LAVINIO MARE
A cura di Giuseppe Coppeta
THE DAY AFTER
Anzio, dopo quanto uscito fuori dalla conferenza stampa della nuova Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Aurelio LO FAZIO e da quanto lo stesso sindaco ha dichiarato alla stampa, si è dato inizio alle danze. Il primo a far sentire la sua voce è stato l’ex sindaco Candido DE ANGELIS il quale ha giustamente rimarcato la genuinità della sua Amministrazione e l’assenza di malaffare e connivenze vari, rivendicando la paternità di tutte le opere Pubbliche in corso e quelle intraprese dalla nuova Amministrazione i quali progetti sono stati approvati con copertura finanziaria e che i rispettivi assessori dell’Amministrazione LO FAZIO hanno in quella conferenza stampa, ammesso sia le genuinità dei bilanci che la presenza dei soldi in cassa accantonati dall’Amministrazione DE ANGELIS. Sui lavori che a breve partiranno e che riguardano sempre progetti approvati con copertura finanziaria della passata Amministrazione DE ANGELIS, come la pista ciclabile che collegherà Lido dei Pini a Lavinio Mare che ha subito delle varianti al progetto e all’aumento del costo dei lavori, nonché la realizzazione del marciapiede che dal semaforo di Lavinio Mare collegherà la zona di Cincinnato mare e che probabilmente si collegherà al marciapiede già presente fino all’intersezione di via Ardeatina con Lungomare delle Sirene.
Il sindaco Aurelio LO FAZIO nel corso della conferenza stampa oltre a rimarcare lo scioglimento dell’Amministrazione DE ANGELIS per “presunte” infiltrazioni della criminalità organizzata, nel prendere la parola alla fine della conferenza stampa senza mai intervenire prima e né contrapporsi ai suoi assessori, ha sciolto il ghiaccio con questa battuta in politichese “come potete ben vedere, prima c’era solo uno a parlare nel mentre gli altri stavano zitti, qui succede il contrario”. Voglio credere che ogni riferimento a cose e persone sia stato puramente casuale. Ora va bene tutto, sia i progetti anzitempo approvati, i bilanci in ordine e i soldi in cassa lasciati dall’Amministrazione DE ANGELIS, ma e purtroppo noi del centrodestra “abbiamo” perso le elezioni e ora c’è un’altra componente Politica allargata che vuoi o non vuoi darà il meglio di sé per poi tra meno di 5 anni, ripresentarsi alle elezioni.
Certamente c’è l’incognita del ricorso presentato dal centrodestra, ma sarebbe meglio concentrarsi su questo e lasciare che l’Amministrazione LO FAZIO faccia il suo corso. Candido DE ANGELIS che fino a ieri si è trincerato in un rispettoso silenzio, oggi ha tutto il diritto di replicare e l’ha fatto con pacatezza e senza offendere nessuno. Comportamento che non lo stanno avendo alcuni componenti della sua ex compagine Amministrativa. Non ci vuole tanto a capire che se chiamati in causa si ha tutto il diritto di replicare, ma stare tutti i giorni a generare post su Facebook e prendersela con chi democraticamente eletto da una “minoranza” di Cittadini che inaspettatamente ha superato chi al primo turno aveva la maggioranza, crea molto imbarazzo anche tra chi come me non ha votato per chi ha vinto queste elezioni Amministrative.
Giuseppe Coppeta
IN VIA DELLA SPADELLATA E VIA MEUCCI È COME GIOCARE A GUARDIE E LADRI, MA A VINCERE SONO LE TELECAMERE
Anzio, zona Spadellata tristemente nota per le quantità di rifiuti di ogni genere che ogni giorno al calar del buio e nel cuore della notte, vengono indiscriminatamente abbandonati. Ogni Amministrazione Comunale che si è susseguita in questi ultimi decenni, ha sempre provveduto a rimuovere cumuli e cumuli di rifiuti inquinanti come carcasse di autovetture e loro parti, elettrodomestici, rifiuti urbani e quelli pericolosi come l’Eternit. Purtroppo ogni sforzo fatto dal Comune di Anzio che pur avendo installato telecamere per scongiurare ulteriori abbandoni di rifiuti, non è valso a nulla poiché sul subito vandalizzate e mai più sostituite. Nell’ultimo periodo della Commissione Straordinaria, l’ufficio Ambiente a guida dal Dott. Eugenio Monaco ha avviato una serie di controlli per mettere fine a questa triste situazione con l’installazione di nuovi pali per posizionare nuove e più telecamere capaci di registrare, archiviare e trasmettere a unità mobili della Polizia Locale di Anzio le riprese eseguite. Al prematuro trasferimento del dirigente Dott. Monaco il quale aveva preso a cuore questa problematica, ha poi dato seguito il neo assessore all’Ambiente Ing. Luca Brignone il quale oltre ad aver fatto portare a termine l’installazione delle telecamere, ha dato seguito anche alla bonifica di tutta la zona interessata dai rifiuti. Da un sopralluogo eseguito dallo scrivente nella giornata del 26 del corrente mese, oltre a confermare il prosieguo della bonifica e alla totale assenza di nuovi rifiuti e nuove carcasse di autovetture oltre quelle già presenti in Via della Spadellata, con sommo dispiacere e fatto anomalo poiché a poca distanza da via del Taglio delle Cinque Miglia che è una strada trafficata anche di notte e soprattutto battuta anche dalle Forze di Polizia, ho riscontrato su via A. Meucci la presenza di un’auto cannibalizzata e data alle fiamme. L’anomala presenza di questa nuova carcassa di auto in Via Meucci fa capire che i “ladri” disturbati dalle telecamere installate lungo via della Spadellata e parte della via A. Meucci, adesso preferiscono via A. Meucci che è al confine con il Comune di Nettuno proprio perché esente da telecamere, poiché l’unico palo con due telecamere presente al centro dell’incrocio tra via della Spadellata e Via A. Meucci non possono inquadrare anche quel lato di strada al confine con il Comune di Nettuno (incrocio Via A. Meucci con la via del Taglio delle Cinque Miglia). Ci auguriamo un più incisivo intervento da parte del Comune di Anzio, con la copertura di sistemi di videosorveglianza “attiva” in tutta la zona della Spadellata per scongiurare ciò che da anni avviene.
Giuseppe Coppeta
PERICOLO SULL’ARENILE DELLA SPIAGGIA DI LAVINIO MARE.
SPIAGGIA UTILIZZATA DALLO STABILIMENTO BALNEARE
MA NON BONIFICATA A FINE ESTATE
Lavinio Mare, parte di arenile che seppur distante viene utilizzato d’estate dallo stabilimento balneare IL TRITONE e lasciato in uno stato pietoso e pericoloso per l’incolumità delle persone soprattutto nei mesi invernali. Come è possibile che seppur con le dovute autorizzazioni lo stabilimento balneare in questione, dopo la stagione estiva, lasci l’arenile con tubazione di ferro che affiora dalla sabbia a rischio che qualcuno inciampi o peggio caschi con il corpo su questo moncone di ferro. Ancora peggio, dalla sabbia affiora un groviglio di fili elettrici, tubazione in plastica e un’intera pedana in legno. Ci chiediamo e chiediamo alla Guardia Costiera e al Comune di Anzio se è possibile provvedere a rintracciare i responsabili per obbligarli a mettere in sicurezza questo lato di spiaggia frequentata anche d’inverno.
Giuseppe Coppeta