LAVINIO MARE DA RISPETTARE
A cura di Giuseppe Coppeta
ANZIO - GROTTE, ARCO MUTO E
VILLA DI NERONE OFF LIMITS
Il messaggio di aiuto alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, era chiaro e forte, “preservarli oggi per darli alle future generazioni”. L’apporto dei volontari e semplici Cittadini iscritti e non iscritti all’Associazione LEGAMBIENTE Circolo le rondini Anzio/Nettuno è stato puntuale, risolutivo e determinante per quanto di positivo sta accadendo e “piaccia o meno”, finalmente anche la bellissima Città di Anzio e la sua Storia millenaria con i suoi siti storici e archeologici degli Antichi Romani, saranno sotto la tutela degli apparati dello Stato e tutti noi siamo tenuti a rispettare e far rispettare questi irripetibili beni storici.
Una vera e propria pietra tombale sull’inciviltà dei bagnanti, dei turisti, degli extracomunitari che avevano scambiato questi siti archeologici come loro dimore private dove poter fare di tutto, compreso i loro bisogni corporali.
La Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti, a seguito del sopralluogo effettuato nel mese di Dicembre 2023 congiuntamente al personale del Comune di Anzio, entrambi precedentemente attenzionati con PEC a loro diretta ove si segnalava l’inosservanza dell’Ordinanza sindacale N°15/2018 a firma dell’allora Sindaco Candido De Angelis e l’impotenza della Polizia Locale a far fronte ai continui e indiscriminati assalti al sito storico.
A questo punto la Commissione Straordinaria ha dovuto per ragioni di sicurezza, emettere in data 28 Marzo 2024 l’Ordinanza N° 7 a firma del Presidente Antonella SCOLAMIERO che “ordina” alla cittadinanza tutta, l’interdizione all’accesso alla fascia costiera antistante il sito archeologico Villa di Nerone, Piazzale caduti di Nassirya (chiuso al Pubblico per la verifica della stabilità delle sottostanti grotte), il porto neroniano con le grotte di Nerone e le grotte che si trovano nei pressi del distacco nella zona dell’Arco muto, l’interdizione all’accesso agli stabilimenti balneari Fanciulla d’Anzio con completa interdizione dell’area in concessione e allo stabilimento balneare Lido di Nerone limitatamente alle aree antistanti ai siti storici. Anzio come la vicina Città di Roma, è la culla della Civiltà e del Progresso e non può più accettare scellerati comportamenti nei confronti di un bene Storico.
Nella speranza che la Polizia Locale e le Forze di Polizia facciano, questa volta, rispettare appieno l’Ordinanza del Presidente della Commissione Straordinaria Antonella Scolamiero. “Se non ora, quando?”
IL PREFETTO ANTONIO REPPUCCI della COMMISSIONE STRAORDINARIA
DEL COMUNE DI NETTUNO
RICEVE IL NOSTRO COLLABORATORE
DELLA REDAZIONE E PRENDE NOTA
Squilla lo smartphone e dall’altro capo del telefono risponde la segreteria del Prefetto Antonio REPPUCCI, “buongiorno sig. Coppeta quando vuole venire a conferire con il Prefetto… .” Presentatomi all’appuntamento con il Prefetto, si è proficuamente parlato della problematica del residence Rosalba di Via del Taglio delle Cinque Miglia, di chi ci abita, delle occupazioni abusive e di quanto fatto dal Comune, dalla Polizia Locale e dalle Forze di Polizia. Ha assicurato che la vita in quel quartiere è in via di miglioramento, che parecchie famiglie di etnia Room hanno lasciato alcuni immobili da loro abusivamente occupati e che quelli ancora presenti e trattandosi di immobili privati e non del comune, i proprietari stanno eseguendo l’iter procedurale per ritornare di nuovo in possesso della loro proprietà che come si sa, cosa non semplice ma assolutamente certa e dovuta. Gli ho rappresentato che sempre in Via del Taglio delle Cinque Miglia proprio davanti al residence “Rosalba” vi è la presenza di due autovetture con targa straniera abbandonate a lato strada, senza le quattro ruote e adagiata in bilico su mattoni e in una posizione pericolosa per i pedoni (NdA foto del 10 c.m.). In più gli è stata fatta una richiesta per poter installare all’inizio della Via del Taglio delle Cinque Miglia con incrocio Via Cavallo Morto, un palo di illuminazione Pubblica da sempre mancante. Ci siamo lasciati con una/due strette di mano, speriamo che portino bene…
ANZIO VIA ARDEATINA TRATTO LAVINIO MARE LIDO DEI PINI ABBANDONATA A SE STESSA
I COMITATI DI QUARTIERE CHIEDONO PIU’ SICUREZZA STRADALE - LA CITTA’ METROPOLITANA RISPONDE CON DIVIETI ALLA CIRCOLAZIONE
Se non fosse che a lato opposto della Via Ardeatina all’altezza del segnale stradale “ARRIVEDERCI DA LAVINIO LIDO DI ENEA” direzione Roma, capeggia un nuovo segnale di divieto al transito per le biciclette, ciclomotori e moto, si poteva pensare di stare di fronte ad uno scherzo da parte di qualche buontempone, ma è tutto vero. La Città Metropolitana di Roma Capitale, incalzata dalla pubblicazione su IL LITORALE (N.d.A. N°6 Marzo 2024) di articoli dedicati a firma dello scrivente e l’intervento dei Comitati e Associazioni di Quartiere tra cui il “Comitato di Padiglione” molto attivo a riguardo che hanno letteralmente inondato la PEC della Città Metropolitana di Roma Capitale, sollecitando interventi strutturali per mettere in totale sicurezza quel tratto di strada che va da Lavinio Mare a Lido dei Pini. Alla fine la Città Metropolitana di Roma Capitale ha ceduto alle svariate richieste giunte a mezzo PEC e in tutta risposta, ha pensato bene di risolvere la grave e pericolosa situazione riguardante la circolazione stradale e in special modo la circolazione su detto tratto di strada delle due ruote, facendo installare ben tre cartelli stradali di divieto per tutte le due ruote a partire dalle biciclette e a finire alle moto di piccola e grossa cilindrata, posizionati sull’Ardeatina fuori dal centro abitato di Lavinio Lido di Enea; incrocio Via delle Cinque Miglia e all’ingresso del centro abitato di Lido dei Pini. Questa inaspettata mossa da parte della Città Metropolitana di Roma Capitale ci coglie di sorpresa e riteniamo questa decisione, insensata e illogica poiché è assurdo pensare di evitare incidenti stradali e risolvere i problemi di ammaloramento della sede stradale mettendo divieti di circolazione e penalizzando certe categorie di utenti della strada. Di questo passo, aspettiamoci una totale chiusura della Via Ardeatina poiché prima o poi imploderà sotto il peso dei mezzi pesanti. Aggiungo, è una vera vergogna mettere dei limiti alla circolazione stradale senza eseguire un rappezzo della sede stradale della Via Ardeatina fortemente in quel solo tratto ammalorata e che consta in soli 5x4 metri di sede stradale…