La posizione del partito di Matteo Renzi su elezioni comunali e concessioni demaniali
Italia Viva scalpita
Presa di posizione chiara del presidente di Italia Viva Anzio, Angelo Pugliese, in merito ad alcune teorie avanzate da alcune testate locali in merito al posizionamento di alcuni predecessori nel suo ruolo rispetto ad ipotesi di candidature a sindaco per le prossime elezioni comunali.
“Fermo restando che a livello normativo credo che sia inutile pensare che si vada a votare in primavera, fra 3 mesi, perché le condizioni non lo prevedono e francamente non è proprio una buona idea, vista la quantità di lavoro che la Commissione Straordinaria deve ancora fare in una città dove il sindaco e il consiglio comunale sono stati sciolti per infiltrazione criminale -ha affermato il presidente Pugliese - non credo che le ipotetiche scelte di alcuni miei predecessori nella leadership di IV Anzio verso tipi di alleanze vicine a chi ha governato la città negli ultimi 25 anni impegnino il sottoscritto e in generale tutta la nuova Italia Viva Anzio, uscita fuori dal congresso 2023”
“Il percorso per le prossime elezioni comunali di Anzio, sia se saranno fra 6 mesi o un anno e mezzo, passa per Italia Viva Anzio per un confronto con il civismo e il rinnovamento che esso rappresenta. Penso che un esempio di questo rinnovamento si sia visto lo scorso 27 gennaio all’Hotel Garda con il Convegno sull’Urbanistica e le riflessioni su quello che si è sbagliato in 138 anni e quello che invece si deve fare per il futuro della città di Nerone” ha concluso Pugliese.
Italia Viva Anzio
Grande sorpresa e anche grande amarezza quella del presidente di “Italia Viva” Anzio, Angelo Pugliese in merito alla informativa che è stata fatta recapitare a tutti i titolari di concessioni balneari sul demanio marittimo del Comune di Anzio, firmata dal dirigente dell’area Patrimonio su indicazione della Commissione Straordinaria che governa la città di Nerone dal novembre 2022, quando l’amministrazione fu sciolta in Consiglio dei ministri per infiltrazione criminale.
“Non voglio entrare nel merito della natura di atto dovuto del provvedimento, che di principio non intendo contestare però rimango stupito e amareggiato dal fatto che la Commissione straordinaria non abbia sentito la necessità di aprire nel 2023 un tavolo di confronto sulla programmazione e l’approvazione del PUA sia con gli operatori del settore che con l’intera cittadinanza.-ha rilevato Angelo Pugliese, presidente di Italia Viva Anzio, che ha aggiunto: “la tematica è ampia e va inserita più in generale in un discorso di riforma nazionale che dovrebbe spingere tutti a ripensare il modo di gestione del demanio marittimo, ma se non si inizia prima a fare un confronto vero, poi non si può pensare di risolvere la questione con un mero atto amministrativo.
“Auspico che nelle prossime settimane la Commissione provi a coinvolgere di nuovo gli operatori e la città con qualche iniziativa di discussione, rimediando a questa scelta”.
Italia Viva
Il M5S chiede l’intervento della Regione Lazio
Capo d’Anzio
A distanza di circa un mese dall’approvazione del disastroso bilancio della Capo d’Anzio, da Villa Sarsina non c’è nessuna notizia sul tipo di azioni intraprese o da intraprendere da parte dei commissari, adozioni di provvedimenti adeguati che la legge impone in caso di bilancio in negativo della partecipata. Provvedimenti che servono a prevenire un aggravamento della crisi attraverso un piano di risanamento concreto che determini una comprovata sussistenza di concrete prospettive di recupero. O in alternativa la eventuale liquidazione societaria. Nel frattempo che si riesca a capire di più del groviglio societario il porto muore insabbiato Per questo motivo abbiamo presentato in Regione attraverso i nostri consiglieri Zuccalà e Novelli, un’interrogazione volta a conoscere se la Regione stia seguendo la crisi della Capo d’Anzio e se intenda inserirsi nella vicenda a salvaguardia del porto che ricordiamo essere di primario interesse e comunque sempre una proprietà del demanio regionale, anche se la delega sulla gestione demaniale è stata trasferita al Comune di Anzio, che risulta però controllore di sé stesso in particolare sul pagamento degli oneri di concessione non versati dalla società.
A questo proposito si è proposto anche di audire i Commissari e l’Amministratore unico della partecipata presso la IV Commissione regionale competente in materia di demanio che è in procinto di riunirsi per discutere di Piano dei porti regionale.
Il M5S di Anzio resta convinto che sia proprio la Regione a dover intervenire a tutela e salvaguardia dell’interesse pubblico del nostro porto se necessario tornando a occuparsene direttamente.
Gli ex consiglieri comunali M5S
Rita Pollastrini
Alessio Guain
Gruppo territoriale M5S Anzio