Troverà posto nel Comune di Cisterna fino a marzo
Dormitorio invernale
Il Comune di Aprilia in quanto ente capofila, si prepara ad affrontare l’emergenza freddo per la stagione invernale, per tendere la mano alle persone senza fissa dimora.
Il dormitorio, che resterà aperto tra gennaio e marzo, troverà posto nel Comune di Cisterna, non essendoci ad Aprilia spazi adatti per poterlo ospitare. Con la determinazione 351, il dirigente del settore ha approvato gli atti necessari a indire la procedura per la riapertura del dormitorio invernale, in particolare approvando il capitolato e lo schema di contratto che chi verrà individuato per gestire il dormitorio dovrà rispettare. Il dormitorio destinato all’accoglienza notturna delle persone in condizione di povertà estrema senza dimora presenti nei Comuni del Distretto 1, da svolgersi nel periodo gennaio-marzo 2023 verrà ubicato presso i locali della struttura situata nel Comune di Cisterna di Latina - Via delle Province ex Residenza, così come definito nel Piano Sociale di Zona 2021-2023. L’importo previsto a base di trattativa è pari a 50.000 euro.
“Il servizio di assistenza notturna - si legge nel documento - si colloca pertanto all’interno di strategie di contrasto alla povertà e grave marginalità, è finalizzato alla riduzione dei danni connessi alla vita in strada, alla tutela della vita e della salute attraverso azioni coordinate che vanno dal contatto in strada all’accompagnamento ai servizi per una presa in carico. L’obiettivo è contenere i disagi provocati dal freddo invernale salvaguardando la salute delle persone senza dimora che sostano o sono di passaggio nel territorio delle Città del Distretto, durante i mesi più freddi dell’anno, soddisfare le necessità primarie della persona accolta, garantendo un ricovero notturno, servizi igienici e il consumo di un pasto messo a disposizione dalle mense cittadine, fornire un servizio di accoglienza a persone a rischio di emarginazione e devianza (anche legato all’abuso di sostanze). L’intento inoltre è quello di favorire l’accesso ai servizi socio-sanitari per la presa in carico, creare occasioni di prossimità, di vicinanza e di relazione fra cittadini con dimora e cittadini senza tetto, consolidare e sviluppare i rapporti di collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti per la realizzazione di interventi di accoglienza e ospitalità, favorendo il collegamento con le diverse risorse territoriali, integrare competenze e risorse proprie di ciascun organismo in funzione dell’ottimizzazione delle risposte”.
Francesca Cavallin
Apriliani inferociti per i rilevatori messi da Lanuvio sulla nettunense
Autovelox della discordia
E’ scontro tra Aprilia e Lanuvio per gli autovelox sulla Nettunense. Nelle ultime settimane moltissimi residenti apriliani, che ogni giorno per motivi di lavoro e di studio percorrono la strada statale 156, hanno dovuto fare i conti con multe salatissime. Il motivo? Aver superato il limite di velocità, fissato a cinquanta chilometri orari, che interessa il tratto stradale della Nettunense, all’interno del territorio comunale di Lanuvio, che va dal quartiere di Bellavista fino alla zona di Mantovano. Negli ultimi giorni sui social si è scatenato letteralmente un putiferio. Molti automobilisti hanno esternato la loro rabbia dopo aver ricevuto anche due, tre verbali in poco tempo.
Sanzioni che pesano enormemente sulla vita delle famiglie, già alle prese con una crisi economica persistente e che non sembra mollare la presa. C’è chi pensa anche alla costituzione di un comitato cittadino per convincere l’amministrazione di Lanuvio ha eliminare i rilevatori di velocità o, quantomeno, ad alzare il limite attuale. Ed il caso non poteva passare inosservato neanche a livello politico. Il consigliere di maggioranza Vincenzo Giovannini, infatti, si dice pronto a dare battaglia.
“Personalmente trovo sia una vicenda alquanto assurda – spiega Giovannini – non penso che sia stata una decisione corretta. Qualcuno sta pensando esclusivamente a fare cassa sulle spalle dei cittadini. Anche la scelta di installare gli autovelox in quei punti è per me discutibile. Non è un tratto stradale pericoloso. Sulla Nettunense, tra Aprilia e Lanuvio, ci sono altri punti molto più rischiosi. Nei prossimi giorni voglio incontrare il sindaco di Lanuvio per trovare il modo di risolvere questa vicenda che sta creando non pochi problemi. Spero ci sia collaborazione, altrimenti dobbiamo rivolgerci alla Prefettura di Roma”.
Parole al vetriolo che preannunciano una battaglia tra i due comuni confinanti. Da parte sua il primo cittadino lanuvino Andrea Volpi spiega la posizione dell’amministrazione del comune dei Castelli Romani.
“In questi mesi abbiamo provveduto a mettere in sicurezza gli otto chilometri di Nettunense che ricadono sotto la nostra competenza. Abbiamo installato dei semafori pedonali in alcuni punti e due rilevatori di velocità nei tratti che secondo noi creano maggiori problemi. Lo abbiamo deciso in base ad uno studio effettuato nel tempo. Non è nostra intenzione vessare nessuno, si tratta di prevenire incidenti gravissimi avvenuti spesso in passato. I proventi delle sanzioni verranno reinvestiti per mettere in sicurezza la strada attraverso marciapiedi e pubblica illuminazione. Stiamo anche pensando all’attivazione di fasce orarie ad hoc in cui attivare gli autovelox”.
“Il limite a 50 km/h è stato imposto dalla Città Metropolitana di Roma – spiega il comandante della polizia locale di Lanuvio Sergio Ierace – abbiamo registrato passaggi anche a 160-170 chilometri orari in quel tratto stradale”.
Alessandro Piazzolla