CITTA’ INSIEME
Due gravi casi di
allagamenti non gestiti
Per lunga esperienza sul campo dobbiamo dire che i tempi di reazione di Acqualatina alle segnalazioni di guasti stradali sono stati sempre in una media accettabile: un paio di giorni per il sopralluogo e nel giro di 5-10 giorni arriva l'intervento con solo qualche problema nei tempi di ripristino dell'asfalto.
Da alcune settimane però si stanno verificando un po' ovunque forti ritardi.
Per coincidenza di date notiamo che la cosa sembra collegata ai grossi lavori di posa della nuova condotta lungo la Nettunense, anche se non si vede il motivo dato che le squadre assegnate alle piccole riparazioni non paiono coinvolte in quei lavori.
Resta da ipotizzare una smagliatura organizzativa all'interno dell'area tecnica locale. Se è questo il problema invitiamo il responsabile a raddrizzare subito il timone mentre noi ce ne faremo una ragione e aspetteremo qualche giorno in più per vedere riparate le ormai tante piccole perdite diffuse nel territorio di Anzio e Nettuno.
Non possiamo però accettare ulteriori ritardi per due incresciosissime situazioni che spiccano fra tutte e nelle quali gli abitanti sono letteralmente "a mollo".
In uno di questi due casi ci risulta addirittura che c'è chi deve attraversare quotidianamente il "guado" per andare ad accudire una signora ultra centenaria!
I due casi particolarmente seri sono:
a Nettuno, via S,Vito Romano
è una traversa importante di via Tre Cancelli Piscina; la strada è piena di abitazioni e quindi ha molto transito di veicoli e persone; qui una perdita segnalata più volte allaga tutto da oltre un mese ed il fatto che la via non sia asfaltata lascia immaginare che pasticcio stanno vivendo i residenti. La particolarità è che le pozze d'acqua sono distribuite lungo i primi 400 metri della strada, il che lascia supporre che non siamo di fronte a un'unica falla delle tubature.
Tanto per aiutare Acqualatina ecco uno degli ultimi codici di segnalazione: 10822548 del 18 giugno.
ad Anzio, via Dino Buzzati
è una strada piccola e breve, a due passi dalla scuola Collodi di Lavinio; qui una riparazione fu effettuata verso Pasqua ma subito dopo c'è stata una "recidiva" e da allora nessuno si è più visto; fra l'altro la via è chiusa fra i muri delle proprietà e l'acqua la colma completamente; un'occhiata alle foto rende l'idea. Ultima segnalazione: 10814799 del 16 giugno.
Nettuno/Padiglione. Verrà asfaltata dal comune la strada del Bar dei Cacciatori
L’ufficio Lavori Pubblici di Nettuno ha riconosciuto che la piccola traversa di via della Campana contraddistinta dai civici 17 e 19 va inserita nel programma di manutenzione comunale.
Siamo in zona Padiglione e la stradina in questione è incredibilmente disastrata sia perché utilizzata intensamente anche dal traffico pesante, sia perché di fatto non è stata MAI oggetto di manutenzione. Approfondendo il problema ci siamo resi conto che una causa di tanto abbandono è che il luogo si presta a interpretazioni fuorvianti di ogni tipo.
La prima interpretazione (sbagliata) è che questa stradina appartiene ad Anzio essendo il prolungamento di via Venere.
In realtà la strada è nettunese per quei primi 70 metri, e solo dopo diventa la lunga via Venere del comune di Anzio. Inoltre il suo nome ufficiale è “via della Campana”, come quello della strada provinciale di cui è una traversa. Tanto è vero che i suoi numeri civici proseguono la numerazione della via principale.
Questo che da una parte dimostra che la via è di Nettuno, è stato invece l’ostacolo più grosso: se è via della Campana, sosteneva il comune, allora la sua manutenzione spetterebbe alla provincia.
Invece la provincia giustamente la ignora quando asfalta la via principale perché il fatto che il comune le abbia dato lo stesso nome della grande “via Campana” non vuol dire che la stradina sia diventata un pezzo di questa e quindi competenza della Provincia.
Una terza causa di confusione è che qualche solerte maleinformato ha fornito a Google Map (sì, si può fare) il nome assolutamente sbagliato di “via Venere”.
Chiarire questa serie di equivoci ha richiesto incontri e sopralluoghi a cui Cittainsieme si è dedicata con ostinazione.
C’è voluto un confronto assiduo iniziato lo scorso febbraio e concluso ad aprile ma alla fine l’ufficio Lavori Pubblici di Nettuno ha riconosciuto che quella piccola traversa di via della Campana va inserita nel programma di manutenzione comunale.
In contatti successivi l’ing. Capomaggi ci ha assicurato personalmente che l’asfaltatura avverrà entro il corrente mese di giugno 2024.
Ci contiamo.
Come imbarazza un francobollo
Il 7/6/2024 è prevista l’emissione del Francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “lo Sport” dedicato a Italo Foschi, nel 140° anniversario della nascita."
Così nel suo programma di emissioni filateliche per il 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva annunciato alla fine dell’anno scorso l’iniziativa che da alcuni giorni sta suscitando accese polemiche. Polemiche giunte fino a una raccolta di firme per ottenerne il ritiro.
Le polemiche si basano sul profilo della vita di Italo Foschi, molto legato al regime mussoliniano, e in diverse occasioni distintosi per particolare animosità.
D’altro canto egli è anche il fondatore della Roma calcio, nata il 7 giugno 1927 dalla fusione di 3 società calcistiche della capitale in aperto contrasto con la rivale Lazio, che nel frattempo stava cercando di ingraziarsi il Duce consegnandogli la tessera (accettata) di socio onorario.
Ad un primo esame questo aspetto sembra essere stato anche il motivo ufficiale che il ministero (cioè il governo) ha seguito per inserire il francobollo in catalogo proprio il 7 giugno.
E a leggere i siti che seguono la storia della A.S.Roma, quella fusione fu ciò che renderebbe effettivamente degno di memoria il personaggio in questione.
Però.
Qualche perplessità incalza:
- •celebrare un 140° dalla nascita è insolito, in genere si aspettano le date piene, 100 anni, 150 anni e così via;
- •la nascita della A.S.Roma è sì del 7 giugno (giorno dell’emissione del francobollo) ma del 1927, cioè appena 97 anni fa, non siamo ancora ai fatidici 100;
- •l’attività politica attribuita al Foschi non lo fa davvero un esempio da esaltare e celebrare; né il fatto di essere stato assolto al processo tenuto contro gli ex-aderenti alla Repubblica Sociale del Mussolini in ritirata, lo emenda dalle ombre che prevalgono sul suo profilo morale.
Se poi a tutte queste considerazioni affianchiamo la concomitanza con l’uscita dei francobolli celebrativi del martirio del deputato Matteotti ad opera di una squadra fascista, diventa inevitabile vedere tutta l’inopportunità di questa “gaffe” filatelica.
Se sia stata iniziativa del funzionarietto di turno per distinguersi agli occhi dei capi partito del momento, o peggio sia stata esplicita volontà di alcuni capi della maggioranza di controbilanciare la “fastidiosa risonanza” che il centenario di Matteotti avrebbe avuto in questo 2024, non siamo in grado di dirlo.
In entrambi i casi l’autore è penosamente scivolato nella pupù.
Quanto alla raccolta firme va detto che prima ancora di andare in porto ha già comportato la cancellazione del francobollo dal catalogo con cui Poste Italiane mette in vendita i suoi prodotti.
Se a questo seguisse un ritiro fisico dell’emissione, sorgerebbe un risvolto particolare: gli esemplari già circolanti diventerebbero immediatamente rarità filateliche.
Ciò consiglierebbe di “addormentare” l’emissione dandole zero pubblicità ma senza ritirarla, allo scopo di disinnescare le speculazioni dei grandi collezionisti che stanno già serpeggiando nell’ambiente.