Accordo 5 Stelle - Apa - Avs per le elezioni
Elezioni Anzio
È stato raggiunto un accordo di coalizione tra Movimento 5 Stelle ed Alternativa per Anzio, con l’appoggio di Alleanza Verdi-Sinistra per le elezioni comunali del prossimo 17-18 novembre. L’accordo individua un candidato sindaco unitario, che le forze politiche sono pronte a condividere con la città e altri futuri aderenti.
M5S, APA e AVS hanno anche siglato in modo convinto il codice etico presentato ai cittadini lo scorso 21 settembre.
Questo accordo, basato su un lungo percorso condiviso, su una visione comune del futuro della nostra città e lontano dai patti dell’ultimo minuto a soli fini elettorali, resta comunque aperto ad altre forze politiche e civiche che si riconoscono nell’area progressista.
Consapevoli che il tempo è ormai scaduto, M5S, APA e AVS invitano gli interessati a lasciare da parte personalismi ed opportunismi ed a concentrarsi sul bene di Anzio.
Movimento 5 Stelle - Gruppo territoriale di Anzio
Alternativa per Anzio
Alleanza Verdi-Sinistra
A Nettuno la messa in onore per il Patrono dei volontari di Protezione Civile
Onorato Padre Pio
Il 23 settembre, presso il Pontificio Santuario Basilica Madonna delle Grazie di Nettuno, si è svolta una S.Messa in onore di Padre Pio, Patrono dei Volontari di Protezione Civile. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Nettuno ODV e ha visto la partecipazione di numerosi membri della comunità, tra cui la Polizia Locale e rappresentanti delle associazioni del coordinamento regionale FEVIPOL.
Presieduta da don Pasquale Gravante, la celebrazione ha avuto un significato speciale per la comunità locale. Il prefetto Reppucci, a nome della Commissione straordinaria, ha colto l’occasione per esprimere la sua sincera gratitudine ai volontari di protezione civile. Ha sottolineato il loro impegno instancabile in situazioni di emergenza, come incendi, allagamenti e smottamenti, evidenziando l’importanza del loro lavoro in sinergia con la Polizia Locale e l’Ufficio tecnico. Reppucci ha lodato il “spirito di solidarietà e fraternità” dimostrato dai volontari, definendo il loro intervento come “impagabile” e cruciale per la tutela della vita umana e la salvaguardia dei beni pubblici e privati. La celebrazione si è conclusa con un sentito ringraziamento a tutti i volontari, che hanno onorato il Santo Patrono al fianco delle forze dell’ordine, ribadendo il valore della comunità nel sostenere e valorizzare il lavoro di chi si dedica al bene comune.
Politica atto primo
Nei giorni addietro si è parlato delle autocandidature a sindaco mezzo stampa.
Il fenomeno è ancora in corso, è cambiato soltanto il tipo di comunicazione, ultimamente le autocandidature sono diffuse tramite video.
Sicuramento questo è il metodo meno consono per chi aspiri alla carica di primo cittadino visto che, mediamente, un autocandidato viene neutralizzato dopo venti giorni.
Anche se sciatta, l’autocandidatura rappresenta un modo ingenuo di approccio alla vita politica, tutto sommato potremmo definirla un metodo onesto.
Si potrebbe concludere che l’autocandidato sia una persona che sbagli l’approccio politico sotto il punto di vista della comunicazione, ma che in fondo sia una persona onesta e trasparente, se pur ingenua.
Non possiamo dire altrettanto di chi sceglie “di prenderla larga”, di iniziare la campagna elettorale utilizzando la strategia politica dell’autocelebrazione.
Al pari dell’autocandidato, anche l’autocelebrato pone la sua persona al di sopra di tutto, non esistono programmi, non esistono squadre, non esiste nulla se non la propria persona.
La candidatura a sindaco viene palesata in un secondo momento, solo dopo che l’ignaro ammiratore abbia inconsapevolmente avallato la celebrazione della vita del
candidato, a quel punto il simpatizzante viene inconsapevolmente convertito nel sostenitore della sua campagna elettorale, parafrasando in gergo bancario si potrebbe definire una “modifica unilaterale.
Il “progetto politico” parte dell’individuo anziché dai programmi elettorali, si cerca di sacralizzare la figura del futuro candidato, tutto gira intorno alla costruzione dell’icona di un leader.
Il sacro, per sua natura, tende a dividersi dal profano, per tanto la divinizzazione del candidato crea quella frattura sociale che genera mostri e tiranni.
L’autocelebrato si “eleva” in modo narcisistico pubblicizzando la sua storia personale, il suo curriculum, il suo sguardo è rivolto soltanto su se stesso, non ha bisogno di consigli da parte di nessuno, cerca soltanto conferme, rende profittevole ogni aspetto della sua vita passata, è incline a strumentalizzare i propri ammiratori, riesce a “monetizzare” tutto e tutti è spregiudicato nella scelta delle alleanze pensando che la sua persona possa purificare ogni stortura aggregativa.
E’ evidente che i presupposti dell’individualismo non possano condurre a nulla di buono, l’autocandidatura e l’autocelebrazione sono quanto più di distante possa esserci dalla politica, rappresentano quel “vizio di fondo” che inefficacia tutto quello che viene proposto dopo, annullano quel rapporto di fede che unisce le persone, quella fede fondata sul legittimo dubbio, contrastante con quella sacralità che si fa messaggera di ceche speranze.
Simone Massari