Il parere del consigliere Luca Brignone sulla chiusura della Rida Ambiente
Riflessioni sull’ultimo Consiglio
Non ho avuto ancora il “piacere” di vedere lo streaming del consiglio di venerdì 30. Mi dicono che sindaco e alcuni consiglieri di maggioranza mi hanno attaccato in quanto in nessuno dei 54 comuni interessati dalla chiusura della RIDA l’opposizione ha creato problemi. Non mi interessa aprire un dibattito in assenza di un vero contraddittorio, ma alcune questioni vanno chiarite:
- In che modo avrei “creato problemi”? Analizzare le responsabilità delle problematiche significa creare problemi? Fare un esposto in procura contro dei possibili danni subiti dal Comune è creare problemi? Non so come si sono comportati i membri dell’opposizione degli altri comuni, ma forse in nessuno di questi si è creata la situazione di Anzio. Forse, poi, in nessuno di questi le amministrazioni hanno continuato con solerzia ad attaccare la Regione schivando ogni possibile responsabilità.
- Su Ciampino avrei optato per l’astensione. Non avrei votato contro in quanto si tratta di un affidamento a società a controllo pubblico e nel progetto tecnico vengono recepiti alcuni importanti suggerimenti che avevamo fatto da tempo. Non avrei votato tuttavia a favore per motivi di metodo e di merito. Nel metodo, i documenti sono arrivati a due giorni dal consiglio e tutte le scelte e le trattative sono state portate avanti esclusivamente dalla maggioranza. Nel merito, le migliorie contenute nel capitolato hanno un costo: circa 2 milioni rispetto al servizio attuale. Da una prima lettura del progetto non sono convinto della proporzionalità dei costi aggiuntivi. Temo che la ditta sia consapevole della sua scarsa esperienza nel gestire il servizio in un territorio come il nostro e abbia mantenuto un ampio margine di intervento. Insomma, dei segnali positivi ci sono, ma sarà molto importante monitorare la gestione del servizio.
- In ultimo un dato politico. È evidente che si sia consumato uno strappo tra i membri dell’opposizione. Non entro nel merito delle reciproche posizioni. A differenza di qualcuno non credo sia compito di nessuno dare pagelle agli altri e alle loro decisioni. Dico solo che questo strappo andrebbe ricomposto il più in fretta possibile: avere un’opposizione solida è nell’interesse della città e della democrazia. Il dividi et impera fa il gioco esclusivo della maggioranza, che questo strappo cerca di provocarlo da tanto tempo.
Luca Brignone,
Consigliere comunale
Alternativa per Anzio
Mai più animali in catene con la nuova legge regionale
Tutela degli animali
Mai più animali in catene, almeno nella Regione Lazio. E’ stata infatti pubblicata sul Bollettino Ufficiale la nuova legge regionale contenente le modifiche alla vecchia normativa per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo e da oggi quindi sono in vigore le nuove regole e non potranno più esserci animali incatenati. Un traguardo storico, un obiettivo inseguito da tempo che finalmente si realizza. Il Lazio così si aggiunge alle altre regioni che hanno adottato misure analoghe e da oggi la crudele pratica di incatenare i cani e tutti gli altri animali d’affezione anche nella nostra regione è finalmente vietata, pena una sanzione pecuniaria fino a 2500 euro, stessa sanzione prevista per la detenzione senza idoneo riparo dalle intemperie o in spazi inadeguati.
Quella dei cani legati a catena è una pratica crudele che, come si è potuto vedere nei roghi di questa estate, ha causato la morte di molti animali arsi vivi, senza possibilità di sfuggire alle fiamme, una fine davvero atroce. Oltre al divieto di catena, sono state introdotte altre importanti previsioni a tutela degli animali, ovvero l’obbligo di autorizzazione sanitaria per gli allevamenti di qualunque tipologia per animali d’affezione, il divieto di vendita di cani non iscritti all’anagrafe canina, pena una sanzione fino a 1500 euro, e il divieto di usare collari a strozzo, tutte finalmente in vigore. Come diceva Immanuel Kant, puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali e da oggi nella nostra regione i nostri amici animali d’affezione sono più tutelati e c’è da esserne assolutamente felici.
Roberto Alicandri