FABER EST SUAE
QUISQUE FORTUNAE /3
La nascita della potenza navale olandese
di Francesco Bonanni
L’Olanda operò una Politica di completa Apertura Ideologica che fu alla base di un’ampia Tolleranza Politica e Religiosa in un clima di completo Pragmatismo che le consentì di appropriarsi di un’importante risorsa che si è rivelata decisiva per il suo Sviluppo Economico: il CAPITALE UMANO.
Così, come all’inizio del Basso Medioevo nell’Italia Centro-Settentrionale era nato un Capitalismo Cattolico, tra il Cinquecento e il Seicento sorse un Capitalismo Calvinista che però in effetti fu meno calvinista di quanto apparisse. Difatti si trattò un “Calvinismo Parziale” a causa della presenza di numerosi Ebrei e di numerose genti di altre Religioni per cui la Società olandese da un punto di vista religioso non era omogenea; lo prova il fatto che nel 1650 i Cattolici rappresentavano addirittura il 50% della Popolazione.
In particolare Amsterdam era una città protestante solo formalmente in quanto nella realtà era la Patria di ogni Confessione Religiosa e ciò fu il risultato della sua Politica di Tolleranza. Fu una Politica Opportunistica nel suo significato migliore. Si trattò della capacità di saper cogliere tutte le opportunità che le occasioni potevano offrire, da cui l’origine del famoso detto: «una Amsterdam di Religioni». Come si può ben constatare alla base dello Sviluppo Economico olandese c’è stato quello “Spirito di Libertà” che ha attirato numerosi Mercanti, Tecnici e Imprenditori.
Le Minoranze sia Politiche che Religiose perseguitate che lasciarono i loro Paesi di origine in cerca di libertà e che emigrarono in Olanda si dedicarono quasi totalmente ad Attività Economiche o Finanziarie. L’importanza, anche in Economia, della Libertà è dimostrata dall’esempio italiano.
Quando le Corporazioni dell’Italia Centro-Settentrionale, da Libere Associazioni dell’Epoca Comunale si trasformarono in Organismi controllati dalle Signorie, che in cambio della perdita della indipendenza concessero loro una serie di privilegi tra cui la posizione monopolistica, divennero organizzazioni sempre più rigide e più inefficienti a vantaggio di quelle olandesi.
Inoltre l’Olanda seppe creare anche altre condizioni favorevoli: una produzione di Energia a basso costo fornita dai Mulini a Vento grazie alle condizioni atmosferiche locali e all’utilizzazione della Torba (deposito di resti vegetali sprofondati nel terreno e impregnati d’acqua che si decompongono a causa dell’acidità dell’ambiente). Con la installazione di efficienti Segherie che consentirono la costruzione di una potente Flotta Navale Militare e Mercantile. Così per gran parte del XVIII secolo gli Olandesi dominarono il Commercio internazionale entrando in competizione con l’Inghilterra con la quale si confrontarono in varie guerre combattute sui mari. L’Olanda godeva di una posizione geografica particolare: si trovava all’incrocio delle Rotte Commerciali in direzione Est-Ovest e Nord-Sud.
Inoltre attraverso il fiume Reno era collegata ad un vasto Hinterland Tedesco. I suoi Mercanti inviavano navi cariche di vino dalla Francia e dal Portogallo alla Regione Baltica e tornavano con grano destinato ai Paesi del Mediterraneo. Inoltre la Marineria Olandese disponeva di abili Marinai e di esperti Cartografi.
Nel 1602 fu fondata la Compagnia Olandese delle Indie Orientali che ebbe per due secoli il Monopolio sul Commercio Asiatico delle Spezie.
Infine nel 1500nella città olandese di Bruges sorse la prima BORSA VALORI, una Istituzione per la Compravendita di Titoli.
Questa attività si teneva inizialmente in un palazzo di proprietà della famiglia dei Van der Bourse, sul cui stemma comparivano tre borse dal cui nome si farebbe derivare la stessa denominazione di “Borsa”. Secondo alcuni studiosi il vocabolo Borsa deriverebbe addirittura dal nome della famiglia di Mercanti Veneziani “Della Borsa” emigrati nei Paesi Bassi che nel tempo sarebbe stato trasformato nell’olandese Van der Bourse.
Sabato 6 dicembre 2025 - ore 16.00
presso le suore Agostiniane di via Venezia, 19
Lido di Cincinnato (Anzio)
QUANDO LA POESIA
DIVENTA CINEMA 2° incontro
Sabato 6 dicembre in questo secondo appuntamento saranno proiettati 5 cortometraggi già presentati al Festival Internazionale del Cortometraggio al Forte Sangallo di Nettuno. L’evento organizzato dall’associazione Tracce Cinematografiche Film Fest APS, da sempre attenta a temi di rilevanza sociale, artistica e culturale, offrirà al pubblico un’esperienza intensa e suggestiva.
I cortometraggi scelti sono:
A cena con il delivery, Ci vuole un fisico, Katwoman, Konstantin, Lady with flower, Nestling, Posturas.
Il filo conduttore che li unisce è la poesia che fluisce delicatamente quando si affrontano i dell’esistenza: il dolore, l'amore, l'amicizia, la tenerezza, la compassione. Attraverso immagini, dialoghi, silenzi e musiche, ogni corto trascina lo spettatore in un vortice di profonde emozioni. Ed è in questi momenti che si compie la magia: l’anima del regista si rileva, trasformando l’opera in arte e offrendo uno sguardo unico sulla realtà circostante. La forza evocativa della fotografia, e la potenza espressiva della colonna sonora concorrono a creare sensazioni e stati d'animo capaci di toccare le corde intime e collettive. Nel momento in cui la narrazione esplora i sentimenti universali usando un linguaggio essenziale ed intenso, i luoghi ed i contesti rappresentati diventano specchio e amplificazione delle tematiche trattate. In questo modo la visione dei film si trasforma in un’esperienza artistica e emotiva che accompagna lo spettatore con una commozione autentica e significativa.
L’Istituto “Santa Maria Filippini”
di NETTUNO
in collaborazione con il “Simposio”
di ANZIO
Giovedì 18 dicembre 2025
dalle ore 16 alle ore 18
Viale G. Matteotti 87 - Nettuno (RM)
Pomeriggio Letterario
1° Incontro
Un invito a:
leggere e scrivere
ascoltare e parlare
Ospite d’onore
Daniela D’Amico Henderson,
una scrittrice che fin da giovanissima
amava leggere e coltivare le parole per imparare ad esprimere in libertà il
racconto delle sue storie.
Alcuni studenti del
Liceo delle Scienze Umane
intervisteranno l’autrice e leggeranno
alcuni brani tratti dal suo romanzo
«La masseria»
Sarà anche una bella occasione
per scambiarci gli auguri di
un Santo Natale 2025 e un
Felice Anno 2026
L’invito è per tutti:
adulti, giovani e giovanissimi
Domenica 14 dicembre 2025 - ore 16.00
Una canzone per Natale e tanti Auguri a TUTTI
Vi aspettiamo!
LA RASSEGNA “VOCI D’ORO” PROSEGUE
A cura del m° CARLO LIBERATORI.
Minuit, chrétiens!
Minuit, chrétiens! c’est l’heure solennelle,
Où l’homme Dieu descendit jusqu’à nous
Pour effacer la tache originelle,
Et de son Père arrêter le courroux.
Le monde entier tressaille d’espérance,
À cette nuit qui lui donne un Sauveur.
Peuple à genoux, attends ta délivrance,
Noël, Noël, voici le Rédempteur,
Noël, Noël, voici le Rédempteur.
[…]
Le Rédempteur a brisé toute entrave
La terre est libre et le ciel est ouvert
Il voit un frère où n’était qu’un esclave:
L’amour unit ceux qu’enchaînait le fer!
Qui lui dira notre reconnaissance?
C’est pour nous tous qu’il naît,
qu’il souffre et meurt :
Peuple, debout ! Chante ta délivrance,
Noël, Noël, chantons le Rédempteur
Attendiamo con grande interesse di conoscere
e ascoltare i brani dei grandi tenori dell’epoca
successiva a Caruso e Gigli.
Questo incontro comprenderà anche l’ascolto di
Enrico Caruso di “Minuit, chrétiens”,
Con questo Canto natalizio ci scambieremo
gli auguri di buone feste nella sala del piccolo
Convento delle Suore Agostiniane
In Via Venezia, 19 Lido di Cincinnato - Anzio
Mezzanotte, cristiani!
È l’ora solenne
In cui il Dio incarnato discese fino a noi
Per cancellare il peccato originale,
E per placare la collera di suo Padre.
Il mondo intero sussulta di speranza
In questa notte che gli dà un Salvatore.
Popolo in ginocchio, attendi la tua liberazione.
Natale, Natale, ecco il Redentore,
Natale, Natale, ecco il Redentore.
[…]
ll Redentore ha spezzato ogni barriera,
La terra è libera ed il cielo è aperto.
Lui vede un fratello dove non c’era che uno schiavo:
L’amore unisce coloro che il ferro incatenava!
Chi potrà dirgli la nostra riconoscenza?
È per tutti noi che lui nasce, soffre e muore:
Popolo, in piedi! Canta la tua liberazione,
Natale, Natale, cantiamo al Redentore,
Natale, Natale, cantiamo al Redentore.