Tra Noi Moderati e Fratelli d’Italia di Nettuno
Patto federativo
Grande partecipazione questa mattina alla ratifica del Patto Federativo tra Noi Moderati e Fratelli d’Italia alla presenza delle due delegazioni rappresentate per Noi Moderati da Vittorio Marzoli segretario, Francesco Brignone vice segretario, Anna Ferrazzano delegata provinciale, Gianni Isaia e Rosa Pia Micconi delegati regionali, Gerardo Crincoli responsabile della comunicazione provinciale e per Fratelli d’Italia da Massimiliano Rognoni segretario, Fabrizio Tomei vice segretario, Genesio D’Angeli membro del coordinamento provinciale, Paolo Gatti e Alessandra D’Angeli consiglieri comunali.
La firma apposta sul documento dai segretari Vittorio Marzoli e Massimiliano Rognoni è l’ufficializzazione di una collaborazione iniziata già nell’ultima campagna elettorale, basata sui comuni principi fondanti della coalizione di Centro Destra. Questo patto tra i due partiti segna l’inizio di un lavoro comune che ha come scopo prioritario la Ricostruzione di un Nuovo Centro Destra attraverso il coinvolgimento dei tanti cittadini onesti e fedeli ai principi di democraticità, onestà e trasparenza, che hanno preso le distanze da quel ingannevole centro destra che oggi, per ragioni di opportunità, siede sugli scranni della maggioranza amministrativa del nostro comune. Compito del gruppo sarà anche quello di dar voce alle giovani leve, formandole politicamente e amministrativamente, affinché diventino la nuova classe dirigente del nostro territorio.
Questi i concetti espressi da ambedue i segretari e dall’intervento appassionato della consigliera Alessandra D’angeli. Ad ufficializzare a livello provinciale e regionale la collaborazione tra i partiti sancita dal Patto Federativo, sono stati gli interventi per Noi Moderati di Paolo Toppi Segretario Provinciale e di Nazzareno Neri Consigliere Regionale che hanno portato il saluto dei referenti nazionali del partito.
Ufficio Comunicazione
Noi Moderati
Fratelli D’Italia Nettuno
Uniti Per l’Ambiente incontra l’assessore Brignone per parlare di ambiente
Ottimo incontro scarsi progressi
Diamo a Cesare quel che è di Cesare ed all’Assessore Brignone quello che gli compete. Lo incontrai, insieme ad un gruppo di Uniti per l’Ambiente, nella passata primavera. Avevo richiesto l’incontro per fare insieme una panoramica sullo stato del nostro territorio per quanto riguarda tutti gli aspetti ambientali: dai rifiuti alla tutela degli animali, dallo stato del verde all’inquinamento elettromagnetico. Con pazienza ogni argomento fu analizzato ed il quadro che ne emerse fu quello di un riordino per “sanare la situazione caotica di quelli che c’erano prima” anche se l’Assessore, con la correttezza istituzionale che lo distingue, si è ben guardato dal dare giudizi negativi su chi lo aveva preceduto, anche se sarebbero stati ben giustificati. Il problema era allora la carenza di personale e la necessità di dare funzionalità e legalità alle azioni amministrative. Questo valeva particolarmente per il carente servizio della raccolta dei rifiuti, ma anche per altri aspetti come quello della difesa degli animali, per i quali il Comune di Anzio spendeva 250.000 Euro l’anno presso un canile posto a Pomezia. Furono individuati gli argomenti e ne fu segnato lo stato con l’intento di effettuare successive verifiche per misurarne l’evoluzione ed i risultati: perché giova ricordare che l’amministrazione di un comune come Anzio è come quella di un complesso logistico di medie dimensioni e risente pochissimo dell’appartenenza politica dei suoi amministratori ma si misura sulle capacità di chi è chiamato ad amministrare. Il resto, come diceva un famoso cantante romano “è noia” e … propaganda politica.
Con encomiabile senso della correttezza è stato lo stesso Assessore alle politiche ambientali, Dott Brignone, che, alcuni giorni orsono, mi ha inviato un messaggio proponendomi di incontrarci per fare il punto principalmente su argomenti come quello della tutela degli animali e dell’inquinamento elettromagnetico. E’ giusto puntualizzare che, a livello amministrativo, questi due argomenti erano stati quasi ignorati fino ad un paio di anni fa quando Uniti Per l’Ambiente li ha portati alla ribalta della discussione politica ad Anzio. Preciso a livello amministrativo, perché a livello operativo nel campo della tutela degli animali, associazioni benemerite, come quella di Silvio Marsili, operano con risultati eccellenti da anni. Il 13 novembre l’Assessore Brignone ci ha ricevuti nel suo minuscolo ufficio al secondo piano del “vecchio” palazzo comunale e si è parlato un po’ di tutto. Devo subito rilevare che, nonostante la disponibilità e la cordialità del nostro interlocutore di passi avanti apprezzabili rispetto alla precedente riunione ne posso rilevare pochi. La carenza di personale sembra essere diventata endemica come endemiche sembrano essere le limitazioni che ne derivano.
Per quanto attiene alla raccolta dei rifiuti la condizione di rielaborazione del progetto contrattuale appare ancora immutata, come se si trattasse di ristrutturare il contratto della raccolta dei rifiuti della Città di New York; mentre resta irrisolta la domanda “se un contratto esiste, se esso è regolarmente finanziato, se la ditta viene retribuita, ma allora perché sul terreno i servizi non vengono espletati? Perché vi sono rifiuti nelle strade anche a novembre e con un tasso bassissimo di presenze rispetto ad agosto?”. Per quanto riguarda la tutela degli animali il sistema ha partorito una bozza di regolamento (credo in buona parte col lavoro del Consigliere Marsili) che è ancora in commissione e che verrà discussa; fatto rilevante, ma che per ora non genera risultati concreti; ne passerà di tempo prima che esso potrà produrre azioni e fatti per gli animali. Fatti concreti come quello della realizzazione di un rifugio comunale, in presenza di un fatto scandaloso come quello di spendere non più 250.000 ma 300.000 Euro l’anno per accudire una ottantina di cani in un canile posto a 37 chilometri di distanza e con un passato legale del tutto discutibile. La necessità di trovare rapidamente una soluzione a questo problema, che potrebbe identificare anche aspetti di cattivo utilizzo di danaro pubblico, resta una priorità. Ho proposto all’Assessore la massima collaborazione per reperire un terreno adatto e per realizzare un progetto di rifugio per animali con un costo di realizzazione inferiore a quello di un’annualità pagata al rifugio di Pomezia.
Per quanto riguarda l’inquinamento elettromagnetico l’Assessore ha invitato alla partecipazione ad un seminario previsto presso il Comune. Un aspetto che sembra aver goduto di una piccola evoluzione rispetto alla riunione precedente è quello della pineta della Gallinara in cui è previsto un graduale abbattimento dei pini e la piantumazione con essenze sostitutive. Il processo avverrà per fasi e si resta in ansiosa attesa di vedere l’inizio dellaprima fase. Ho colto l’occasione per sollecitare all’Assessore Brignone l’affido del parco pubblico per una sua valorizzazione ed un suo rilancio e ribadito che non appare percorribile nessuna alternativa se non quella dell’adozione da parte del Consorzio Lido dei Pini che da anni si occupa del bene pubblico impiegando anche mezzi propri. Insomma l’impressione generale è che, a fronte di un notevole impegno da parte dell’Assessore che non è discutibile, i risultati siano modesti perché è la macchina comunale nel suo insieme che è lenta e conclude poco. Se all’Assessore non viene assegnato il personale necessario, se l’elaborazione di progetti gestita da altri è lenta, se i fondi per realizzare i programmi non sono disponibili, se gli aspetti contrattuali ed amministrativi vanno a rilento, se la materia delegata non è gestita dal delegato, l’Assessore può solo fare uso della sua disponibilità e capacità politica limitatamente a quanto gli è possibile di gestire. Non ci resta che confidare in progressi apprezzabili alla prossima riunione.
Sergio Franchi