Alternativa per Anzio denuncia le pressioni sulle commissioni straordinarie
Silvestroni inopportuno
Fra pochi mesi scadrà il mandato di un anno e mezzo conferito alle commissioni straordinarie di Anzio e Nettuno a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. Quella sulla proroga del loro mandato per altri 6 mesi è una decisione delicata, che spetta alle istituzioni competenti sulla base dei dati di fatto oggettivi che verranno presentati dalle relazioni dei commissari, sulla quale non ci permettiamo di mettere bocca.
Ci permettiamo invece di dire che è gravemente inopportuno il tentativo di esponenti della destra locale e nazionale di forzare i tempi per il ritorno alle elezioni, nella speranza di vincerle e magari di cancellare con un colpo di spugna le loro gravi responsabilità politiche (che ci sono a prescindere da cosa emergerà dal processo in corso) nell’aver consegnato le nostre città alle mafie.
Infatti, vogliamo ricordare all’on. Silvestroni che tanto si sta spendendo per ridare la parola ai cittadini (parola di cui gli importava poco quando amministravano le due città), che a portare i due comuni allo scioglimento è stata proprio la coalizione di destra. Coalizione di cui il suo partito Fratelli d’Italia ha sempre fatto parte pur avendone assunto solo da pochi anni la guida.
Invece di fare indebite pressioni, l’onorevole si preoccupi di chiedere che i decreti di incandidabilità degli amministratori coinvolti vengano emanati in tempi certi. È nell’interesse non solo della cittadinanza, che ha diritto di sapere di chi sono le responsabilità, ma anche della politica, a partire proprio da Fratelli d’Italia, in vista della composizione delle liste per le future elezioni europee ed amministrative, nelle quali siamo certi che in molti aspirano a comparire.
Alternativa per Anzio
Accademia di Polizia Locale
“La volontà di trasformare la Scuola in Accademia permetterebbe di offrire ai nostri agenti un percorso formativo qualificato e di alto livello.”
Commenta Gianluca Quadrini, Consigliere della Provincia di Frosinone e Vicepresidente di Anci Lazio, delegato alle Politiche di Sicurezza, a seguito della proposta di legge del Consigliere Regionale di Forza Italia, Roberta Della Casa di trasformare in Accademia la Scuola regionale di Polizia locale. La proposta di legge n. 104 intende sostituire la Scuola regionale di Polizia locale con l’Accademia regionale di Polizia locale del Lazio, recependo le indicazioni dettate dalle norme nazionali ed europee con riferimento alle scuole di alta formazione.
“Mi congratulo con la consigliera Roberta della Casa – aggiunge Quadrini – per l’attenta analisi delle esigenze e delle criticità della nostra regione in materia di Polizia locale e per aver avviato una proposta che permetterebbe agli agenti della polizia locale di essere pronti alle sfide sempre più complesse che si presentano nel campo della sicurezza. Insieme al lavoro e all’attenzione anche dell’Assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Urbana, Luisa Regimenti, si sta dimostrando grande riguardo verso questo organo fondamentale per le nostre comunità. L’istituzione di un’Accademia dedicata contribuirebbe ad aumentare l’autorevolezza e la professionalità di questa figura. La loro presenza, infatti, garantisce il buon funzionamento del nostro territorio e pertanto è fondamentale che vengano forniti gli strumenti e le risorse necessarie per fare fronte alle sfide sempre più complesse. In qualità di Consigliere della Provincia di Frosinone e Vicepresidente di Anci Lazio confermo la mia diponibilità alla collaborazione e al dialogo per contribuire in maniera significativa al rafforzamento del sistema di sicurezza e per offrire alle giovani generazioni un percorso di formazione di alto livello nel campo della Polizia locale”.
“Sono certo – conclude Quadrini - che questa proposta di legge riceverà l’appoggio da parte di tutti coloro che condividono l’importanza di investire nella formazione dei nostri agenti di Polizia locale e che il processo legislativo per l’approvazione si concluda positivamente affinchè l’accademia diventi l’eccellenza della Regione Lazio.”
Avviso comunale Nettuno
Che fine ha fatto l’avviso comunale per l’individuazione di un soggetto del terzo settore disponibile alla coprogettazione degli eventi culturali presso il forte Sangallo? Secondo l’ultima proroga le domande potevano pervenire entro il 19 dicembre scorso per consentire così, entro l’inizio dell’anno, al dirigente di individuare l’ente del terzo settore che fosse risultato il più adatto a svolgere il ruolo di parter per l’amministrazione comunale. Secondo l’avviso la durata del progetto sarebbe dovuta essere il biennio che va dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, quindi una domanda che ci si pone è se questo slittamento porterà anche al conseguente spostamento del biennio di un periodo pari al ritardo al quale stiamo assistendo.
Credo sia ultroneo ricordare come sia di grandissima importanza che l’assegnazione venga fatta al più presto, perché la valorizzazione del forte Sangallo come presidio culturale non può e non deve diventare, per il nostro territorio, una ulteriore chimera ed anche perché va dato seguito alle numerose dichiarazioni ufficiali con le quali si dice che bisogna aiutare chi “fa cultura” a Nettuno. Non si può quindi che auspicare che ci sia una accelerazione sull’iter che, a dirla tutta, doveva già essere concluso, sperando di non dover lanciare un appello a “chi l’ha visto?”. È utile, come chiosa, ricordare quanto sosteneva il filosofo tedesco Gadamer, ovvero che la cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande.
Roberto Alicandri
La lotta degli agricoltori è anche una lotta di civiltà
Trattori e farina di grillo
Coloro che hanno l’onere e le ragioni per gestire i grossi problemi dell’umanità non sono i grandi capi di stato, nemmeno quelli sanguinari come Hitler, Stalin o Putin perché questi sono solo capaci di imbrattare la storia in modo indelebile ma non di cambiarla. I grandi manovratori della storia sono quelli che qualcuno chiama “i poteri forti”, altri, più banalmente, “le multinazionali”; sono, cioè, coloro che riescono a mettere in moto meccanismi globali complessi che colgono necessità e tendenze ed indirizzano il corso degli eventi nella direzione che più porta loro vantaggi e guadagni. Essi entrano nei sistemi burocratici, attivano strumenti di divulgazione che chiamano lobbying , attuano raffinati metodi di persuasione per raggiungere gli scopi.
La globalizzazione ed internet hanno moltiplicato in modo esponenziale le necessità dei popoli più poveri e ne hanno fortemente acuito le aspirazioni. Il terzo e quarto mondo spingono per sedere alla tavola del mondo dei fortunati, la demografia è in moto e la pressione africana, sudamericana e dell’est povero del mondo richiedono produzioni sempre maggiori e l’agricoltura è chiamata a sforzi notevoli per soddisfare la fame globale e lo deve fare con i mari inquinati e con la desertificazione che avanza. Creare un’alternativa industriale per alimentare l’umanità, trovare modalità di farlo a prezzi competitivi rispetto a quelli tradizionali che diventano sempre crescenti: è il business del millennio. E gli agricoltori europei sono in rivolta. Nel nome della transizione verso un mondo meno inquinante la Comunità Europea, che incide in termini di “inquinamento” per l’8%, decide modalità correttive draconiane e fortemente limitative delle attività della pesca e dell’agricoltura al fine di ridurre troppo rapidamente il tasso di incidenza sul fenomeno fino allo zero: mentre i grandi inquinatori come la Cina e gli Stati Uniti, che coprono oltre il 50% della produzione globale, continueranno ad inquinare per decenni. I grandi manovratori sono all’opera e la loro opera è quella di ridurre le produzioni agricole ed ittiche in modo che i sistemi alternativi di alimentazione attecchiscano lentamente e in modo subdolo. I miliardi di dollari che grandi multinazionali stanno spendendo in Israele e negli Stati Uniti sono investiti nel più grande affare: quello per produrre in bioreattori ciò che si coltiva nella terra e quello che si pesca nel mare e nei laghi.
La penetrazione nei gangli delle società avverrà in modo metodico e costante: ipotesi consolidate prevedono una crescita annua del 6,9% per raggiungere il primo obiettivo minimo di 750 miliardi di cibo “artificiale” prodotto e consumato nel 2027. E i coltivatori europei sono in rivolta perche il “sistema” sta diventando ostile e si danno incentivi per far desistere dal coltivare e dal pescare. Il surriscaldamento globale viene cavalcato anche per sostituire lentamente ma inesorabilmente gli agricoltori ed i pescatori con i tecnici di laboratorio. L’Italia è uno dei Paesi a grande tradizione agricola ed alimentare e gli Italiani resisteranno all’avvento della “fiorentina” fatta da una macchina e preferiranno quella che viene prodotta dagli allevatori della Val di Chiana. Fino a quando?. Si faranno barriere affinché gli spaghetti fatti con farina di grillo non prendano il posto di quelli fatti a Gragnano con farina di grano duro estrusi a freddo in trafilatori di bronzo. Fino a quando? Gli agricoltori dimostranoin modo civile sulle strade italiane per migliori condizioni economiche ma, alcuni di loro forse nemmeno lo sanno, che stanno anche cercando di tenere in vita una delle più belle e complesse tradizioni agricole, alimentari e culinarie di un mondo che cambia con una velocità cento volte più rapida di un secolo fa. Lo chiamano progresso come chiamano progresso trovarsi sui social invece che incontrarsi di persona, oppure andare dal droghiere prendendo l’automobile; ma la vita cambia e lascia sempre la nostalgia delle cose perdute, se si pensa a come si viveva un secolo fa e come lo stile di vita sia drasticamente mutato oggi ci viene voglia di un bel piatto di spaghetti alla carbonara con pecorino romano….prima che si esauriscano.
Sergio Franchi