Per il momento solo la parte nord dalla Pontina
Apriliana asfaltata
E con il giusto plauso che il comitato di quartiere Borghi Rurali, ringrazia la Regione Lazio e il Comune di Aprilia, registrando con soddisfazione l’avvenuto ripristino del manto stradale di via Apriliana (anche se pur in modo parziale manca ancora il lato Sud), dove da tempo verteva in condizioni critiche e pericolose. Dopo continue e giustificate segnalazioni da parte di questo Comitato e grazie all’intervento dell’ASTRAL (società della Regione Lazio), in accordo con il Comune apriliano, si è provveduto al rifacimento dei lavori e quindi al ripristino del manto stradale.
Sempre la Regione poneva in sicurezza la Rotonda, posta allo svincolo con la Pontina 148 e via dei Rutuli (più volte segnato come pericoloso e non a norma), seppur in via provvisoria in attesa di una modifica risolutiva e definitiva, piazzando dei delimitatori flessibili, la cartellonistica verticale che orizzontale.
Entrambi i lavori sono stati seguiti dall’assessore Luana Caporaso che spesso si è recata personalmente per verificare lo stato delle cose. Di recente abbiamo avuto un incontro proprio con la stessa Caporaso, affrontando varie problematiche che da tempo sono presenti nel nostro territorio, ottenendo di fatto una prima promessa “che la restante parte di via Apriliana – lato Sud, venisse ripristinata nel suo totale rifacimento stradale prima della fine del mandato elettorale”.
L’assessore nel confermare tutto ciò, aggiungeva che nel progetto saranno predisposte le necessarie segnaletiche stradali orizzontali e verticali (per aggiungere ancora alle ulteriore nostre richieste), di dossi e dissuasori, nonché una maggior presenza degli organi di Controllo di Polizia oltre che su via Apriliana anche su via Dei Rutuli, via Tufello, nonché sulla Pontina Vecchia.
“Tante le cose ancora da fare: dalle pensiline per la fermata degli autobus all’imbocco di via Torrebruna; alla messa in sicurezza della curva tra via Del Castellaccio e via delle Due Case; alla segnaletica orizzontale e verticale in tutti gli svincoli; alla necessaria potatura delle piante nonché la pulizia e ripristino delle scoline; la pulizia delle caditoie dei marciapiedi, per finire alle famose fogne”.
Concludendo, nonostante che di cose da fare ce ne sono ancora molte, con un po’ di buona volontà e senso civico da parte degli organi amministrativi preposti, si è certi che solo con questi risultati visivi (riqualificando le strade rendendole più sicure e implementando e potenziando i servizi), si riuscirà ad ottenere più fiducia nelle istituzioni e nell’amministrazione di questo paese. Intanto continuano i lavori sulle strade comunali da parte di Astral, finanziati dalla Regione Lazio, per la manutenzione dei collegamenti viari dal nostro territorio all’Autostrada del Sole.
“La scorsa settimana - spiega l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso - si sono conclusi i lavori su Via Mediana Cisterna e Via Apriliana Nord. In questi giorni, una volta terminati i lavori su Via Selciatella, la ditta tornerà a lavorare e si occuperà di Via Mediana, nel centro urbano di Campoverde, e Via Guardapasso. Voglio ringraziare nuovamente la Regione Lazio, l’Astral spa, i tecnici e la ditta per la professionalità dimostrata”.
p.n.
L’Anpi di Aprilia ha organizzato delle manifestazioni per Vittorio Arrigoni
Settembre dedicato a Vik
Nel decennale dell’assassinio di Vittorio Arrigoni (muore a 36 anni nel 2011), l’Anpi di Aprilia ha voluto dedicargli il mese di settembre e proporlo all’attenzione della Città come esempio di radicale, assoluto, partigiano amore per gli ultimi, di impavido paladino contro l’ingiustizia della storia, di grande giornalista onesto e libero, di severo critico dell’occidente e dei nostri governi, cinici, ipocriti e indifferenti alle tragedie del mondo. “Del resto - scrive Filippo Fasano ANPI “Vittorio Arrigoni” Aprilia - il commercio delle armi è un affare colossale, irrinunciabile per le potenze tecnologicamente più avanzate. Lo ricorderemo sabato 11 settembre nello spazio aperto della sede Arci La Freccia (che ha collaborato con noi insieme a Dialogo Onlus) proponendo una rappresentazione teatrale, mirabilmente corredata da musiche ed immagini curate dal nostro Giancarlo Federico e con la regia di Gianfranco Iencinella, liberamente tratta dal libro “Gaza. Restiamo umani” di Vittorio Arrigoni. L’eterna tragedia di un popolo condannato ad essere cittadino senza diritti a casa propria o profugo in altri Stati. La performance sarà preceduta da una conversazione con illustri ospiti: Luisa Morgantini (Assopace) e Yousef Salman (Rappresentante dei Palestinesi in Italia). La rappresentazione teatrale sarà poi riproposta Domenica 26 Settembre a Piazza delle Erbe nell’ambito della Manifestazione comunale “Salotti culturali”. Le ultime vicende di pura, tragica natura militare che hanno interessato prima (a Maggio) l’eterno conflitto Israele – palestinese e poi nel mese scorso (in Afghanistan) la presa del potere da parte degli ultraconservatori Talebani interrogano e impongono alle Istituzioni internazionali e ai Governi nazionali un radicale cambiamento nei rapporti tra gli Stati, una maggiore attenzione verso i problemi della Libertà e dei Diritti umani universali, la fine delle politiche di potenza, la fine del commercio delle armi. Le parole di Vittorio Arrigoni, nel suo Diario drammatico dei 22 giorni di “Piombo fuso” (2008 – 2009) nel territorio della Palestina si intrecciano con le altrettanti gravi domande scomode, ma schiette e precise, che un altro gigante della Pace, Gino Strada, andava sciorinando in questi anni e faceva cadere pesantemente ma inesorabilmente sulle teste di una classe politica povera di idee, colpevolmente indifferente. Due persone affini per carattere, forza e amore per i più deboli, detestavano l’uso e la fabbricazione delle armi e, soprattutto, l’intervento armato per ristabilire la Pace o per portare la Democrazia nel mondo. Non è un caso. Ai funerali di Vittorio Arrigoni a Bulciago (Lecco) il 25 Aprile del 2011 non c’era nessuno a rappresentare le Istituzioni, nessun rappresentante del Governo; alla camera ardente a Milano il 24 Agosto scorso a salutare Gino Strada (11.000 visitatori) non c’era nessun politico nazionale né delle Istituzioni. E’ tutto dire! Una politica nazionale spesso miserabile che non ha voglia né forse le capacità di misurarsi con i temi forti che appartengono all’orizzonte umano. Restiamo umani! È il grido di dolore e di speranza con cui Vittorio Arrigoni chiudeva i suoi pezzi giornalistici. Mai, come oggi, lo slogan appare così pieno di senso. p.n.
La Greenfields ha una casa
Dopo anni di attesa e di incertezza i ragazzi della ASD Greenfields avranno finalmente una casa, un campo dove poter disputare le proprie partite, dopo essere risultati tra i vincitori del bando indetto dal Comune di Aprilia per la gestione del campo Bridgestone. Un risultato importante che riempie di orgoglio la squadra, che tuttavia non riesce a dimenticare le vicissitudini del passato. La disputa con il parroco di Campoverde, che per ragioni di sicurezza aveva tolto la possibilità di utilizzare il campo di proprietà della parrocchia è al centro di un lungo post su Facebook.
“Dopo diversi anni di attesa - si legge nella nota - l’Asd Greenfield United ha finalmente trovato casa. Ora più che mai abbiamo bisogno di tutti, per ogni tipo di sostegno sia morale che economico far diventare le nostre idee realtà. Finalmente da questa stagione calcistica e per i prossimi anni a venire potremo usufruire del campo sportivo comunale “Bridgestone” di Campoverde. Condivideremo questa avventura di gestione con un altra associazione l’A.S.D Real Aprilia. Sarà un impegno molto importante, dal punto di vista di tempo ed economico, gestire e migliorare la struttura e di pari passo crescere a livello sportivo, ma sopratutto sarà stimolante dimostrare a chi ci ha giudicato e ci giudica poco affidabili, di cosa sono capaci i ragazzi della Greenfield. La delusione in questi anni è stata tanta, sopratutto per esserci fidati a parole di chi ha puntualmente disatteso il tutto costringendoci a vagare nei vari impianti del comprensorio, invece di concederci la possibilità di dimostrare la nostra serietà e la nostra passione, per coronare il nostro sogno di riportare il calcio a Campoverde. Nonostante ciò non abbiamo mai mollato, mossi dalla passione per lo sport e dal senso di appartenenza per il nostro borgo, oggi abbiamo finalmente raggiunto il primo nostro obiettivo: avere un nostro impianto sportivo”.
Non si tratta di un impegno di poco conto, visto che l’associazione sarà tenuta ad apportare migliorie all’impianto e a corrispondere al comune un canone, tuttavia la squadra sembra decisa a portare avanti il progetto, recuperando la possibilità di giocare le partite “in casa”, presso l’impianto di Campoverde.
Francesca Cavallin