LAVINIO MARE DA RISPETTARE
A cura di Giuseppe Coppeta
INFERNO DI FUOCO AL RESIDENCE EL CARACOL
TROPPI INCENDI E CASE DISTRUTTE NELL’ULTIMO DECENNIO
IMPERIZIA E VENDETTE LA FANNO DA PADRONE
Lavinio Mare 12 novembre 2025, irrompono nella notte le sirene dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco che accorrono in via Stradone Sant’Anastasio presso il residence El Caracol, per soccorrere le persone e animali intrappolati nel vasto incendio che ha riguardato un intero villino e quelli ad esso adiacenti. Dalle voci dei condomini che si rincorrono nella notte anche loro accorsi per dare aiuto, si apprende che chi si trovava all’interno del villino, andato completamente distrutto dal fuoco, è riuscito a mettersi in salvo attraverso il tetto. Stessa scena per un povero cagnolino che coabitava con gli occupanti dell’immobile e che si è salvato grazie all’intervento dei vicini. L’intervento dei Vigili del Fuoco e quello dei Carabinieri, è stato laborioso e molto complicato anche per come è strutturato il complesso immobiliare che consta in ben oltre le 180 unità immobiliari e attraversato da una sola via con un’unica entrata e uscita e su questa unica strada, vi sono regolarmente parcheggiate molte autovetture che ristringono ulteriormente la carreggiata impedendo ai mezzi di soccorso di arrivare il più possibile nelle vicinanze del luogo dell’intervento. Sono troppi gli incendi avvenuti negli ultimi anni per essere considerati semplici avvenimenti dolosi causati da corti circuiti e cause umane involontarie. Tra autovetture andate a fuoco e case incendiate oramai e come già accaduto in passato, se ne contano abbastanza per comprendere che quanto da anni accade in questo residence, verosimilmente trattasi di ben altro…
Giuseppe Coppeta
A NETTUNO E COME ACCADE
IN ALTRE CITTA’ ITALIANE
FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
QUANDO LA FORZA LAVORO STRANIERA DIVENTA BUSINESS
Anzio. L’arresto eseguito in data 13 novembre 2025 da parte della Polizia di Stato del Commissariato di Anzio/Nettuno di un ex ragioniere risultato radiato dall’ordine, ma che continuava imperterrito a evadere pratiche collegate ai decreti flussi con la richiesta di extracomunitari come forza lavoro in Italia, ha ancora una volta scoperto un giro d’affari per centinaia di migliaia di euro.
Con un dato certo che per l’anno in corso quest’attività illecita avrebbe fruttato all’ex ragioniere, ben 800 mila Euro derivante da un numero pari a 115 pratiche contenenti falsi accertati per ottenere il nullaosta, il cui costo pro-capite ammontava a 7.000 Euro indebitamente ottenuti dai rispettivi cittadini stranieri in attesa del documento. Inoltre è stato anche scoperto da parte degli inquirenti che questo malfattore era attivo dal 2018 al febbraio 2024 e che avrebbe presentato complessivamente oltre 1.300 pratiche con le stesse modalità fraudolente che ammonterebbero a svariati milioni di Euro. (Citazione fonte “articolo della Questura di Roma del 13 c.m.”).
Un’attività investigativa di alto profilo condotta dagli inquirenti della Polizia di Stato del Commissariato di Anzio/Nettuno coordinati dalla della Procura della Repubblica di Velletri che, ha stroncato l’attività fiorente del cinquantenne romano che in tutti questi anni si è arricchito alle spalle di ignari Cittadini stranieri.
Poi ci meravigliamo se a Lavinio Stazione e non solo, oltre a chi è regolare sul nostro territorio, sono presenti una miriade di cittadini extracomunitari provenienti dai vari Paesi di origine e che si trovano sul nostro territorio non perché è bello, ricco e antirazzista, ma bensì solo grazie a nostri concittadini italiani che in questi ultimi venti anni se ne sono approfittati del loro status e hanno lucrato sulla loro pelle finché hanno potuto acconsentendo loro, false residenze, lavoro e affitto in nero. Illeciti che con cadenze operative da parte delle Forze di Polizia da sempre presenti sul territorio, nel tempo hanno saputo ben reprimere. Basta ricordare le vari operazione di Polizia eseguite negli anni al residence El Caracol di Lavinio mare che non dista molto lontano da Lavinio Stazione e che hanno portato alla luce illeciti perpetrati dagli stessi proprietari di case nei confronti di extracomunitari, ai quali gli si concedeva, su di una stessa proprietà e a più persone e fino ad arrivare a 60 residenze fittizie, avanzando illecite richieste di ben 500 euro a persona. Singole situazioni che hanno permesso a chi otteneva illecitamente residenze di richiedere poi il tanto agognato permesso di soggiorno e di restare in Italia in balia dello sfruttamento in nero e di attività illecite, quali lo spaccio di sostanze stupefacenti. Un business di allora che a quanto pare, si è evoluto e radicato su tutto il territorio Nazionale adeguandosi ai tempi. Un plauso va ai nostri Poliziotti, Carabinieri e Finanzieri che fieri, ma con un misero stipendio, riescono a stroncare in tutta Italia, tali arricchimenti illeciti e ad assicurare alla Giustizia i responsabili.
Giuseppe Coppeta
VIA DANTE ALIGHIERI UNA STRADA INFERNALE
PERICOLOSITA’ COSTANTE PER L’ALTA VELOCITA’, PARCHEGGI SELVAGGI E INDISCRIMINATI
Lavinio mare. L’aver intitolato questa strada al Poeta, Scrittore e Politico italiano Dante Alighieri, è stato una delle cose più azzeccate che il Comune di Anzio potesse fare. Infatti questa strada ben rispecchia quanto riportato nella Divina Commedia che al “settimo cerchio” del girone dantesco ovvero i “violenti”, vengono puniti in base a quanto commesso. Ebbene, il giorno 17 novembre 2025, proprio in questa strada in prossimità del distributore di carburante, vi è stato un grave incidente stradale con feriti che ha dato luogo alla chiusura dell’intera strada da parte della Polizia Locale di Anzio, intervenuta per soccorrere i feriti e per i rilievi dell’incidente stradale. Nel contempo, nell’adiacente Via delle Cinque Miglia dove per l’avvenuta chiusura al traffico stradale di Via Dante, si era formata una fila interminabile di autoveicoli, ed ecco manifestarsi ciò invocato nel girone dantesco ovvero “il violento”, che a bordo della propria autovettura e superando la fila di autoveicoli incolonnati, ha urtato lo spartitraffico e preso in pieno la rotatoria di Via delle Cinque Miglia – Via Dante Alighieri attraversandola da parte a parte, andandosi poi a fermare oltre la rotatoria. Quando i due agenti della Polizia Locale si sono avvicinati con l'intento di prestare soccorso al conducente, quest'ultimo è sceso dall'abitacolo e ha immediatamente aggredito fisicamente uno dei due agenti. Purtroppo questo signore non passerà le pene dell’Inferno, ma quelli della Giustizia per aver alzato il gomito e per essersi messo alla guida del proprio veicolo con un alto tasso alcolemico e, per un bel po’ camminerà in bicicletta poiché gli è stata ritirata la patente e sequestrata l’autovettura. Per quanto accaduto in questa strada, tristemente nota anche per incidenti stradali mortali, a nome di alcuni residenti, si chiede al Comando della Polizia Locale, un maggior controllo in quanto è diventato sovente e sistematico parcheggiare indiscriminatamente le autovetture lungo il tratto di strada (anche da parte di alcuni proprietari fronte strada), arrecando pericolo per chi transita sia in auto che a piedi. I residenti chiedono di vagliare la possibilità di dotare questo tratto di strada oramai da considerare pericolosa anche per l’alta velocità dei veicoli in transito, di dotarla di “dissuasori” ottici. Siamo solidali con la Polizia Locale di Anzio per l’aggressione subita dagli agenti nell’espletamento delle loro funzioni.
Giuseppe Coppeta