LAVINIO MARE DA RISPETTARE
a cura di Giuseppe Coppeta
NOTIZIE DAL FATISCENTE CAVALCAVIA DI LAVINIO STAZIONE FS PERSONE FUORI DI TESTA LANCIANO BOTTIGLIE DI VETRO
ALL’INDIRIZZO DEI VIAGGIATORI FS ALL’USCITA DEL TRENO
Fermata FS di Lavinio Lido di Enea uscita lato parcheggio auto. È una calma serata del mese giugno e sono le ore 19:01, il treno proveniente da Roma Termini apre le porte e i viaggiatori si accingono ad uscire, all’improvviso una bottiglia di vetro irrompe la serenità delle persone che dopo una giornata di lavoro fanno rientro alle proprie case. Un attimo di sconcerto per quella bottiglia che si infrange a terra davanti ai loro piedi che solo per puro caso non ha centrato la testa di uno di loro. Tutte le persone nello scendere dal treno scansano i vetri di quella bottiglia rotta con uno sguardo rivolto verso l’alto della scalinata del cavalcavia da dove è stata lanciata la bottiglia e frettolosamente, si incamminano verso l’uscita per raggiungere le proprie autovetture e/o i propri familiare che nel frattempo erano venuti ad attenderli al parcheggio. Qualcuno non curante del pericolo, frettolosamente sale le scale fino al cavalcavia per sorprendere l’energumeno e chiamare le Forze di Polizia ma niente da fare, non vi è traccia della persona che ha lanciato la bottiglia di vetro che avrebbe potuto ferire seriamente uno dei pendolari. Quel “qualcuno” nel salire e scendere le scale del cavalcavia ha solo potuto constatare il livello di degrado di quella parte di Lavinio dimenticata dall’Amministrazione Comunale di Anzio dove la sporcizia, i rifiuti di ogni genere, bottiglie, escrementi umani e siringhe, occupano l’intera scalinata e quel posto resta terra di nessuno e che visto il degrado e la pericolosità di quell’utile attraversamento per le persone che abitano nelle vicinanze, giustamente nessuno se ne serve. Detto ciò e per scongiurare l’aggravarsi di atti vandalismo e salvaguardare l’incolumità delle persone, sarebbe utile e auspicabile che quella zona venisse dotata di sistema di videosorveglianza ma prima di tutto, si chiede all’Amministrazione Pubblica di intervenire e far rimuovere i rifiuti da tempo lì accumulati e mettere in sicurezza il cavalcavia e tutta la circostante area.
I SOLITI IGNOTI PRENDONO DI MIRA LAVINIO MARE
RIFIUTI E INGOMBRANTI AGLI ANGOLI DI STRADA
Lavinio lido di Enea, località balneare e ricettacolo di rifiuti sparsi per il territorio. Non c’è una strada, un Corso o un Viale che non affiorino rifiuti di ogni genere a partire dalle odiose deiezioni animali a rifinire agli ingombranti indiscriminatamente abbandonati, al conferimento di sfalci d’erba ammassata in buste di plastica di colore bianco, nera o variopinta e oltretutto senza rispettare il calendario per il conferimento e ritiro del verde messo a punto dal Comune di Anzio. Inoltre e come se non bastasse, qualche disturbato mentale al calar delle tenebre da fuoco ai rifiuti presenti in strada senza tener conto del pericolo che l’incendio possa propagarsi e fare seri danni alle case, cose e persone. Questo non rispetto per le disposizioni emanate dal Comune e del vivere civile, fa di Lavinio mare e non solo, una località dove oramai in termini di presenza c’è poca vita e per coloro che ci vivono stabilmente è diventato un vivere particolarmente sofferto. In Piazza Lavinia quando scarseggia la presenza degli operatori ecologici, alcuni volontari si prodigano a tenere il più possibile pulita la piazza Lavinia ma puntualmente vedi in giro involucri di carta, bicchieri di plastica, bottigliette e lattine di bibite lasciate per terra, sulle panchine e nei vasi. Questo è ciò che accade a Lavinio mare per mano dei soliti ignoti che poi tanto ignoti non sono…
PIAZZA LAVINIA
UN RICORDO SBIADITO SCOLPITO NELLA PIETRA
FINALMENTE LA STATUA DELLA MADONNA PUO’ ERGERSI DALLA BARCA
C’era una volta una barca… . Gli abitanti di Lavinio e i frequentatori della Piazza Lavinia, avevano perso di vista la barca in pietra con sopra la statua della Madonna che per anni ha capeggiato in Piazza Lavinia fronte mare lato Viale Virgilio. Poi l’Amministrazione comunale del tempo, ha pensato bene di conferirla in Piazza Lavinia lato parcheggio di Viale San Francesco per far posto a una pseudo vasca fontana con tanto di getto d’acqua alto alcuni metri che con il forte vento proveniente dal mare, bagnava chiunque transitava o sostava da quel lato della Piazza Lavinia.
Poi l’idea geniale di qualche appartenente all’Amministrazione comunale del tempo, di eliminare l’acqua e riempirla con terra di riporto per farla diventare una mega fioriera. Bene, i demenziali progetti sono sotto gli occhi di tutti e miseramente nel tempo falliti: “una statua della Madonna su di una barca in pietra confinata a lato parcheggio auto e avvolta da siepi perenni che fino a qualche giorno addietro la folta vegetazione, copriva totalmente la barca e metà della statua della Madonna”; “una scrittura scolpita sulla pietra dedicata alla Madonna in ricordo del “Concilio Vaticano II° 1962/1965, oramai sbiadita e non più visibile; “una fioriera con piante di palmetta nana aggredite dal punteruolo rosso, piante di rose e rosmarino bruciate dal sole per il non funzionamento del sistema di irrigazione”. Questa è la realtà di una Città “gambero” che dimentica e abbandona quelle poche buone azioni fatte a suo tempo e che rappresentano un dispendioso e faticoso passato, ma che oggi e con l’aiuto del Parroco SOSTHENE Ayena della chiesa di Lavinio Mare parrocchia di San Francesco d’Assisi, la scrittura scolpita nella pietra è ritornata leggibile e la statua della Madonna ha ripreso a dominare la Piazza e a proteggere tutti noi.