Presentati i libri di Maurizio Valtieri e Michele Cioffi
Giornata dell’amicizia
“Giornata dell’amicizia tra arte e cultura” organizzata da Oltremente, in collaborazione con assessorato alle politiche culturali di Anzio ha visto oggi, domenica 22 agosto, presso il Vallo Latino Volsco di Anzio, contendersi nel corso dell’evento “The battle” due scrittori: Maurizio Valtieri con il suo romanzo “La conversione dell’arcobaleno” e Michele Cioffi con il suo libro di aforismi “Non avrai bisogno di chiedere”.
Intervistati da una bravissima e giovanissima giornalista: Rebecca Riitano, i due autori hanno raccontato al pubblico la descrizione dei loro testi.
Nel romanzo di Valtieri il protagonista è Davide, un adolescente che si trova a fare i conti con la sua identità sessuale. L’autore racconta i pregiudizi che si vengono a creare intorno al protagonista e di come questo “risveglio” a livello emotivo colpisca la madre di Davide che per cercare di capire come aiutare il figlio entri a far parte di gruppi dove viene applicata “la terapia riparativa delle sessalità” che ha come obiettivo il riportare l’uomo alla sua natura eterosessuale. Il protagonista è un personaggio positivo ed è altrettanto positivo il messaggio che l’autore attraverso Davide vuole mandare ai lettori.
“Non avrai bisogno di chiedere” di Michele Cioffi è una raccolta di aforismi, piccole pillole di rassicurazione.
La vita, raccontata attraverso una raccolta di un percorso autobiografico che capitolo dopo capitolo accompagna il lettore nello sviluppo di un pensiero positivo sulle cadute quotidiane che servono come crescita ma nell’assoluta necessità di rinascere più forti e convinti dei propri mezzi”.
Terminato il dibattito tra questi due autori l’attrice Patrizia Mezzogori ha recitato delle poesie inedite della Presidente di Oltremente: Maria Teresa Barone regalandoci un momento intenso e ricco di emozione che il cuore immenso di Maria Teresa ha tirato fuori attraverso una penna e un foglio di carta.
Il mio ringraziamento ancora una volta è rivolto all’associazione Oltremente per avermi regalato un pomeriggio ricco di cultura ed emozione.
Barbara Balestrieri
Successo di pubblico per la decima edizione del festival del cortometraggio
Tracce cinematografiche Film Fest
L’associazione di promozione sociale “Tracce Cinematografiche Film Fest APS”, ente del terzo settore ed erede del patrimonio culturale dell’associazione “Tempo Meccanico”, è lieta di informare la cittadinanza che si è svolta con grande successo di pubblico e di partecipazione la decima edizione di “Tracce Cinematografiche”, festival internazionale del cortometraggio a rilevante impatto culturale, artistico e sociale.
L’edizione 2021 si è svolta, da martedì 13 luglio a domenica 18 luglio 2021, per l’ottavo anno consecutivo, nella suggestiva location del Forte Sangallo di Nettuno (RM), bene architettonico di alto valore culturale e dimora storica della rete delle dimore storiche della Regione Lazio. Il Festival è stato possibile perché l’associazione ha partecipato ed è stata riconosciuta meritevole, con un punteggio molto alto, all’Avviso Pubblico, indetto dall’Area 1
del comune di Nettuno, che comprende l’area amministrativa, i servizi sociali, la pubblica istruzione e l’ufficio cultura, relativo all’acquisizione di manifestazioni di interesse per la co-progettazione degli eventi artistico-culturali da svolgersi nell’Estate 2021, presso il Forte Sangallo di Nettuno.
Pertanto, l’evento è risultato essere quello culturalmente più lungo dell’Estate Nettunese che ha potuto così offrire un festival internazionale, orgogliosamente ed artigianalmente “no red carpet” autonomo ed indipendente, che ha sempre fatto dell’originalità, della fruibilità, della ricchezza culturale, del respiro e della visione estera, ma anche dell’impegno volontario, gratuito e competente la propria forza e la propria riconoscibilità. Con il risultato di proiettare a Nettuno e nel suo Forte, negli anni, uno sguardo complessivo ed emergente dal mondo e di rendere Nettuno ed il suo Forte luogo di attracco per filmakers, autori e registi da ogni parte del mondo.
Quest’anno il filo conduttore della manifestazione è stato l’elaborazione dell’identità, complici i film arrivati durante il periodo di apertura del bando di partecipazione al concorso, che, come ogni anno, apre a settembre per chiudere ad aprile. Le 4 sezioni del
Festival (animazione, free, social e videoclip) infatti, da cui l’organizzazione ha scelto, fra circa 2000 corti, le opere finaliste e vincitrici, promuovono la conoscenza e la comprensione di culture altre rispetto a quella italiana; decentrano il proprio punto di vista, favorendo la riflessione sociale e lo spirito critico; facilitano il riconoscimento empatico e la vicinanza emotiva, attraverso l’eclettismo e la sinestesia delle arti e realizzano il sincretismo fra poesia e cinema.
Coerentemente con la storia del Festival, non sono mancati eventi speciali, come domenica 18 luglio ore 19,00, in cui c’è stata la presentazione del libro “Anna ed Hermann: diario d’amore e di guerra” di Francesca Cottiga, che racconta di una storia d’amore all’ombra delle bombe durante la battaglia di Aprilia-Anzio-Cisterna susseguente allo Sbarco Alleato di Anzio-Nettuno nel 1944.
Sold out mercoledì 14 luglio, serata nella quale sono stati proiettati alcuni lavori dei pionieri del genere documentaristico: Vittorio De Seta e Luigi Di Gianni ed è stato assegnato il Premio Speciale del Festival alla regista Alessia Bottone per il mediometraggio “La Napoli di mio padre”, perché ritenuta degna e giovane erede dei
precedenti. Il suo importante lavoro contemporaneamente per la ricerca storiografica, per l’alto respiro biografico, etnografico e psicosociale e per l’affetto nutrito nei confronti di suo padre, è stato recentissima menzione speciale ai Corti d’Argento 2021 ed ha stimolato la partecipazione del pubblico che ha potuto fare la conoscenza dell’ emozionata regista.
Grande presenza di pubblico anche giovedì 15 luglio per l’approfondimento cinematografico con i registi Diego Monfredini e Cesare Maglioni. Il primo è filmaker indipendente che preferisce produzioni low budget attraverso cui trascende e trasfigura il genere documentaristico, approdando ad una nuova sperimentale ricerca cinematografica in cui è possibile dare senso ad emozioni passate, recuperandone le tracce sbiadite nel presente. Il secondo si occupa di temi ambientali e sociali ed è venuto direttamente dai Paesi Baschi spagnoli, presentando, fra gli altri, un suo recentissimo documentario in lingua basca: “Balearen Begia” (L’occhio della balena).
Venerdì 16 luglio e sabato 17 luglio sono stati proiettati tutti i cortometraggi finalisti per le quattro sezioni. Sold out anche domenica 18 luglio per la proiezione e la premiazione dei vincitori e delle menzioni speciali. Presenti: Cesare Maglioni, vincitore del premio più prestigioso, il Premio Mediterraneo-Città di Nettuno, dedicato alla memoria dell’amico Claudio Lanzillotto con il film “22 of April”. Diego Monfredini, vincitore della sezione free con il cortometraggio “Bernardino di Luino”, un “falso documentario” selezionato da Rai Cinema dopo essere stato premiato a Tracce.
Presente anche la giovanissima Fabiana Pernisco, vincitrice della sezione social per il suo corto sull’Ex-Ilva di Taranto “Ora Zero” ed il duo Paola D’Orsogna e Sara
Scamarcia, menzione speciale per la sezione free, per il loro corto “Fertility Day” che riguarda la discriminazione sul lavoro nei confronti delle giovani donne che sono costrette a rinunciare alla maternità per il lavoro e al lavoro per la maternità.
Sul sito www.traccecinematografichefilmfest.it, maggiori informazioni, le foto dell’evento e l’elenco completo dei corti ammessi, dei corti finalisti, dei corti vincitori e delle menzioni speciali.