L’Anzio vince lo spareggio play out della Serie D
Anzio-Gladiator 4-0
L’Anzio di mister Guida supera l’ultimo ostacolo e si va a prendere una meritata salvezza all’ultimo respiro dopo l’ultima battaglia, quella odierna contro i campani del Gladiator, che in campionato avevano battuto due volte su due la compagine anziate. Salvezza strameritata per il club prossimo a festeggiare i cento anni di storia e che ha dovuto fronteggiare numerose avversità a cominciare dall’indisponibilità del Massimo Bruschini, per non parlare della totale indifferenza delle istituzioni. Primo tempo molto combattuto tra le due compagini, la tensione agonistica si avverte fin dalle prime battute, le squadre si fronteggiano con ordine senza risparmiarsi nei duelli in mezzo al campo. La prima parte del match non offre grandi emozioni, solo un paio di tentativi velleitari dalla distanza per entrambe le formazioni. Nel finale sale di tono la pressione degli uomini di Foglia Manzillo, che hanno a disposizione solo la vittoria per la salvezza, a differenza dei neroniani a cui potrebbe bastare anche il pari. Al 23’ il primo squillo arriva dai campani con Messina che ha sui piedi una buona palla, ma il suo tiro viene ribattuto dalla difesa anziate.
Al 40’Mancini ha sui piedi una palla d’oro, ma il numero dieci nerazzurro svirgola la conclusione, mentre un minuto dopo una palla sanguinosa persa dalla retroguardia neroniana Navas si invola verso la porta ma Rizzaro è superlativo nella risposta. Durante l’intervallo un’immagine che non avremmo mai voluto vedere: tra le due tifoserie si accende una scintilla e comincia a volare di tutto, tra petardi e fumogeni, per fortuna l’intervento delle forze dell’ordine e quello di molti tifosi ragionevoli riporta le cose alla calma e al confronto civile. La ripresa si apre subito all’insegna della battaglia: dopo appena due minuti è l’Anzio a rendersi pericoloso con Busti che non riesce a correggere in rete un cross tagliato dalla sinistra. La sfida comincia ad essere molto frammentata con diversi scontri che costringono il direttore di gara ad estrarre diversi cartellini gialli. In due minuti l’Anzio si prende la scena: al 21’ Paglia da fuori fa tremare la traversa, un minuto dopo Lilli con una bella girata fa esplodere la tifoseria anziate dopo una bella azione insistita di Mladenovic.
Il calciatore dell’ex Jugoslavia con il suo ingresso in campo spacca la partita in due. Il Gladiator prova a reagire e al 25’ Valentini si immola sulla linea della porta per salvare un goal che sembra fatto, mentre al 30’ Messina defilato sulla sinistra fa partire un bolide che finisce di poco alto. Al 32’l’Anzio mette in cassaforte la salvezza grazie all’asse Di Marino-Mladenovic, assist del primo e tiro del secondo deviato che spiazza Marone. Nel recupero l’Anzio dilaga: prima Lilli con una ripartenza bruciante e infine Mladenovic per il 4-0 finale che mette il sigillo sulla salvezza e far partire la festa infinita del popolo biancoceleste.
ANZIO - GLADIATOR 4-0
MARCATORI: 22’st Lilli (A), 32’st Mladenovic (A), 47’st Lilli (A), 50’st Mladenovic (A).
ANZIO: Rizzaro, D’Amato, Busti, Galati (29’st Di Marino), Paglia, Maini, Gennari (35’st De Gennaro), Bartolotta (16’st Mladenovic), Sirignano, Valentini, Lilli. A disp: Perna, Buatti, Falconio, Perkovic, Mastrocola, Caruso. All: Guida.
GLADIATOR: Marone, Finizio (37’st Fernandes), Mansi, Mancini (29’st Crisci), Messina (31’st Castaldo), Battistelli, Di Lorenzo, Onesto, D’Anna, Visconti (23’st Pizzutelli), Navas (26’st Liccardi). A disp: Gemito, Russo, Ioio, Aruta, Pizzutelli. All: Foglia Manzillo.
Arbitro: Sig. Toro da Catania.
Assistenti: Sig. D’Ettorre di Lanciano, Sig. Fanari di Cosenza.
NOTE: Ammoniti: D’Anna (G), Mansi (G), Galati (A), Maini (A) Messina (G), Angoli: 3-6 Recupero: 1’pt, 5’st.
ASD ANZIO CALCIO 1924
Addetto stampa
Marcello Bartoli
Ricco bottino del Team Master Lavinio alla finale del trofeo Master di Roma
Vicecampioni regionali
Cala il sipario sul XIX trofeo master “Centro Italia”, con la finale di Roma svoltasi nel bellissimo impianto del Forum Sport Center.
Domenica 28 aprile, gli atleti Neroniani, sono saliti sul blocco di partenza, per aggiudicarsi il secondo posto, della classifica generale a squadre, ottenuto al termine delle cinque giornate.
Ancora una volta gli atleti del ASD Team Master Lavinio hanno dato il meglio di sé, arricchendo il proprio palmares con 50 podi di cui 29 ori, 15 argenti e 6 bronzi.
Salgono sul gradino più alto del podio gli atleti: Giorgio Spagnoli U20 (200 rana, 100 dorso), Flavio Venturelli M20 (200 rana), Raffaello Clavari M45 (200 rana, 200 misti), Alfonso Fagiolo M75 (200 rana, 50 rana), Arianna Clavari U17 (200 rana, 200 misti), Clelia Cicero U20 (200 rana, 50 rana), Fabio Malvati M35 (100 dorso), Ermes Gabanella M75 (100 dorso), Giorgia Gabanella M40 (50 rana), Roberta Mori M45 (50 rana, 100 dorso), Angela Cantelli M55 (50 rana, 100 dorso), Greta De Petris U17 (100 dorso), Alessandro Tranquilli U20 (50 rana), Miriana Petrella M25 (100 dorso), Mirko Dolce M50 (50 rana), Giacomo Buscaino M55 (50 rana), Fulvio Leonori (50 rana, 200 misti), Graziella Cirillo M62 (200 misti).
Mentre le medaglie d’argento sono arrivate da: Daniele Marcomei M35 (200 rana), Antonio Paruccini M60 (200 rana), Greta De Petris (200 rana), Giacomo Buscaino (200 rana), Nikolas Brina M35 (100 dorso, 50 rana), Paolo Fazio M60 (100 dorso, 50 Rana), Graziella Cirillo (100 dorso), Giorgia Gabanella (100 dorso), Ermes Gabanella (50 rana), Miriana Petrella (200 misti), Fabio Malvati (200 misti), Alessandro Tranquilli (200 misti).
Ed infine, le medaglie di bronzo sono arrivate da: Antonio Paruccini (100 dorso), Cecilia Sacchi M30 (50 rana, 100 dorso), Flavio Venturelli (50 rana) e Chiara D’Annibale M25 (200 misti).
Al termine delle gare singole, scendono in acqua le staffette, e delle sei portate in gara arrivano ancora, 3 ori, 1 argento e 1 bronzo, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dal Coach Romagnoli.
E’ stata una stagione esaltante, commenta il Capitano Giuseppe Marino, ricca di emozioni, ci siamo battuti a testa alta con tutte le squadre della regione molto ben attrezzate, ma alla fine abbiamo blindato il secondo posto con oltre mille punti di distacco dai terzi, a dimostrazione ancora una volta che siamo la squadra da battere. Siamo orgogliosi del percorso che abbiamo fatto fino a questa finale.
Team Master Lavinio