Solidarietà al giovane
Quanto accaduto ad Anzio è talmente orribile che si resta raggelati. L’aggressione di un ragazzo che ha avuto l’unica colpa di passeggiare con il proprio compagno mostra ancora una volta che chi dice che la legge Zan non serve a nulla lo fa sapendo di mentire.
Ma non solo, oltre a dire il falso, strizza chiaramente l’occhio ai poveri deficienti che si dichiarano omofobi. È ora di dirlo chiaramente da che parte si sta e noi non abbiamo paura di dirlo. Altri non lo faranno perché hanno paura di perdere i voti di quei poveri imbecilli che con comportamenti omofobi e con atteggiamenti di bullismo nei confronti dei disabili o di chi non è omologato alla loro ottusa idea di normalità seguita a seminare odio e violenza in giro. La politica dovrebbe dirlo tutta assieme senza remore e condannare quanto tutti i giorni accade vergognosamente nel nostro paese.
Ancora una volta ribadiamo la solidarietà a questo ragazzo al fianco del quale ci schieriamo e gli chiediamo anche scusa a nome della politica che non è stata in grado di garantire la sua libertà di vivere la sua vita.
Roberto Alicandri
Marco Federici
L’Associazione Uniti per l’Ambiente incontra la gente di Anzio per parlare dei problemi ambientali
In piazza per la biogas e rifiuti
Sono molteplici gli argomenti ambientali che preoccupano e spesso indignano la gente di Anzio, che non sono solo i residenti ma, nel caso specifico, anche i cosiddetti villeggianti che, nella quasi totalità, non sono persone che hanno scelto di venire ad Anzio in vacanza ma che ci vengono perché lo hanno scelto tanti anni fa, comprandovi una casa.
Quando Anzio era diversa. I rappresentanti dei vari settori di Uniti Per l’Ambiente, dopo l’assenza forzata di quasi due anni, hanno voluto tornare in piazza per rendersi disponibili a parlare con la gente e lo hanno fatto il 21 agosto in Piazza Lavinia, dove da un grande gazebo verde si sono resi disponibili al dialogo con la gente per spiegare che sta succedendo alla biogas e quali sono le ragioni dell’ennesima emergenza rifiuti ad Anzio, che poi non è una emergenza ma i risultati di una incapacità endemica a gestire il servizio di raccolta dei rifiuti. Il gazebo è stato montato alle ore 9,00 ed è rimasto attivo fino alle ore 13,00. Le domande fatte dalla gente sono state le più disparate ed hanno anche interessato il Consorzio di Lavinio. Particolare attenzione è stata rivolta verso il progetti di Uniti Per l’Ambiente per un rifugio ai randagi di Anzio: “Si realizzi un rifugio per assistere cani e gatti e non solo di Anzio e si provveda subito ad aprire uno sportello di assistenza per gli animali”. Una raccolta firme, di cui il Sindaco di Anzio è a conoscenza, è stata appena completata on line con oltre 1100 sottoscrittori: al gazebo è stato dato il via ad un’altra raccolta di adesioni a supporto del Settore Animali di Uniti Per l’Ambiente e dei suoi programmi operativi. A coloro che hanno manifestato interesse per l’argomento è stata data copia di un’inchiesta di UPA-Settore Animali sulla situazione attuale che vede il Comune sostenere una spesa di circa 250.000 Euro l’anno per assistere, in un luogo posto a circa 35 chilometri di distanza, in modo ritenuto da molti del tutto inadatto, una quantità di cani randagi il cui numero non è stato possibile controllare.
Una struttura moderna e funzionale, magari utilizzata da Anzio e Nettuno, con la partecipazione delle associazioni animaliste è quello che i tanti amanti degli animali chiedono attraverso Uniti Per l’Ambiente. Da contatti con alcuni consiglieri comunali dotati di sensibilità e di buon senso politico è emersa la disponibilità a lavorare insieme. Il Presidente della Commissione Ambiente si è reso disponibile per affrontare insieme il problema: si parla del fatto che si sta cercando un terreno adatto per costruire un rifugio per animali. Corre voce che il Comune di Anzio disponga anche di un Assessore all’Ambiente anche se non se ne sono viste tracce durante l’ennesima crisi estiva dei rifiuti. Insomma c’è lavoro da fare e c’è disponibilità a farlo bene. Ad Anzio, almeno a livello di stampa e di dibattito pubblico, non si è parlato dei problemi degli animali per molto tempo. Da quando è attiva UPA-Difesa Animali, se ne parla, si sta cercando la sede, la politica si rende disponibile ed è buon segno perché le persone che ci lavorano non cercano meriti o medagliette ma semplici e misurabili risultati. Alcuni cittadini hanno chiesto la situazione del 5G sul nostro territorio. Anche in questo settore si apprezzano i risultati di una volontà a collaborare. Dopo un accesso agli atti, i responsabili di Uniti Per l’Ambiente-Comms hanno ottenuto i dati del piano antenne telefoniche e sta eseguendo un controllo di idoneità sul territorio. Il ritorno in piazza di UPA è, Covid permettendo, solo la prima di tante occasioni di confronto con la gente perché i volontari dei vari settori che costituiscono il coordinamento sono la gente del tipo di quella che non cerca il consenso per far carriera politica come è il caso di gruppi e comitatini costruiti ad uso e consumo di piccole ambizioni personali.
Sergio Franchi