YOUNG SOPHIA
Il pensiero dei giovani
NON SOLO GIACCHE
“In giacche troppo grandi” lessi.
Giacche conservatrici di ciò che non sei,
di ciò che provi ad essere,
giacche semplici d’inganno.
Giacche fin troppo comode da riporre
nell’armadio, giacche da non regalare.
Giacche che fatichi a sfilare
ma riesci a sovrapporre,
che ti proteggono ma non sai da cosa.
Ti separano da te stesso e poi dagli altri
ma ti piacciono perché ti scaldano,
più di semplici giacche.
Permettimi di togliertele,
le giacche da cui non ti separerai.
Giulia Liceti Iach
III M Liceo Musicale “Chris Cappell College” Anzio
I piccoli gesti di bontà,
di gentilezza che possano fare
più bello il mondo
di Maria Luisa Petroni
Mi è venuto in mente “la piccola via” descritta da Santa Teresa del Bambino Gesù monaca carmelitana morta giovanissima a 24 anni, Dottore della Chiesa, nel suo libro “Storia di un’anima”, i gesti semplici, quotidiani, dettati dalla carità, dall’amore, ogni gesto semplice vissuto secondo questi canoni sono la via semplice per arrivare a Dio, alla santità, Santa Teresa pone la sua coscienza al servizio della carità dell’amore in ogni aspetto che la vita le pone dinanzi quotidianamente. Queste argomentazioni a dimostrazione che se sappiamo discernere tra la luce e il buio sempre, sappiamo poi riconoscere quella cosa che unisce il cuore di tutti con un filo invisibile ma più forte e duraturo di qualsiasi acciaio o metallo che sostiene i più grandi ponti e grattacieli avveniristici, e che si chiama bene.
L’impulso al bene e l’impulso al male è innato in noi, ho pensato alla disobbedienza di Eva ed Adamo al libero arbitrio, a Dio, e dico Dio perché ho fede, ma è riferito anche a tutte le altre fedi e anche a chi non ha fede, Dio ti dicevo ci ha lasciati liberi di scegliere tra il bene e il male e le dinamiche della vita a volte ci deviano verso il buio, e questo è in riferimento alla violenza della società di oggi, ma la luce è sempre la via più forte e alla fine credo che nella maggioranza dei casi il nostro sentire profondo il saper riconoscere cosa sia il bene e cosa sia il male ci guidi verso la luce, verso la bontà, la gentilezza, la carità, che sono parti di un tutt’uno che è l’Amore e che questa luce è sempre presente nelle persone anche nei periodi più pesanti della storia dove purtroppo persone hanno scelto il buio e si sono macchiate dei crimini più orrendi, ma anche dove molte persone si sono sacrificate pur di tendere la mano verso chi aveva bisogno.
Il mondo adesso è ancora chiuso tra guerre, fame, delinquenza a livelli altamente organizzati, ignoranza voluta da pochi potenti che caduti sempre più nel vortice del potere stanno avvelenando la vita di milioni e milioni di persone. Il ruolo educativo in questo senso è estremamente importante e non parlo solo del ruolo educativo primario della famiglia, della scuola, ma del ruolo educativo di tutti noi come singoli e come società, del nostro esempio, quello che arriva direttamente agli altri, e che ha come fine ultimo l’insegnare a riflettere, cioè di andare dentro di sé per cercare di capire il profondo dei nostri pensieri, pensieri che poi possono divenire azioni che andranno ad interferire con il mondo di un altro o di tanti altri, per poter arrivare a conoscere, a capire e quindi a scegliere tra il bene e il male.
Mi viene in mente l’aberrazione del divieto di accedere allo studio per le donne in alcune società patriarcali di oggi e alla povertà che taglia le ali a milioni di bambini impedendogli di studiare.
Il ruolo educativo è centrale non per far divenire le persone automi programmati per il successo sociale, ma per dar loro gli strumenti per poter decidere in libertà quale strada intraprendere se quella della conoscenza che ci insegna a interrogarsi sul bene e sul male e che ci innalza come spirito, facendo di noi uomini e donne nel significato più nobile del termine, o quella dell’ignoranza nel senso di accettazione acritica delle proprie azioni e di quelle degli altri poiché hanno il cuore silenziato alla carità, all’amore (innate nel bene) dato dalla ineducazione a interrogare se stessi, la propria coscienza, su cosa sia bene e cosa sia male.
Forse ognuno di noi ogni giorno col suo comportamento gentile, aperto all’altro, come ci insegna “la piccola via” di Santa Teresa di Gesù Bambino (sarebbe questa la nostra preghiera per il cambiamento delle relazioni interpersonali nel mondo di oggi), può scavare come fa la goccia d’acqua con la roccia il muro dell’egoismo, la cecità verso il male che sta attraversando il nostro secolo, e molte gocce formano la pioggia, e così tanta pioggia potrebbe divenire un oceano di pioggia, a poter risvegliare il cuore di tutti.
Gli spunti sono continui e forse è proprio questo uno dei molteplici esempi di come la coscienza ci pone continuamente dinanzi alla ricerca della verità del bene, della luce, dinanzi alla scelta perenne tra il bene e il male.
Domenica 10 novembre - ore 16.00
SIAMO SOLI
NELL’UNIVERSO?
3º incontro con
Domenico D’Amato
LA VITA OLTRE IL SISTEMA SOLARE
Che probabilità c’è di trovare la vita nella nostra Galassia, la Via Lattea?
Eminenti scienziati hanno sviluppato teorie diverse per approcciare questo tema, qui ne presento le basi su cui si fonda la ricerca.
Un breve excursus su come stiamo trovando gli Esopianeti, pur non vedendoli direttamente, poi le tecniche di indagine per trovare indizi sull’ambiente favorevole o meno alla vita.
Gli elementi ambientali trovati vengono poi confrontati con gli elementi base necessari allo sviluppo della vita di cui abbiamo la certezza che la vita si possa sviluppare.
Si propongono non solo attività vitali basati sul ciclo dell’acqua, il più comune sulla Terra, ma si ipotizza anche il ciclo del metano.