Anche il Consiglio comunale di Aprilia ha votato una mozione di contrarietà
Tutti contro il termovalorizzatore
L’amministrazione comunale informa che l’ente di piazza Roma esprime l’adesione, sostanziale e formale, al comitato dei 17 Comuni dell’area sud della capitale, dai Castelli al litorale, critico nei confronti della potenziale realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione nell’area di Santa Palomba.
“L’adesione per la nostra amministrazione è scontata, dichiara il primo cittadino Antonio Terra, questa presa di posizione avviene a poche ore dall’approvazione in Consiglio comunale di una mozione contro tale prospettiva che riteniamo assolutamente negativa per i nostri territori. Condividiamo le criticità evidenziate dalle 17 amministrazioni comunali e con loro porteremo avanti questa nuova battaglia. Una posizione critica la nostra, chiara e senza ambiguità, in coerenza con i numerosi atti votati e portati a compimento in questi anni a partire dall’adesione al percorso verso rifiuti zero, per sua natura contrario alla soluzione dell’incenerimento dei rifiuti.Siamo contrari a questo tipo di progettualità, lo abbiamo già dimostrato più volte e continueremo a difendere questa visione in ogni sede.
Oltre a ribadire il concetto che questi territori hanno già dato in termini di impianti di trattamento dei rifiuti, come amministrazione crediamo nella gerarchia europea dei rifiuti e contestiamo fortemente la soluzione inceneritore. Crediamo in una raccolta differenziata spinta e di qualità che realizzi a pieno l’obiettivo di un’economia circolare completa. Siamo assolutamente contrari ad ogni ipotesi di nuovi impianti di trattamento di rifiuti sul territorio e poco importa che si tratti in questo caso di un territorio fuori dai nostri confini comunali e provinciali, visto che le emissioni in atmosfera non conoscono questo tipo di limiti e le ricadute degli inquinanti ci riguardano da vicino. Questa sarà la nostra posizione anche all’interno degli Egato che si stanno costituendo”.
Comune di Aprilia
Uniti si vince
Sono 20 i comuni a Sud di Roma più esposti all’impatto dell’inceneritore romano. Albano, Ariccia, Ardea, Aprilia, Castel Gandolfo decidono di assumere una posizione contraria alla realizzazione del bruciatore a Santa Palomba;
inoltre chiedono l’avvio di un confronto con il Commissario di Governo al Giubileo, nonché Sindaco di Roma Capitale. Certo è un’azione istituzionale rilevante, più volte sollecitata, sicuramente necessaria a contrastare l’azione della Giunta capitolina che vuole ancora scaricare in provincia le inefficienze e l’incapacità di gestire la politica dei rifiuti della città. Purtroppo per loro, noi non abbiamo la memoria corta, esattamente un anno fa, il Sindaco Gualtieri prorogava l’ordinanza di conferimento dei rifiuti di Roma presso la discarica di Roncigliano; 10 Sindaci dell’area, minacciavano iniziative eclatanti per respingere l’atto incriminato, realizzarono anche un confronto con Gualtieri. Il risultato di quell’incontro fù il proseguimento dei conferimenti dei rifiuti fino ad oggi con l’aggiunta di altri comuni conferenti, compresi i 10 che minacciarono azioni di contrasto.
Il nostro futuro di cittadini è sicuramente nelle nostre mani, ci stiamo organizzando, insieme a tanti altri per difenderlo, anche con un primo ricorso al Tar, urgente e necessariamente da farsi entro gennaio 2023. Tutto a spese dei cittadini, ne va del loro futuro.
Ai Sindaci, alle Amministrazioni Comunali spetta garantire nel territorio la salvaguardia della salute, dell’ambiente, delle economie, della socialità, della comunità intera, del futuro di un territorio.
Servono atti urgenti, alla prepotenza del Commissario al Giubileo, bisogna rispondere con atti e procedure immediate entro gennaio 2023. Noi decisi fino in fondo, insieme ai Comuni o senza.
“Basta affari sulla nostra pelle”
Comitato Ust
L’ufficio tributi ha accertato nuove utenze domestiche e non
Un esercito di evasori
Un esercito di evasori scoperto dall’ufficio Finanze del Comune di Aprilia. La guerra al sommerso, che l’amministrazione di piazza Roma sta portando avanti da qualche anno a questa parte, segna un punto importante per le casse dell’ente. Nel 2022, sul fronte Tari, sono state accertate ben 400 nuove utenze domestiche che, fino allo scorso anno, non risultavano agli uffici di piazza dei Bersaglieri. 400 evasori che “valgono” circa 160mila euro in più per le finanze del Comune di Aprilia. Non solo. L’ufficio tributi dell’ente ha accertato, sempre per l’anno in corso, anche altre 250 nuove utenze non domestiche che non risultavano negli elenchi degli anni precedenti.
Attività commerciali che non versavano la Tari e che ora dovranno mettersi in regola con la tassa sui rifiuti. Su questo versante, il guadagno stimato dal Comune è di circa 370mila euro in più che entreranno nelle casse di piazza Roma. In totale, mezzo milione di euro di Tari recuperato dal Comune di Aprilia. Ma le attività dell’ufficio finanze sono rivolte anche ai mancati introiti degli anni precedenti. Secondo gli accertamenti, l’ente stima, per gli anni 2020 e 2021, di non aver incassato ben 756mila euro di Tari. A questi evasori sono stati inviati, nei giorni scorsi, insieme alla bolletta Tari 2022, i solleciti di pagamento per le due annualità precedenti che sono state oggetto di accurate verifiche. Un lavoro, quello di accertamento e di recupero dell’evaso, che sta dando i suoi frutti.
“Quest’anno l’ufficio Tributi – spiega il dirigente alle Finanze del comune di Aprilia Cosimo Mazzone – ha emesso un ruolo Tari di circa 15milioni e mezzo di euro. Ad oggi abbiamo già incassato circa 7 milioni di euro. Nelle prossime settimane andremo ad accertare e riscuotere le somme mancanti, ovvero 8milioni e 200mila euro”.
Ma le attività di verifica e controllo, sui mancati versamenti degli apriliani rispetto alle imposte, interessano anche annualità più vecchie. Su questo il Comune di Aprilia non intende fare un passo indietro. Ed il settore finanze, nei prossimi giorni, ufficializzerà anche altre somme che dovranno essere corrisposte all’ente di piazza Roma.
“In particolare abbiamo accertato circa 2 milioni di euro di IMU non versata per le annualità 2017 e 2018 – continua il dottor Mazzone – ed un altro milione di euro di Tari per annualità precedenti al 2020. Solo una parte di queste cifre sono state riscosse dal Comune. Purtroppo sono pochi quelli che, quando ricevono la notifica di pagamento, cercano di mettersi in regola. La maggior parte preferisce ignorare le cartelle ed in quel caso dobbiamo procedere con la riscossione coattiva”.
Alessandro Piazzolla