Tutti contrari alla proposta del ministro della giustizia Carlo Nordio per l’utilizzo di caserme da convertire in strutture carcerarie
No al carcere nell’Ospedale Militare di Anzio
Partirà in autunno, secondo il “piano Nordio”, la ricognizione delle caserme disponibili ad essere trasformate in luogo di detenzione differenziata per chi è condannato a pene brevi e che non desta allarme sociale.
Apprendiamo, attraverso una nota della Difesa Servizi S.p.A, che l’ospedale militare “Bocchetti” di Anzio sarebbe già disponibile allo scopo.
Riteniamo che questa sia una scelta scellerata per la città di Anzio, oltre che in generale una soluzione discutibile al problema della congestione carceraria. L’ospedale militare occupa un’area verde di 16 ettari prospicente il mare e la Villa Imperiale di Nerone ed è situato praticamente in centro città.
L’area è di rilevante interesse ambientale, storico ed archeologico ed un suo inserimento in un complesso archeologico, insieme alla Villa Imperiale e agli altri siti del centro, sarebbe un valore aggiunto notevole per la città di Anzio.
Di contro, i lavori di adattamento di un complesso ormai fatiscente a struttura di reclusione rischierebbero di far perdere per sempre gli importanti reperti ancora sepolti nella zona.
Da anni si parla del destino dell’area, da casa di cura a parco a tema, da presidio sanitario a polo universitario. Crediamo che questo argomento, di assoluta importanza per il futuro della città, debba essere oggetto di discussione pubblica e che sia necessaria un’interlocuzione effettiva con il Ministero della Difesa.
Chiediamo con forza alla Commissione Straordinaria di farsi carico di aprire un dibattito nella Città e di opporsi con decisione a questo progetto privo di senso.
Alternativa per Anzio
Apprendiamo da organi di stampa della possibilità che l’ex caserma Bocchetti, meglio conosciuta come Ospedale Militare, possa essere riconvertita in struttura carceraria.
Questo emergerebbe da una proposta del Ministro della Giustizia Nordio, e da una prima ricognizione di Difesa Servizi Spa sulle caserme dismesse da poter riconvertire in strutture carcerarie
Il M5S di Anzio è nettamente contrario a questa idea di riconversione dell’Ospedale Militare, che come è noto si estende su un area di 16 ettari, adiacente il parco archeologico della villa imperiale, area ricca di vegetazione e archeologica tutta da rivalutare, e a ridosso del centro storico.
La presenza di un carcere lungi dal risolvere i numerosi problemi di ordine pubblico e della presenza locale di organizzazioni criminali e malavitose in città, sarebbe in netto contrasto con la vocazione turistica di Anzio.
Oltretutto è inesatto parlare di “caserma dismessa” in quanto si tratta di Dipartimento di lungodegenza del Policlinico Militare in attività, seppur limitata.
Ricordiamo infine ben due atti di protocollo tra ministero della difesa e Comune di Anzio, per l’apertura ai cittadini di una porzione del parco.
Atti firmati dagli ex sindaci Bruschini e De Angelis di cui si è persa traccia.
La nostra idea di riutilizzo dell’area guarda a obiettivi un po’più ambiziosi, come ad esempio la possibilità di acquisizione da parte del Comune e una futura convenzione e collaborazione con il MIUR come centro di studi universitari e ricerca archeologica. Oppure come parco cittadino, ma questi sono solo alcuni esempi di possibile riconversione, che crei sviluppo e un indotto virtuoso dal punto di vista culturale e economico per la nostra città, che merita di uscire a testa alta e con progetti di lungo respiro da questo periodo buio di amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose.
Facciamo appello alla Commissione Straordinaria affinché seguano attentamente la vicenda e portino la voce dei cittadini contro tale progetto.
M5S Anzio
Il coordinatore-commissario di “Anzio in Azione”, Gabriele Federici intende esporre il punto di vista del movimento politico guidato a livello nazionale da Carlo Calenda, sulle presunte intenzioni del Ministro della Giustizia, Nordio, in merito al destino dei locali dell’Ospedale Militare di Anzio.
“Auspichiamo come Anzio in Azione che non sia assolutamente vera la voce che vede il Ministero della Giustizia cercare in strutture militari dismesse e in particolare nel nostro Ospedale Militare al centro di Anzio, una sede adatta per le carcerazioni brevi” - ha affermato Federici che poi ha aggiunto che “la realizzazione di una nuova struttura penitenziaria di qualsiasi tipo non è la risposta che ci aspettiamo da un Ministro garantista e aperto a migliori condizioni di trattamento per i detenuti”.
Al di là delle questioni dirimenti una ipotetica destinazione di uso per il carcere, “Anzio in Azione” ricorda che sono circa 30 anni che si parla di come il Comune di Anzio debba rientrare in possesso dell’area della struttura del Ministero della Difesa e che se il centrodestra negli ultimi 10 anni aveva fatto del suo cavallo di battaglia la trasformazione di quella vasta area in un “Central Park” modello New York, 5 anni fa nel programma del candidato sindaco del PD di allora Giovanni Del Giaccio, si parlava più saggiamente della realizzazione nelle mura militari di una serie di facoltà “in trasferta” degli atenei romani, legate alla Ingegneria Navale e alla Biologia Marina.
Da queste ultime proposte (quelle relative ad una destinazione ad uso universitario) si deve ripartire e si spera che la Commissione Prefettizia Straordinaria riprenda in mano quei programmi per evitare la perdita di una importante area del Comune, vicina oltretutto alla cosiddetta superficie di “Bambinopoli”, evitando il rischio di una serie di operazioni di speculazione edilizia assolutamente senza senso nell’antico centro storico di Anzio.
“Anzio in Azione” appoggerà chiunque troverà una soluzione alternativa alla destinazione d’uso finalizzata al carcere per le mura dell’Ospedale Militare di Anzio, “Bocchetti” e la salvaguarderà dal rischio di una speculazione edilizia all’interno del centro storico; non possiamo permettere che una parte così importante della città finisca in mano a chi capita”.
Anzio in Azione