Un evento di lettura, dialogo e impegno civile
La crociata dei bambini
Venerdì 14 novembre l’aula Salustri del plesso Virgilio ha ospitato la presentazione dell’albo illustrato La crociata dei bambini, ispirato all’omonima ballata di Bertolt Brecht ed edito da Orecchio Acerbo.
L’evento rientra all’interno del progetto lettura dell’Istituto, un appuntamento ormai tradizionale - organizzato dalle docenti di lettere Anna Stilla e Laura Casella - che ogni anno accompagna gli studenti alla scoperta di opere editoriali significative, in concomitanza con la campagna nazionale di promozione della lettura #IoLeggoPerché.
L’edizione di quest’anno ha portato nelle classi un libro intenso e profondamente attuale, impreziosito dalla traduzione di Daniela Almansi e dalle illustrazioni dell’artista spagnola Carme Solé Vendrell. Entrambe hanno partecipato all’incontro collegandosi da remoto e rispondendo alle domande dei ragazzi: un momento di straordinaria vicinanza, nonostante la distanza, che ha permesso ai ragazzi di conoscere il processo creativo dietro al volume e il messaggio di pace che lo anima.
Dopo il saluto della Dirigente Scolastica Angela Rosato e l’apertura della docente Laura Casella, che ha rinnovato l’impegno della scuola nel promuovere la lettura come strumento di crescita, si sono susseguiti gli interventi degli studenti introdotti dalla prof.ssa Anna Stilla.
L’incontro, infatti, è stato il momento culminante di un articolato percorso didattico: nelle settimane precedenti le classi hanno studiato il testo, analizzato le sue tematiche e realizzato lavori creativi, dalle poesie agli elaborati grafici, ciascuno volto a esprimere la propria idea di pace, speranza e giustizia.
Il percorso si è intrecciato anche con la marcia per la pace svoltasi giovedì 13 novembre per le vie di Lavinio, alla quale gli alunni hanno preso parte ispirati dalla campagna internazionale dell’illustratrice Vendrell, “Why?”, che ha richiamato il mondo intero a interrogarsi sulla violenza e sulle sofferenze inflitte ai bambini nei conflitti.
Ospite dell’evento di venerdì anche Chiara Pacifici, dell’Ufficio Educazione di Amnesty Italia, ente internazionale che ha patrocinato l’iniziativa insieme al Comune di Anzio. Pacifici ha parlato dei diritti dell’infanzia e della responsabilità collettiva nel difendere chi non ha voce. Le sue parole hanno offerto un ulteriore spunto di riflessione sul significato più profondo dell’opera di Brecht e sul valore della partecipazione civile.
Particolarmente emozionanti sono stati i momenti musicali che hanno scandito la mattinata: il coro dei ragazzi, diretto dai docenti di musica Cristiana Antonelli e Daniele Querini, ha eseguito una selezione di brani legati ai temi della pace e della condizione dell’infanzia. Gli studenti hanno interpretato La crociata dei bambini di Vinicio Capossela, Girotondo intorno al mondo di Sergio Endrigo e Girotondo di Fabrizio De André, regalando al pubblico un’atmosfera intensa e coinvolgente.
La performance si è conclusa con energia e partecipazione di tutti i presenti sulle note di We Will Rock You dei Queen.
La giornata ha rappresentato una forte esperienza di cittadinanza attiva: un’occasione per gli alunni di comprendere la forza della parola, dell’arte, della musica e dell’impegno personale nel costruire un futuro più giusto.
Ringraziamo i docenti del dipartimento di lettere, arte e musica che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa; tutte le classi terze e le seconde sezione A, B, C, E ed F che hanno partecipato; la libreria Armonia di Anzio che ha esposto i libri sulla pace a scuola e tutti i genitori che hanno voluto donare un libro all’Istituto aderendo all’iniziativa di #IoLeggoPerché.
L’iniziativa dell’Istituto Comprensivo Anzio V in occasione della Giornata della Gentilezza
La marcia della pace
A conclusione di una giornata ricca di emozioni e di soddisfazioni, nel corso della quale abbiamo visto i nostri studenti, dai più piccini ai più grandi, mettersi in gioco per far sentire la propria voce, cantando e dicendo quanto sia importante per loro vivere in pace e condividere insieme il percorso della vita, senza barriere, senza pregiudizi, senza discriminazioni, è giunto il momento di ringraziare tutti coloro che si sono prodigati affinché “La marcia per la pace” potesse realizzarsi.
In questo particolare momento storico, in cui le notizie che arrivano quotidianamente sono tutt’altro che confortanti, dare voce alla speranza è un atto di grande coraggio. Oggi, inoltre, si celebra la giornata mondiale della gentilezza: quale modo migliore di renderle omaggio se non quello di compiere tutti insieme una piccola
“impresa”?
Senza paura di ripetermi, non mi rimane altro che ribadire a tutti il più forte GRAZIE dalla comunità scolastica dell’Istituto comprensivo Anzio V!
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Angela Rosato
Quando il male trama contro il bene
Gesù sapeva “leggere nel pensiero” (Luca, 6). Noi purtroppo no. Come fare allora per cercare evitare gli agguati del male? Non è cosa semplice. L’antica sapienza insegnava: “Non macchinare il male contro il tuo prossimo, mentre egli abita fiducioso con te” (Proverbi, 3). Quando si ripaga la fiducia col male si commette una malvagità. La fiducia si ripaga con l’amore. L’amore richiama con forza la fiducia. Geremia vuole correggere il popolo del suo tempo e perciò diventa oggetto di una congiura: “Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, dicendo ‘strappiamolo dalla terra dei viventi’. Ora, Signore, giusto giudice, a te affido la mia causa” (Ger 11). Geremia “non sapeva” di essere così odiato. I congiurati lo vogliono morto. Come si difende il profeta? Affidando la sua causa al Signore, giusto giudice. Dio non ci protegge semplicemente dal male, ma ci protegge anche nel male. Occorre svolgere con fedeltà la propria opera, pur “non sapendo” di essere oggetto del male altrui. Tutto ciò è sintetizzato in un brano di Paolo apostolo: “Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore. Rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri” (Romani, 13). Qui c’è il debito di un amore vicendevole, perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge dell’amore, che non fa nessun male al prossimo. L’amore è adempimento pieno della legge. Siamo in presenza di uno dei princìpi fondanti dell’etica di Cristo.
Occorre essere semplici come colombe e prudenti come serpenti, anche se non è semplice. Il linguista Noam Chomsky ha affermato che l’unica finestra aperta sulla mente della persona umana è il linguaggio. Perciò, ascoltando con attenzione ciò che uno dice, si può capire quel che ha in mente. Ma l’essere umano sa celare le proprie intenzioni cattive. Si può e si deve cercare di stare lontani dagli operatori di male: oltraggiatori, schernitori, calunniatori, superficiali. Occorre seguire il consiglio: “Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi… ma medita giorno e notte sulla legge del Signore”, che per i cristiani è il Vangelo di Cristo. Dopo aver attuato tutto ciò, occorre pur sempre ricordare che Gesù il quale aveva e ha il dono di conoscere la mente delle persone, non poté né volle evitare d’essere calunniato, odiato e ucciso. Tale è il destino dell’amore che non incontra la fiducia. Noi possiamo anche non conoscere il pensiero di chi ci sta di fronte, l’importante è che lo conosca Dio. Il cristiano e la cristiana affidano la loro causa al Signore che, ripetiamolo, sa proteggerli non solo dal male, ma anche nel male. Superficiali, calunniatori, presuntuosi, supponenti, arroganti, malevoli e tutti coloro che giudicano in base a pregiudizio e apparenza non prevarranno. Amore, bontà, franchezza, sincerità, semplicità, candore sono più forti della stoltezza (Chiesa di Cristo Gesù, Pomezia - 320 222 9106 - cnt2000@alice.it).