Il Comune di Aprilia cerca un’associazione che gestisca il servizio
Bando per la mensa sociale
Dopo lo stop forzato determinato dalla pandemia di Covid-19 e dal conseguente lockdown, con la ripresa delle regolari attività della mensa sociale di via Lione, il Comune di Aprilia si prepara a cercare le associazioni di volontariato che abbiano intenzione di gestire la struttura in collaborazione con l’ente di piazza Roma. Si muove in questa direzione la determinazione 367 del 30 dicembre scorso, con la quale la dirigente del settore ha indetto una procedura comparativa per la scelta del partner che collaborerà con l’ente per l’erogazione del servizio. La procedura è riservata alle associazioni di promozione sociale e alle organizzazioni di volontariato iscritte da almeno sei mesi negli albi regionali. L’ente o gli enti che verranno prescelti saranno chiamati a stipulare con il Comune di Aprilia una convenzione finalizzata alla gestione per i successivi 11 mesi della gestione della mensa sociale ubicata in via Lione 18 e prorogabile per altri 11 mesi a discrezione dell’ente, che per le spese sostenute garantirà un rimborso massimo di 49 mila 968 euro . Per partecipare alla procedura selettiva le associazioni di volontariato dovranno presentare domanda tramite pec all’indirizzo servizisociali@pec.comune.aprilia.lt.it
Istituita allo scopo di garantire il soddisfacimento dei bisogni primaria a favore delle persone in difficoltà economica e riconosciuta come uno dei servizi essenziali garantiti dal distretto quindi finanziato dalla Regione Lazio, la mensa sociale di via Lione è in grado di garantire la somministrazione di un numero massimo di 50 pasti al giorno, quindi 25 per ciascun turno, anche se ad oggi la media giornaliera è di circa 35 pasti somministrati a favore delle persone in difficoltà che bussano alla porta del Comune.
“Il servizio di mensa sociale – si legge infatti nel corpo della determinazione - è teso a soddisfare, temporaneamente, i bisogni primari di vita delle persone che versano in particolari gravi condizioni di disagio economico, familiare e sociale. Nell’ambito della rete dei servizi, il servizio di mensa sociale si colloca in un’area che si può definire di primo intervento perché legata alla sopravvivenza, in quanto offre vitto ad una categoria di persone che, temporaneamente, non riescono a provvedervi personalmente, per sé o anche per i propri figli minori. Il servizio non costituisce una risposta completa e definitiva ai bisogni di queste persone ma rappresenta, per alcuni, il primo accesso ai servizi territoriali, in un percorso più articolato che prevede un eventuale successivo affidamento ad altre tipologie di servizi. Il protrarsi della crisi economica, aggravata dagli effetti della pandemia da Covid-19, ha generato un incremento di richieste di sostegno per necessità primarie come l’alimentazione da parte delle famiglie”.
Un incremento al quale la parte pubblica ha intenzione di dare risposta garantendo la prosecuzione del servizio.
F. Cavallin
Al Centro Sociale Anziani Montarelli
La Natività
Il Centro Sociale Anziani Montarelli quest’anno ha voluto rivivere la nascita di Gesù con i soci del centro. Gli anziani si sono impegnati a dirigere, scenografare ed interpretare “La Natività” riuscendo ottimamente nell’intento.
“É stato un grande successo per il nostro centro e per la prima volta i soci si possono chiamare attori nonostante l’età” - Regista Filomena Paniccia.