Presentata l’iniziativa che prevede una serie di incontri per lavorare su progetti concreti
Consapevolezza dell’autismo
Mattinata di intense emozioni quella di venerdi 28 marzo al Comune di Nettuno, durante la conferenza stampa di presentazione di un progetto per intervenire sull’Autismo che coinvolge ogni settore dell’Amministrazione comunale, con l’obiettivo di iniziare a lavorare con progetti concreti e multidisciplinari, ad una città che sia decisamente più inclusiva. Al tavolo dei relatori l’intera giunta comunale e il Sindaco Nicola Burrini. Ogni assessore, per la propria competenza. prenderà attivamente parte all’iniziativa. E’ nato oggi “Blu Nettuno” un puzzle di colori e significati.
L’iniziativa, illustrata in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell'Autismo prevede l’organizzazione di una serie di eventi che, oltre a sottolinearne il bisogno di una maggiore consapevolezza per questa sindrome, agisce con diversi attori sociali a livello pratico.
Si inizia il 2 aprile alle 10 nella Sala del Consiglio Comunale Mario Centini a cui prenderanno parte Sindaco, Giunta ed il Presidente del Consiglio Comunale di Nettuno, la ASL, la Scuola, il Terzo Settore e le Imprese Locali. Un approccio complessivo che prevede anche l’inserimento in progetti professionali per i giovani del territorio.
Si continua il 5 aprile alle 9:30 presso l’Astura Palace Hotel nella Sala Conferenze con Claudia Mancini dell’Associazione Commercianti "Il Tridente", con ill responsabile del Centro per l'Impiego di Anzio e Nettuno, e con le Associazioni e lo Sport. Si continua nella stessa mattinata, dalle 10 alle 13, a piazzale Peppino Impastato, con la presenza delle associazioni del Terzo Settore di Nettuno e le associazioni sportive e dilettantistiche. Hanno aderito le associazioni che hanno promosso la manifestazione "Take Cure. È certamente una straordinaria occasione per consolidare i rapporti tra l'amministrazione comunale ed il terzo settore che ha preso parte con ben 93 associazioni no-profit nella Sala Consiliare del Nettuno nell'incontro del 14 marzo scorso.
Il progetto BLU Nettuno, per una Città consapevole ed inclusiva ha un proprio logo, composto da pezzi di puzzle che si incastrano perfettamente, per riflette la bellezza della diversità e l’importanza di ogni singolo contributo nella comunità. Il blu richiama il colore ufficiale della campagna mondiale Light it up Blue, mentre la variante multicolore celebra l’unicità e la varietà delle esperienze delle persone nello spettro autistico e nelle disabilità.
“Il Comune di Nettuno e questa Amministrazione – ha detto il Sindaco Nicola Burrini - oggi tutta presente all’appuntamento con la stampa, ha una particolare attenzione per il settore dei servizi sociali e, una sensibilità sulla questione autismo che deriva da una conoscenza diretta di questa sindrome. L’obiettivo che oggi dichiariamo, rispetto all’Autismo, che è una questione che coinvolge tantissime famiglie del territorio, è quello non solo di arrivare ad una maggiore consapevolezza rispetto alla Sindrome, che pure serve, ma è quello di costruire insieme una città inclusiva guardando alla questione da un punto di vista complessivo. Parliamo di barriere sociali, architettoniche, culturali che vogliamo abbattere. Siamo all’inizio di un percorso che vede al tavolo le famiglie, l’Amministrazione, le Associazioni ma anche le scuole, i commercianti e quanti vorranno fare parte di quello che noi vediamo come un percorso virtuoso in cui tutti insieme possiamo arrivare a comprendere e valorizzare, e soprattutto a sostenere, diversità e unicità. In questo percorso sosteniamo l’organizzazione di una serie di incontri ed eventi, in cui tutti gli attori si potranno confrontare e mettere sul tavolo problemi e possibili soluzioni. Grazie ad Antonello Mazza per aver dato input a questo evento, l’Associazione commercianti per la grande sensibilità e tutti coloro che contribuiranno con noi a fare di Nettuno un posto accogliente per tutti”. Ogni assessore ha illustrato il progetto che lo riguarda, in sala anche i consiglieri Silvia Vitale, Alessandro lo Rillo, Stefano Passamonti e Simona Sanetti. Immenso il lavoro della Commissione servizi sociali e l’impegno di ognuno per far si che Nettuno sia una città inclusiva per la diversità e più vivibile per tutti.
Ufficio Stampa
Comune di Nettuno
Con ‘Nduccio risate assicurate
Il famoso musicista e cabarettista pescarese ‘Nduccio si è esibito, domenica 16 marzo, insieme all’Equipe ‘84, in un noto locale dell’entroterra nettunese, facendo letteralmente morire dal ridere i suoi numerosi fan accorsi ad applaudirlo.’Nduccio, alias Germano D’Aurelio, ha iniziato a frequentare la scuola tre giorni prima della chiusura dell’anno scolastico, perché doveva aiutare il padre nei campi. Lo ha esaminato il prof. Luciuccione (soprannome dato a Luciuccio, ormai grande), il quale non sapeva nulla e chiedeva le risposte a ‘Nduccio.
Alla domanda finale: “Quando è morto Garibaldi?”.
‘Nduccio: “Stemo n’campagna, nemmeno sem saput che steva male”.
Poi ha snocciolato tante barzellette parlando del nonno, della nonna, usando sempre il suo gergo ‘meridionalese’, comprensibile a tutti. Il suo intervento così ilare è terminato con un classico: la canzone ‘Sott’a la capanna’.
Lo spettacolo è continuato con l’esibizione del complesso ‘Equipe 84’. Con le loro canzoni, prendendone in prestito anche alcune da altri famosi complessi degli anni ’60 (Nomadi, i Corvi, i Profeti, Camaleonti), hanno incantato tutti facendoli tornare a quegli anni favolosi e spensierati. Tra le più note ricordiamo: ’29 Settembre’, ‘Tutta mia la città’, ‘Io ho in mente te’, ‘Nel cuore nell’anima’.
Rita Cerasani
L’esibizione dei Poeti Estinti il 21 marzo a Nettuno
Giornata della poesia
Una bella affermazione l’hanno ottenuta i ‘Poeti Estinti’ nella Giornata Internazionale dedicata alla Poesia, declamando le loro opere nella Sala Consiliare del Comune di Nettuno, sotto la regia del Presidente, il Dott. Maurizio Stasi. Di certo si deve ringraziare l’Amministrazione presente con il Dott. Roberto Alicandri, Presidente del Consiglio Comunale e l’Assessore alla Cultura Roberto Imperato i quali hanno dato disponibilità a promuovere manifestazioni similari a carattere culturale perché - dove si afferma la Cultura, la mafia non attecchisce-. Inoltre, per il supporto, l’Associazione ‘CittàInsieme’ ed il suo Presidente Claudio Tondi. Stupende le canzoni del duo Francesca Reddavide e Lorenzo Russo scelte per l’occasione: ‘Il Pescatore’ e ‘La Guerra di Piero’ (De André), ‘Generale’ (De Gregori), ‘Domani’ (composta per aiutare gli Abruzzesi colpiti dal terremoto). La manifestazione, molto applaudita si intitolava ‘Le Pimplee’: nove Muse per un solo nome, Poesia. Il Presidente Stasi, tra una poesia e l’altra, un brano e l’altro, ha accompagnato l’uditorio in un viaggio immaginario partendo dalla Poesia nell’antichità, quando ogni componimento era scandito dal battito dei piedi (da qui la suddivisione in piedi della poesia latina). Poi si è soffermato sulla ‘Metasemantica’, che al di là della rima e della metrica nulla dice. Invece la Poesia è soprattutto sentimento e dal Poeta arriva all’uditore che lo capta e ne percepisce la bellezza recondita, sentimento che viene esternato nell’attimo sorgivo.
L’ispirazione può provenire da qualunque elemento esterno o interno, da un sogno, da un ricordo e capita quando meno il Poeta se l’aspetti. Un segreto della poesia è scriverla in endecasillabo, verso ritmico presente già nella Divina Commedia. Inoltre non bisogna dimenticare la poesia dialettale con tanti noti Autori ed il sonetto, usato anche dai poeti romaneschi. Infine c’è Poesia se c’è Pathos. Come non ricordare la grande Anna Magnani interprete della canzone ‘O Surdato ‘nnammurato’. Un ringraziamento particolare va ai Poeti Estinti così versatili nel recitare le loro poesie: Piero Cannellini, Mariagrazia Scordino, Maria Vittoria Catapano, Danila Marzia Venezia, Cristiana Temperilli, Maria Grazia Vasta, Rossana Venturelli, Lucia Catacci, Rita Cerasani, Paola Zucco, Giacomo Antognarelli, Francesco Felicissimo. Aspettiamo di ascoltarli ancora, con grande piacere, in futuri eventi.
Rita Cerasani
Santa Bernadette
Dal 22 al 25 marzo i fedeli, i Sacerdoti ed i Diaconi della Parrocchia di Sant’Anna, a Nettuno, hanno accolto il reliquiario di Santa Bernadette, proveniente dal Santuario di Lourdes. Veramente una grande occasione per i credenti di Nettuno, poter venerare, racchiusa in una teca preziosa, la costola della Santa, prelevata nel 1925, quando il corpo venne esumato per la beatificazione.
Ogni cerimonia è iniziata sabato 22 marzo con l’accoglienza del reliquiario di Santa Bernadette Soubirous, al termine della Santa Messa vespertina. Domenica, al termine di ogni Santa Messa si è pregata la Santa e si è potuto acquistare il Rosario benedetto dalle Dame e dai volontari dell’UNITALSI che, con grande disponibilità, si dedicano ai pellegrini non autosufficienti quando li accompagnano e assistono a Lourdes. Lunedì 24 marzo, la giornata è stata riservata interamente al ricordo delle apparizioni mariane nella grotta di Massabielle.
Dopo il mattiniero Canto delle Lodi, alle ore 12:00 è seguita la preghiera dell’Angelus. Veramente coinvolgente il ‘Rito dell’Acqua’ per la guarigione del corpo e dell’anima, dalle ore 17:30. Ad ognuno, è sembrato di essere veramente a Lourdes bevendo e bagnandosi il volto con l’acqua benedetta, sempre assistiti dalle Dame. La Santa Messa, presieduta da Don Felipe Brito, ha visto la presenza di Don Carlos Tomé, Assistente spirituale dell’UNITALSI che, durante l’omelia si è soffermato sulla santità di Bernadette, una giovinetta poverissima, analfabeta, scelta dalla Madonna per annunciare al mondo il dogma della Immacolata Concezione, nello stesso dialetto della ragazza: ‘Que soy era Immaculada Councepcio’. Era il 25 marzo 1858. Martedì 25 marzo, ricorrenza della sedicesima apparizione, dopo il Canto delle Lodi e la recita del Rosario, alle ore 11:30, durante la celebrazione della S. Messa presieduta da Don José Angel Mozo, è stato ringraziato Dio per il 60° di Professione Religiosa della piccola Sorella Ninfa. Al termine, dopo la preghiera di congedo, sono partite le reliquie per Roma.
Rita Cerasani