Si è presentato ufficialmente il 7 agosto nel quattrocentesco chiostro di Sant’Oliva
Consorzio Vini Doc Cori
Si è svolta il 7 agosto nel quattrocentesco chiostro di Sant’Oliva, all’interno del complesso monumentale omonimo, presente l’assessore regionale all’Agricoltura Enrica Onorati, la presentazione ufficiale del Consorzio Volontario per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini D.O.C. Cori e del logo che lo rappresenterà. Primo Consorzio di Tutela della provincia di Latina, esso avrà come finalità la tutela, la promozione, la valorizzazione e la cura degli interessi generali relativi alla denominazione ‘Cori’. “ Si scrive una bella pagina della storia di questo territorio – ha esordito aprendo gli interventi il sindaco di Cori Mauro De Lillis in qualità di padrone di casa – Finalmente le aziende che hanno creduto e credono in questo territorio si uniscono per uno scopo comune, valorizzare e tutelare una delle nostre eccellenze, ma anche raccontare la storia, la cultura e l’identità di questa terra. Si gettano le basi concrete per realizzare un brand ‘Cori’ da promuovere a livello nazionale ed internazionale”.
Il primo cittadino si è inoltre soffermato sulla difesa del territorio, anche da colture, come il kiwi, che sono un’opportunità economica per i produttori ma che stanno consumando le riserve idriche con conseguente danno per l’intera area.
“Il consorzio – ha concluso in proposito - dovrà essere l’uomo in più per far incrementare il valore economico dei nostri prodotti autoctoni e delle terre in cui vengono coltivati e vincere la sfida reddituale con le altre colture che non appartengono a questi territori”. Non ha voluto mancare ad un appuntamento così importante per la provincia di Latina l’assessore regionale all’Agricoltura: “Ci tenevo ad esserci - ha detto infatti Enrica Onorati che ha poi sottolineato - l’audacia di questa amministrazione e dei soci fondatori – che ha ricordato uno ad uno -, dei visionari che in questi tempi non facili hanno saputo guardare oltre, peraltro nel corso di una pandemia, per cui ancora di più: grazie. Non è scontato che le istituzioni si aprano al mondo delle imprese, ma l’area corese testimonia quanto sia positiva l’unione tra istituzioni e libera impresa”. L’assessore si è quindi soffermata sui temi dell’ambiente, del paesaggio, dell’equilibrio tra redditività e gestione sostenibile. “I nostri agricoltori – ha aggiunto - sono gli ambasciatori di tutti noi e della nostra terra. Insieme percorreremo una strada che credo ci riserverà grandi soddisfazioni”. Peculiarità del Consorzio è costituita dal fatto che il Comune di Cori fa parte del Consorzio stesso quale socio fondatore (insieme alla Soc. Coop. Cincinnato e alle aziende agricole Marco Carpineti, Tenute Filippi, Molino7Cento).
L’assessore all’Agricoltura del Comune di Cori, che ha fortemente voluto la nascita di questo progetto, ne è infatti direttore generale: “Sono orgogliosa di appartenere a questo territorio – ha affermato Simonetta Imperia -. Il Comune partecipa al Consorzio ma è chiaro che protagonisti ne sono i produttori, il ruolo dell’amministrazione è stato quello di mettere attorno a un tavolo i protagonisti, seguire poi i vari passaggi nonché l’approvazione dello statuto da parte del ministero delle Politiche Agricole. L’intento – ha detto ancora – è aprire il Consorzio a tutti i produttori che vorranno aderire, è superare la gestione ordinaria, superare la politica dell’immediato per pensare alle generazioni future, è pensare all’economia sostenibile rivendicando un vitigno autoctono e stare su mercati che possano remunerare gli agricoltori. Dobbiamo comprendere che solo superando la visione dell’io ed entrando in quella del noi ci sarà una prospettiva per questo territorio e riusciremo ad andare lontano”.
“Cori è in controtendenza rispetto al territorio regionale – ha spiegato Claudio Di Giovannantonio dell’Arsial – anche grazie, oltre all’impegno dell’amministrazione e dell’assessore Imperia, alla presenza di aziende che godono già di ampia reputazione anche in ambito internazionale e che hanno visto un’opportunità rilevante al di là delle piccole dinamiche locali e del particulare. Il Consorzio non è però una bandierina da piantare bensì una leva da agire e anche sul tema della sostenibilità e del consumo di acqua c’è tanto lavoro che possiamo fare e noi saremo al vostro fianco”. A chiudere gli interventi il presidente del Consorzio Nazzareno Milita (presidente anche della Cincinnato), che ha fatto un excursus dal passato e dalla nascita della Doc Cori, 50 anni fa, al futuro e alle prospettive da concretizzare, evidenziando “la fortuna di vivere in un territorio con tantissimi piccoli produttori che, così tutelando quest’area, non hanno colto la fase dell’internazionalizzazione di vitigni, come invece è avvenuto altrove. Abbiamo al contrario saputo cogliere l’importanza dei vitigni autoctoni, che molto impegno e lavoro ci sono costati nel corso degli anni. Ora tra gli obiettivi ottenere la dicitura ‘Doc Nero Buono di Cori’ che porterà la bandiera della città e far sì che tante aziende aderiscano al Consorzio per dare lustro alla nostra terra”. Al termine degli interventi è stato proclamato il vincitore del concorso attraverso il quale si è scelto il logo che d’ora in poi rappresenterà il Consorzio.
Tra i sette partecipanti, la commissione ha selezionato il progetto di Dante D’Elia, con la seguente motivazione: “Il logo risulta estremamente identitario, elegante e istituzionale. L’autore è riuscito a sintetizzare graficamente, elementi architettonici e paesaggistici tipici del territorio corese con elementi propri della viticoltura nonché a porre il giusto accento sul marchio DOC e sul ‘nome della Città’. Il logo spicca per la sua immediatezza, facilmente riconoscibile e riconducibile al Consorzio. Viene inoltre apprezzata la versatilità che lo rende idoneo a qualsiasi tipo di formato”.
p.n.
Ad agosto 2016 e 2017 l’addio di Forconi e Fusco
Il ricordo degli IMI
Ad agosto 2016-2017 ci lasciavano i cittadini apriliani Gino Forconi e Domenico Fusco, Medaglie d’Onore IMI. Entrambi erano stati IMI ( Internati Militari Italiani) nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Grazie all’interessamento dell’associazione “Un ricordo per la pace” erano stati insigniti dell’onorificenza conferita su Decreto del Presidente della Repubblica ai cittadini italiani (civili e militari) che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 non continuarono la collaborazione con il nazifascismo e pertanto vennero catturati e deportati nei lager nazisti, costretti a lavorare per l’economia di guerra della Germania.
Li ricorda in un breve comunicato Elisa Bonacini presidente dell’associazione apriliana attiva dal 2011 nel progetto “Memoria agli IMI”.
L’impegno dell’associazione ha portato, tra gli altri, al conferimento della medaglia d’Onore al papà della rockstar Vasco Rossi: Giovanni Carlo Rossi, internato militare a Dortmund. Recentemente “Un ricordo per la pace” si è adoperata per il conferimento dell’onorificenza al padre dell’attore Roberto Farnesi.
Obbligati a lavorare fino a 12 ore al giorno in un regime alimentare scarsissimo, esposti al rischio dei frequenti bombardamenti, oltre 50.000 IMI non sopravvissero e migliaia ne morirono al rientro in Italia dopo la liberazione, a causa della debilitazione organica e di gravi malattie contratte in prigionia, tra cui la tubercolosi.
Oltre 10 anni di impegno “Un ricordo per la pace” nel progetto “Memoria agli IMI” che continua con più vigore dopo la scomparsa degli ultimi testimonial della prigionia.
Bonacini: “Ad oggi sono 20 le Medaglie d’Onore conferite a cittadini apriliani, un numero cospicuo destinato a crescere grazie alla sensibilità del ricordo nelle famiglie dei deportati. È nostra ferma intenzione lavorare in filmati specifici e pubblicazioni tutte le testimonianze raccolte dalla nostra associazione in territorio pontino; speriamo pertanto vada a buon fine la nostra partecipazione al recente bando di valorizzazione della Memoria Storica della Regione Lazio. Ci impegneremo altresì a dedicare agli IMI una sezione della mostra “Un ricordo per la pace” (collezione Ostilio Bonacini). Patrocinata dal Comune di Aprilia dopo l’affidamento a titolo perenne e gratuito dei materiali storici l’esposizione da anni giace indesiderata in sede provvisoria presso il Liceo “A.Meucci” in attesa di una sistemazione centrale ed accessibile al pubblico.
Merita di essere accolta la richiesta formalizzata al Comune di Aprilia il 13 novembre 2017 di intitolare una via/piazza/parco alla memoria degli Internati Militari Italiani (I.M.I) 1943-1945. Abbiamo il dovere di trasmettere alle giovani generazioni la memoria del loro sacrificio per la Patria. Non ricordiamoli solamente durante le cerimonie di rito.
Rammento nuovamente agli eredi di IMI che continua la nostra assistenza gratuita per gli aventi diritto la medaglia d’Onore.”
“Gli IMI – sottolinea a chiosa del messaggio Elisa Bonacini - rappresentano un esempio di sacrificio per il bene comune, ancora più significativo in questo periodo di pandemia in cui molti si ritraggono dal proprio dovere sanitario necessario per il benessere di tutti”.
Comunicato associazione
“Un Ricordo per la pace”