Per mantenere viva la memoria sull’antica tradizione popolare
Transumanza Falasche-Jenne
Si è svolto giovedì 12 agosto, nel paese di Jenne, l’ultimo atto della ventinovesima edizione della Marcia della Transumanza Falasche - Jenne, partita dal quartiere Falasche - Anzio lo scorso 8 agosto, con gli amanti di questa antica tradizione popolare che, insieme ad una mandria di cavalli, hanno attraversato diversi comuni laziali, per mantenere viva la memoria sulle gesta dei loro Padri. Si è trattato di una manifestazione in forma ridotta, nel rispetto delle misure anticontagio, ma ugualmente sentita ed emozionante, per le due Comunità che hanno onorato la sentita ricorrenza.
A Jenne, in rappresentanza del Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, da sempre vicino alla manifestazione, è intervenuta Laura Nolfi, Assessore alle politiche culturali e della scuola, che ha portato i saluti dell’Amministrazione ed ha ringraziato le associazioni, i volontari impegnati nell’organizzazione della Marcia ed il Sindaco di Jenne, Giorgio Pacchiarotti.
“Un particolare ringraziamento all’Associazione La Voce di Falasche, rappresentata dal Presidente Mara Folco ed all’Associazione L.U.P.A., guidata da Antonio Volpi, - ha detto l’Assessore Laura Nolfi - per il lavoro svolto. La Marcia della Transumanza, citata spesso anche dal Maestro Ambrogio Sparagna come espressione dell’Italia più autentica, è stata inserita nel progetto - Cammini Italiani -, coordinato dalla nostra Pro Loco, finalizzato a mantenere viva la memoria su questa antica tradizione ed a promuovere le località protagoniste del progetto”.
Comune di Anzio
Discesa della Divina Provvidenza
Sono anni che noi cittadini di Nettuno, per poter utilizzare la spiaggia libera della “Divina Provvidenza”, siamo costretti ad affrontare dei forti disagi in quanto la discesa più vicina è quella del “Belvedere”. Con l’acquisto di un privato della discesa del Vaticano è iniziato il problema come accedere su tale spiaggia senza essere soggetti a fare varie scale e un bel tratto di strada che, di certo, non tutti i cittadini riescono a fare per vari motivi, tra cui, principalmente, quello di salute tra l’altro con la calura estiva. Si impedisce loro, quindi, di poter usufruire dei benefici che il mare offre. Pochi anni fa la Regione Lazio stanziò una considerevole somma per un ascensore nei pressi dello stabilimento Belvedere. Dopo sopralluoghi e progetti nulla si è fatto. Eppure era un mezzo utilissimo, essenziale per i diversamente abili, per le persone della terza età, per le carrozzine dei bimbi piccoli etc.
Si è proceduto a raccolte di firme, presentate agli Organi competenti del Comune, sono state scritte richieste sui giornali locali, sono avvenuti incontri con i responsabili comunali, ma tutto questo non è servito a nulla. Sono stati spesi anche dei soldi pubblici per mettere in sicurezza la scala della Divina Provvidenza e quella di via Gramsci, aperta pochi giorni fa e chiusa il 29/07/c.a. tra l’altro senza alcuna comunicazione costringendo i cittadini ad andare al Belvedere per, poi fare altra strada fino alla spiaggia libera. Perché non cogliere le esigenze di una buona fetta della popolazione cercando di alleviare i loro disagi? Da anni, quindi, si spendono dei soldi per messe in sicurezza delle scale, per indennizzi ai proprietari senza mai risolvere definitivamente il problema. Ci è stata sordità anche riguardo la richiesta di attuare l’esproprio della discesa del privato, di proprietà del Vaticano, utilizzata dai cittadini prima della vendita. Eppure esiste l’espropriazione per pubblica utilità: attraverso un atto autoritativo mediante il quale l’autorità espropriante acquisisce la proprietà di beni privati per ragioni di pubblico interesse con un’indennità calcolata sul valore venale molto minore rispetto al valore effettivo. Come cittadini che paghiamo le tasse per avere dei servizi vorremmo una risposta alle nostre giuste richieste. Diciamo basta con i silenzi e con dei tentativi che stanno andando “in fumo”.
Penso che non sia giusto né corretto che una spiaggia libera qual’è quella della Divina Provvidenza non abbia una discesa agibile per una buona fetta della popolazione inoltre se una persona venisse a sentirsi male potrebbe, nelle attuali condizioni, avere un soccorso a breve termine? Sì, è vero, esistono degli stabilimenti balneari ma, con la crisi economica, aggravata dal Coronavirus, è impossibile, per molti, accedervi. Per me, le località balneari sono delle notevoli risorse se esse offrono dei servizi, almeno essenziali, a chi vi abita, a chi li sceglie come meta di vacanze e a chi viene a passarci una giornata. Per questo, sarebbe anche opinabile che sulla spiaggia libera vi fosse qualche bagno chimico e qualche fontanella.
Siamo stanchi di tale situazione per cui chiediamo alle Autorità elette di attivarsi per risolvere, al più presto e definitivamente, questa situazione onde permettere ai cittadini di Nettuno di godere delle opportunità che la natura, a loro, ha offerto.
Mi auguro che questo mio scritto colga nel segno manifestando la mia disponibilità per qualsiasi chiarimento. Sarebbe opportuno avere una risposta dagli Organi competenti in quanto quello che ho sottolineato è condiviso da molte persone che, sulla spiaggia libera in oggetto, hanno delegato me ad esprimere il loro pensiero e le loro richieste.
Pina Baccari
Il secondo libro sulla storia locale di Antonio Cappuccia
La Fornace e i Lidi
E’ ormai quasi pronta la stampa della pubblicazione “Anzio Colonia, la fornace e i lidi” la seconda fatica di Antonio Cappuccia. Anche questo libro è un lavoro che vuole ricordare momenti di storia minima locale, attraverso la rivisitazione di luoghi, avvenimenti, personaggi ed aneddoti che hanno caratterizzato la vita sociale in questa parte del territorio, a e fissare il ricordo delle persone e dei fatti che altrimenti si perderebbero nel nulla, in questa era digitale caratterizzata dall’attualità del momento che subito viene superato da un’altra. Il libro stampato, con le sue immagini, in questo caso sono circa duecento, può essere sfogliato ed avere così presente quello che si vede, può essere letto ed in tal modo stimolare i ricordi.
La fornace, subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale, che viene restituita alla sua funzione industriale, concorrendo così allo sviluppo sociale ed economico della nostra città. Gli aspetti dei rapporti sociali all’interno ed al di fuori della fornace, le vite delle persone che dal lavoro nella Fornace potevano aspirare ad un miglioramento delle condizioni sociali ed i momenti, anche frivoli, che facevano parte della vita dell’epoca.
La storia dell’insediamento dei lidi sul litorale di Anzio Colonia ci porta a conoscere la fatica che c’è dietro ad una impresa di tale genere, e lo sviluppo che si è realizzato nel tempo. Una passeggiata che si protrae dalla fine della Guerra alla fine del secolo scorso, con brevi incursioni, per collegamenti necessari, a prima e dopo.
La pubblicazione può essere prenotata, con un discreto risparmio sul prezzo di vendita, in sedici punti di seguito elencati. La presentazione è prevista a metà settembre, dopo di che sarà disponibile a prezzo pieno.
Anzio Centro: Edicola Valerio, edicola Vaudi (via Gramsci).
Anzio Colonia: Edicola Orlandini, Fotocamera, Bar Sannino, Tabaccheria Pollastrini Corrado, Enoteca Italiana, Barbiere Mammarella.
Lido Marechiaro: Bar Tabacchi Marechiaro, Cartoleria Giafra.
Lavinio: Libreria Magna Charta.
Falasche: Edicola via Nettunense.
Inoltre negli stabilimenti balneari Lido Garda, Il Corsaro, Blue Bay, Marechiaro Beach.
Pensiamo di ampliare, dalla prossima settimana, la rete dei punti prenotazione.
E.C.