Nettuno. Alla Presenza del Segretario regionale Massimo Cervellini, il coordinatore regionale Danilo Cosentino e Maurizio Carrozzi e Antonio di Lisa della Segreteria di Roma e Area Metropolitana, l’accento è stato posto sulla difficile situazione delle due cittadine del litorale romano attualmente commissariate per mafia e sul percorso di Sinistra Italiana in questi anni, con l’impegno costante al fianco delle realtà civiche, per la legalità e contro le mafie.
“Questo piccolo, ma significativo ncleo di Sinistra Italiana nelle nostre città, si propone di essere un presidio dei valori e delle politiche della Sinistra - dichiara Mariateresa Russo eletta Segretaria del Circolo Anzio-Nettuno - e di dare un contributo nel panorama politico, ma anche sociale e culturale dei nostri territori, dove mancano momenti di aggregazione e confronto soprattutto per le giovani generazioni.
I pilastri del nostro impegno politico sono quelli portati avanti da Sinistra Italiana dentro e fuori le istituzioni: giustizia sociale, diritto al lavoro sicuro e dignitoso, lotta ai cambiamenti climatici, sanità pubblica, transizione ecologica. La dedica di questo nostro percorso a Michela Murgia, infine, sarà da guida nel rinnovare quotidianamente il nostro impegno per i diritti civili, per il diritto all’autodeterminazione del proprio corpo, per la lotta transfemminista ed il contrasto alla cultura patriarcale”.
Sinistra Italiana
Circolo Anzio-Nettuno.
Confermato il patto di gemellaggio firmato il 6 ottobre 1973 da Antonio Simeoni
50 anni Nettuno-Traunreut
Le città di Nettuno e Traunreut hanno confermato il patto di gemellaggio firmato 50 anni fa, il 6 ottobre 1973.
A firmare l’atto ufficiale i membri della Commissione Straordinaria del Comune di Nettuno, Prefetto Antonio Reppucci, Vice Prefetto Tania Giallongo e il dottor Gerardo Infantino, e il Borgomastro di Traunreut Hans Peter Dangshat.
Presenti le autorità civili e militari del territorio, il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonello Aurigemma e il direttore della BCC Nettuno Rocco Masullo che hanno sostenuto economicamente questo evento, Antonio Simeoni, il Sindaco che 50 anni fa ha firmato il Patto di Gemellaggio con Traunreut.
Ad impreziosire il consiglio comunale le esibizioni della Corale Città, del complesso bandistico Angelo Castellani e dell’artista nettunese Marco Mingardi, vincitore della scorsa edizione di Tu Si Que Vales?
La Commissione Straordinaria
(Giallongo - Reppucci - Infantino