Lunedì 8 si sono dimessi i consiglieri comunali. Martedì 9 nominato commissario il prefetto D’Attilio
Sciolto il Consiglio comunale
Nel pomeriggio di martedì 9 luglio il Prefetto f.f. Monica Perna ha sospeso il Consiglio comunale di Aprilia, a seguito delle dimissioni ultra dimidium di 22 consiglieri comunali, nominando Commissario per la provvisoria gestione dell’ente locale il Prefetto a riposo Paolo D’Attilio. Contestualmente è stata inoltrata al Ministero dell’Interno la proposta di scioglimento del Consiglio comunale, così come previsto dalla normativa vigente.
Il Prefetto Paolo D’Attilio
Il Prefetto Paolo D’Attilio è nato a Roma il 21 aprile 1957 e ha conseguito nel 1983 la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pisa. Entrato nell’Amministrazione Civile dell’Interno il 1° settembre 1985, è stato assegnato alla Prefettura di Savona, dove ha ricoperto l’incarico di Vice Capo Gabinetto fino al 10 luglio 1988. Trasferito alla Prefettura di Livorno dall’11 luglio 1988, ha svolto le funzioni di Vice Capo Gabinetto fino al novembre 2000, Capo di Gabinetto fino al 13 giugno 2004 e Viceprefetto Vicario Coordinatore dal 14 giugno 2004 al 26 settembre 2010. Numerosi gli incarichi esterni svolti, tra i quali quelli di Commissario Prefettizio nei Comuni di Capoliveri e Rio nell’Elba, Presidente delle Sottocommissioni Elettorali di Piombino e di Cecina, Presidente delle Commissioni Elettorali Mandamentali di Livorno e Portoferraio.
Ha partecipato alle attività di soccorso connesse alla crisi sismica del 1997 nella regione Umbria, dirigendo il C.O.M. di Nocera Umbra, e all’emergenza alluvione che nell’Ottobre 2000 ha colpito le regioni del nord Italia, nel corso della quale ha collaborato con la Prefettura di Verbania dirigendo il C.O.M. di Domodossola. Per l’attività svolta in entrambe le emergenze, ha ricevuto il diploma di benemerenza con medaglia dal Ministro dell’Interno.
Dal 27 settembre 2010 è stato destinato alla Prefettura di Genova per svolgere le funzioni di Viceprefetto Vicario Coordinatore. Ha svolto anche gli incarichi di Presidente del collegio dei revisori dei conti della Fondazione “Gaslini”, Componente della Commissione straordinaria e poi Commissario Prefettizio presso il Comune di Bordighera (IM), sciolto per infiltrazioni mafiose con Decreto del Presidente della Repubblica del 24 marzo 2011, Presidente della Commissione di accesso presso il Comune di Diano Marina (IM), Presidente della sottocommissione per il riconoscimento della protezione internazionale di Genova, Commissario straordinario e poi Presidente della Commissione straordinaria per la gestione del Comune di Lavagna (GE).
Nominato Prefetto nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 2016, è destinato a svolgere, a decorrere dal 5 settembre 2016, le funzioni di Direttore Centrale per i Servizi Demografici presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno. Dal 23 luglio 2018 al 16 agosto 2020 ha svolto le funzioni di Prefetto di Massa Carrara. Il 7 agosto 2020 il Consiglio dei Ministri lo ha destinato a svolgere l’incarico di Prefetto di Livorno, dove si è insediato il 17 agosto 2020. Nominato commissario con poteri di Consiglio, Giunta e Sindaco del Comune di Avellino con Decreto Prefettura di Avellino Prot. 0033990 del 16 aprile 2024.
Alla luce dei recenti fatti giudiziari che hanno coinvolto la città di Aprilia, i consiglieri e la giunta comunale si sono dimessi in blocco nel pomeriggio di lunedì 8 luglio. Nel contempo anche gli assessori delegati hanno apposto la loro firma rimettendo le deleghe e rassegnando le dimissioni. Si chiude così dopo un anno esatto di governo del centrodestra a guida Principi. Si chiude a seguito dell’inchiesta giudiziaria abbattutasi in questi giorni sulla città a seguito della quale è stato arrestato, domiciliari, il primo cittadino Lanfranco Principi. 24 ore dopo la misura cautelare, il sindaco ha rassegnato le sue dimissioni. Successivamente sono iniziate le riflessioni i contatti, telefonate ed incontri tra le forze politiche che siedevano nella massima assise per decidere il da farsi. Nella giornata di sabato primo incontro ufficiale, ore 11 e 30 a palazzo comunale. Nel pomeriggio la decisione finale era stata presa. Dimissioni e tutti a casa. La decisione delle dimissioni era nell’aria, quasi scontata alla luce degli eventi. Inutile andare avanti in questo modo, meglio dare un segnale alla città. Adesso il Comune di Aprilia verrà commissariato. Per quanto tempo non è dato saperlo. Di certo si aprirà una fase di congelamento politico e ordinaria amministrazione.
L’inchiesta è partita su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che ha disposto misure cautelari nei confronti di 25 persone, talune delle quali gravemente indiziate di far parte di un’associazione mafiosa radicata ad Aprilia finalizzata alla consumazione di estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti.
Più in particolare, si legge nel comunicato stampa diramato dalle forze dell’ordine a seguito dell’operazione, nel corso della attività di indagine, avviata nel marzo 2018 dalla Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Roma con il supporto, dall’ottobre dello stesso anno, del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, con il coordinamento della DDA , sono stati raccolti elementi gravemente indiziari in ordine alla esistenza di una associazione mafiosa, operante nel territorio di Aprilia e comuni limitrofi avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avente come finalità quella di commettere più delitti: di traffico di sostanza stupefacente, di estorsione aggravata, rapina, lesioni e minaccia utili ad imporsi sul territorio ed ottenere il sostentamento di affiliati detenuti; di usura ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori della cittadina di Aprilia per somme di denaro cospicue e con l’imposizione di tassi usurari; di detenzione e porto di armi utili alla consumazione dei reati fine e al mantenimento del controllo del territorio e ribadire la superiorità del sodalizio; di acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici, di ostacolare il libero esercizio del voto. Unitamente alle misure cautelari personali, eseguite nei confronti di indagati per i quali vige il principio di presunzione di innocenza, sono state disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari misure cautelari reali e sono in corso anche numerose perquisizioni.
P.N.