CAMPOVERDE - Un parco al posto della vecchia struttura
Demolito l’acquedotto
Sono terminati i lavori di abbattimento dello storico acquedotto di Campoverde. Le operazioni di demolizione della struttura, costruita a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, erano iniziate i primi di gennaio e sono proseguite spedite per oltre due mesi. Con la fine dei lavori è stata anche riaperta la viabilità su via Orazio in prossimità delle scuole. Il traffico, in questi due mesi, era stato chiuso per consentire lo smantellamento dell’acquedotto senza che si rischiassero situazioni di pericolo per gli studenti. L’intervento predisposto dall’amministrazione comunale rientra nella cosiddetta “Rigenerazione Urbana” che interesserà anche il borgo di Campoverde. L’ente di piazza Roma infatti, ora che la storica struttura è stata abbattuta, procederà alla rifunzionalizzazione dell’area di via Orazio con la creazione di un parco pubblico attrezzato. Per i lavori di demolizione sono stati spesi circa 500mila euro, finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Si tratta di un traguardo importante per la città - commenta l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso - una sfida importante per il futuro del nostro territorio che ci riempie di soddisfazione per quanto è stato fatto e di responsabilità per quello che siamo chiamati a fare. L’amministrazione comunale ha saputo mettere in piedi progettualità ambiziose, e quindi attrarre finanziamenti Pnrr, per riqualificare, potenziare e sviluppare il nostro Comune sia in termini di infrastrutture sia in termini di servizi ai cittadini. Partiamo da Campoverde con la realizzazione di un parco pubblico, un’area verde che in questo quartiere è sempre mancata. Ed i lavori della realizzazione del parco pubblico stanno procedendo secondo cronoprogramma. Sono state gettate le basi dei viali ed effettuate le predisposizioni degli impianti”.
Lo storico acquedotto di Campoverde non era mai entrato in funzione come cisterna. Costruito nella seconda metà del Novecento, doveva servire, come raccoglitore d’acqua, l’intera comunità della borgata. Ma la storia, come in altre borgate di Aprilia, è andata diversamente. Nel tempo la struttura era divenuta anche pericolosa.
Alessandro Piazzolla
Il 17 marzo nel cuore del quartiere Toscanini. I Carabinieri cercano l’aggressore
Giovane gambizzato
Sparatoria venerdì 17 marzo ad Aprilia nel cuore del quartiere Toscanini. Un ragazzo di 29 anni del posto è stato gambizzato con due colpi di pistola. L’agguato si è consumato poco prima dell’una nell’androne di uno stabile situato in via Parigi 8. Due i proiettili sparati dall’aggressore ma uno soltanto ha raggiunto alla gamba sinistra la vittima. Il malvivente, che secondo le prime risultanze investigative avrebbe una ventina d’anni, dopo aver lasciato il coetaneo in una pozza di sangue, si è dileguato immediatamente facendo perdere le proprie tracce. In via Parigi si sono vissuti momenti di vero terrore e di tensione. I residenti, uditi i colpi di pistola e le successive urla di dolore della vittima, hanno dato l’allarme. Sul posto, pochi minuti dopo, sono sopraggiunti gli operatori del 118. I sanitari hanno prestato le prime cure a bordo dell’ambulanza per poi trasferire la vittima presso il pronto soccorso di via delle Palme di Aprilia. Il 29enne è stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale ma non è in pericolo di vita. Ai carabinieri del Reparto Territoriale di via Tiberio, giunti in via Parigi con diverse pattuglie, avrebbe indicato il nome del suo aggressore anche se poi non ha presentato una denuncia. E le operazioni dei militari, al comando del Tenente Colonnello Paolo Guida, sono iniziate subito. L’area dove si è consumato l’agguato è stata sigillata per poter procedere con i rilievi di rito. I carabinieri hanno iniziato a raccogliere le primissime testimonianze di chi si trovava in quel momento in via Parigi. Poi sono partite le prime perquisizioni in diversi punti della città. Una caccia all’uomo che è andata avanti per diverse ore. I militari di via Tiberio hanno stretto il cerchio nei confronti del presunto responsabile degli spari, un ventenne, setacciando in lungo e largo il territorio apriliano. Nella serata di venerdì, presso la caserma del reparto Territoriale di via Tiberio, si è presentato spontaneamente un giovane che è stato ascoltato dai militari per riferire qualche elemento fondamentale per le indagini. Al momento non c’è nessun provvedimento di fermo. I carabinieri in queste ore stanno ricostruendo quando accaduto, oltre a individuare e chiarire i motivi della gambizzazione. Le ipotesi sono quelle legate al mondo dello spaccio di droga. Oppure un regolamento di conti tra i due ragazzi. Ma non si escludono neanche altre piste investigative, come la lite per futili motivi poi degenerata con i colpi di pistola. Quel che è certo è che il quartiere Toscanini, ed in particolare via Parigi, torna ad essere teatro di un gravissimo episodio criminale. Una zona popolare da sempre considerata “difficile”, complicata. Oltre ad essere una delle piazze di spaccio più importanti della città, il quartiere vive altre problematiche non di poco conto. Come quello legato alle occupazioni abusive. In questi anni sono state diverse, sia le operazioni condotte dai carabinieri di via Tiberio per disarticolare le organizzazioni dedite alla vendita di sostanze stupefacenti, sia gli interventi di polizia locale e Questura di Latina per ripristinare le condizioni di legalità all’interno degli alloggi pubblici di proprietà dell’Ater. A Toscanini è presente un comitato di zona che ogni giorno, attraverso il lavoro dei volontari, cerca di migliorare le condizioni del quartiere e soprattutto tenta di dare un orizzonte diverso alla zona popolare di Aprilia. Ma nonostante l’impegno del comitato e delle altre associazioni, Toscanini fatica a scrollarsi di dosso quella etichetta negativa che lo accompagna fin dalla sua nascita.
Alessandro Piazzolla