In corso diversi incontri per le formazioni delle coalizioni
Verso le elezioni
Mentre l’addio di Lanfranco Principi e del gruppo Unione Civica apre nuovi scenari nel centrodestra, le civiche oggi guidate da Antonio Terra cercano un definitivo equilibrio e il nome di un candidato condiviso tra tutte le liste che fanno parte del progetto: mentre tra i nomi papabili figura quello del nuovo vicesindaco Luana Caporaso, riprende a circolare anche il nome di Vittorio Marchitti che per qualche mese pareva aver perso quota. Intanto anche il Terzo Polo che insieme a Movap è entrato nella coalizione di Antonio Terra, nello stilare un bilancio annuale ha posto l’accento sull’esistenza di un progetto condiviso.
“Il 2022 - dichiara il Terzo Polo - ha visto il ritorno sulla scena politica apriliana del nostro Movimento, con la sua ricollocazione in quella struttura civica di cui è stato uno dei fondatori sin dal 2009. La sua riproposizione sullo scenario politico cittadino ha avuto luogo non senza un approfondito dibattito interno e qualche tentativo, anche abbastanza goffo, di deviarne il suo naturale percorso. Un rientro compiuto con senso di responsabilità, senza alcuna richiesta di rappresentanza istituzionale ma di pura collaborazione nella gestione delle linee di amministrazione. Nello stesso momento e con analoghe finalità collaborative si è unito nel gruppo delle liste civiche anche quella di Movap, rafforzando quella componente progressista, già presente in maggioranza, con cui si è da subito lavorato in sinergia e auspicando un allargamento della stessa. Non possiamo, altresì, non esprimere il nostro rammarico per la scelta di una delle liste appartenenti alla coalizione, sin dal 2018, di abbandonare il comune percorso politico. Siamo sempre più convinti che, nel predisporre un progetto di percorso politico – amministrativo che possa essere alla base di una nuova proposta di governo, si debba partire da quella che deve essere la parola guida della prossima alleanza civica: condivisione”.
Un percorso condiviso soprattutto per quanto attiene alle linee programmatiche.
“Vogliamo un programma che guardi al futuro - proseguono i referenti del Terzo Polo - con una particolare attenzione “alle tutele ed ai diritti”, tutela del territorio, sia da un punto di vista urbanistico che ecologico, i due temi sono strettamente collegati, tutela dei diritti di ogni nostro concittadino nel pieno rispetto dei dettami dell’articolo 3 della Carta costituzionale; rimuovendo, per quanto di nostra competenza, gli ostacoli che limitano la libertà, l’uguaglianza ed il pieno sviluppo della persona, tutela del benessere degli animali, attraverso l’adozione di atti e strutture che ne possano permettere la permanenza e la sopravvivenza in ambienti sicuri e dignitosi. Va tutelato il lavoro e i lavoratori, le imprese e le loro organizzazioni, le PMI, il Commercio e l’artigianato, attraverso una collaborazione istituzionale locale e regionale, l’associazionismo “istituzione tra le istituzioni”, fondamentale testimonianza di solidarietà e applicazione del principio di sussidiarietà sul territorio”.
Francesca Cavallin
Due dirigenti del Mef dovranno risarcire alcuni Comuni per 2,8 milioni di euro
Condanna per Tributi Italia
Condannati per cancellato Tributi Italia Spa dall’albo dei riscossori e quindi per aver indirettamente procurato un danno nei confronti di 16 comuni del Lazio tra i quali il Comune di Aprilia. A distanza di oltre 10 anni dal collasso di Tributi Italia e dalla rescissione dei contratti tra ente di piazza Roma e la società mista A.ser, la Corte dei Conti condanna due dirigenti del Mef a risarcire gli enti danneggiati per 2 milioni 800 mila euro e la fetta più consistente della somma che si configura come danno erariale, spetterà all’ente di piazza Roma che dovrà ricevere circa 1 milione 900 mila euro.
Muove in questa direzione la sentenza emessa dalla Corte dei Conti il 21 dicembre scorso e che ha di fatto ribaltato l’esito della sentenza in primo grado emessa nel 2019. I giudici contabili infatti, riconoscendo la veridicità della ricostruzione proposta in appello dalla Procura ma anche dai Comuni di Aprilia, Pomezia e Villa Santa Lucia, hanno definito le responsabilità e stabilito la sussistenza del danno erariale pari a poco meno di 3 milioni di euro. I due dirigenti infatti, all’epoca dei fatti direttore dell’ufficio del federalismo fiscale presso il Mef uno e dirigente dello stesso ufficio l’altro, non avrebbero proceduto a inibire mediante temporanea sospensione dell’iscrizione all’albo la Tributi Italia Spa, nonostante gli esposti e le segnalazioni di irregolarità presentate ripetutamente da consiglieri comunali che operavano presso i comuni che collaboravano con la società. Così facendo avrebbero di fatto consentito un perdurare del danno prodotto dalla società nei confronti degli enti locali anche per l’arco temporale che va da marzo 2007 a dicembre 2009. In sostanza i due dirigenti, per non aver agito tempestivamente a tutela dei 16 comuni, sono stati condannati a risarcire complessivamente 2 milioni 800 mila euro e al comune più danneggiato, la città di Aprilia, spetteranno circa 1 milione 900 mila euro. Una sentenza positiva per l’ente, che attraverso i propri legali ha attivato le procedure necessarie per portare a termine l’iter di recupero.
“Aprilia - ha commentato il sindaco Antonio Terra - ha ricevuto il danno maggiore, per questo riceverà circa due milioni di euro di risarcimento.
Una vicenda che per la nostra città evoca brutti ricordi. Una vicenda legata alle tasse riscosse e mai riversate nelle casse dell’ente. Un modus operandi che ha sottratto alla città più di 50 milioni di euro che avremmo potuto utilizzare in servizi ed infrastrutture per il territorio. A seguito dei nostri esposti e della nostra ostinazione nel difendere gli interessi della città, anche la magistratura contabile certifica quello che abbiamo sempre segnalato. Un altro pronunciamento dunque a nostro favore, il provvedimento dei giudici contabili sottolinea quanto abbiamo sempre detto e denunciato contro l’Aser. Chi doveva controllare non l’ha fatto e chi doveva riversare al Comune le tasse dei cittadini non l’ha fatto creando un danno senza precedenti”.
Francesca Cavallin