Il Pontino Aprilia • 15/2021
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Un modo diverso di pensare
Sembriamo ormai bambini impauriti (che grande
strumento politico economico sociale è la paura!)
trasportati qua e là dal vento delle notizie giornalistiche
e internettistiche. Così i “cattivi” talebani sono tornati in
voga per il gusto e la distrazione del gregge.
Domandiamoci: c’è un modo diverso, alto per mirare
a realtà vere, e per guardare con pietà alle cose del
mondo? Sì, c’è. È la via della virtù capace di donare
buona salute all’interno delle coscienze, è la via (né
crociata né talebana) indicata da Cristo Gesù nelle
Scritture.
Il biblista G. Ravasi scriveva anni fa che la Scrittura è il
libro meno amato dagli italiani. Forse è il caso di
chiedersi il perché di tale disaffezione. La storia registra
purtroppo
un’inconcepibile
involuzione nei confronti
della Scrittura.
Gesù e gli apostoli danno
invece grande
importanza alle
Scritture, infatti le citano
continuamente. Nei primi
secoli del cristianesimo
presso i circoli colti
cristiani si fanno copie dei
testi biblici e se ne curano
traduzioni. Girolamo
scrive che «ignorare la
Bibbia è ignorare il
Cristo» (Prologo a Isaia).
Secondo Agostino i testi
sacri sono come colline,
«quivi si trova la delizia del vostro cuore senza veleno
alcuno. Come pecore sane accorrete a questo pascolo
ubertoso…Ciò che vi trovate accettatelo; quello che non
vi esiste, respingetelo» (Sermone 46, 14, 33). Per
Giovanni Crisostomo la Bibbia è strumento
indispensabile dell’opera del cristiano: «Anche se la
fame li affligge e la povertà li tortura, gli artigiani
sopportano ogni sacrificio, ma si guardano bene dal
privarsi di uno qualsiasi dei loro strumenti di lavoro…
Ora i ferri della nostra professione cristiana sono
proprio i libri degli apostoli e dei profeti; in altre parole
tutte le scritture composte per ispirazione divina»
(Sermone su Lazzaro, 3). Per i primi discepoli di Gesù
era segno di buona disposizione d’animo accogliere la
Parola di Dio con molto interesse, “esaminando ogni
giorno le Scritture per vedere se le cose stessero
veramente così” (Atti degli Apostoli 17,11). Se
conoscessimo e ci fidassimo delle Scritture
impareremmo l’amore e il coraggio. La paura non ci
farebbe né caldo né freddo.
FEDE
FEDE
RAGIONE
RAGIONE
®
CROCIATO
O
TALEBANO?
Piena di grazia
La Scrittura è così importante perché ci presenta la persona
di Cristo Gesù: la persona più saggia e veritiera mai
apparsa sulla terra. Egli è l’immagine perfetta di Dio.
Egli è la parola di Dio fatta persona. Egli è il mediatore
unico e insostituibile fra Dio e gli uomini. Rivolgersi ai
“santi” per ottenere grazie è un’offesa a Cristo Gesù
mediatore morto per noi. Secondo l’apostolo Giovanni,
Gesù è la “parola piena di grazia e di verità”. Egli è la
via unica per giungere al Bene che è Dio. Ma non nell’altra
vita, bensì proprio qui e adesso, in concreto!
Cristo è pure la verità che Dio rivela all’uomo nella
persona di Gesù stesso. Gesù è pure la vita, proprio perché
ha sconfitto la morte, essendo stato risuscitato da morte per
la potenza di Dio. Gesù è il vescovo e pastore delle anime
di tutti, come scrive Pietro
apostolo. Gesù è colui che
salva, il Salvatore di tutti
coloro che ne apprezzano
in pratica l’esempio e
l’insegnamento. Gesù
illumina la nostra esistenza
quotidiana con il suo
esempio impeccabile,
modello di vera
spiritualità. Basterebbe
rileggere il sermone del
monte per restare
affascinati dalla sua
sapienza che si rivolge agli
umili di cuore, a coloro
che realmente desiderano
imparare a confidare in
Dio soltanto, a coloro che
sono a favore della pace nella verità di Cristo, a coloro che
soffrono per ragione di giustizia.
Occorre dunque risorgere con Cristo, cercare le cose di
lassù, dove Cristo siede alla destra di Dio; pensate alle cose
di lassù, non a quelle della terra. La sola assicurazione
per la vita è con Cristo in Dio. Le potenze e i potenti di
questo mondo (crociati o talebani) stanno già
passando…
Se si vuol tornare a dialogare con Dio, se si vuole davvero
conoscere Dio nella persona di Gesù di Nazaret, se si vuole
imparare a credere, cioè a confidare nel Signore, è
indispensabile tornare ad apprezzarne la Parola espressa
nelle Scritture del testo biblico. Occorre seguire l’esempio
di quei credenti di Berea che, dinanzi alla predicazione
dello stesso Paolo, non ritennero di offendere l’apostolo
quando vollero “esaminare ogni giorno le Scritture per
vedere se le cose stavano così” come Paolo insegnava.
L’invito cordiale è esteso a tutti gli uomini e le donne che
hanno una volontà buona. No alla paura, sì all’amore di
Dio in Cristo Gesù!
ri
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e
ss
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n
i
La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata
ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
APRILIA,
VIA G. CARDUCCI, 9,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristoaprilia.it Il prossimo numero uscirà il 10.10.2021 Tel. 328.12 99 756
Conversazioni personali su appuntamento:
tel: 328.1299756 (contatto personale)___________
domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
mercoledì ore 19.00 Studio degli Atti degli Apostoli
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