Riunione della famiglia Di Nella
Finalmente, dopo vari anni, le cugine della famiglia Di Nella, capostipiti i cari nonni Cesidio Di Nella e Aurefilia D’Amico, si sono ritrovate per un incontro informale in un bar di Aprilia. Tanta l’emozione e tante le notizie da scambiarsi davanti ad un aperitivo, molti i ricordi indelebili dell’infanzia trascorsa insieme a Pescasseroli.
Erano presenti zia Rosaria e zio Pasquale e le cugine: Katia e la figlia Martina, Ornella, Maria Paola, Patrizia, Gabriella e Rita. La grande famiglia Di Nella è in contatto tramite il gruppo delle ‘Cichinelle’ (nome che ha inventato per loro la spassosa zia Noemi).
Al termine del simpatico e coinvolgente rendez-vous si sono ripromesse di incontrarsi di nuovo in una cena conviviale con tutta la ‘banda’ dei cugini e nipoti.
Rita Cerasani
Superata la soglia dei 50 iscritti all’Officina Scacchi
Attacco doppio
L’Officina Scacchi Aprilia (OSA), superata la soglia dei 50 iscritti, e’ pronta per il suo primo “attacco doppio”.
Vediamo di spiegare meglio, usando la metafora scacchistica, il momento di crescita del circolo scacchi di via Giovanni XXIII n. 40.
Lo scacco matto è l’essenza degli scacchi. Pone fine alla partita offrendo un soddisfacente senso di “chiusura o liberazione” al termine di una lunga lotta.
Gli scacchi matti possono anche essere incredibilmente belli. Per definizione, lo scacco matto richiede coordinazione e gioco di squadra tra i propri pezzi: nessun pezzo rimasto solo può dare scacco matto. Persino la potente donna deve avere come minimo il supporto di un altro pezzo del suo colore, anche se è possibile che sia sufficiente la collaborazione sediziosa di un pezzo avversario che blocchi le case di fuga al re attaccato. La coordinazione delle forze di supporto ad un attacco può creare combinazioni di scacco matto a migliaia, anche se alcune si verificano frequentemente mentre altre... devono forse ancora... essere giocate.
Uno schema ricorrente è il cosiddetto “matto affogato”. Negli scacchi, il matto affogato è uno scacco matto portato a termine da un cavallo (o anche da altro pezzo) e nel quale il re non può muoversi poiché è circondato dai propri pezzi.
A volte questa situazione è chiamata “matto di Lucena”. La posizione di Lucena è una delle più note posizioni nella teoria dei finali di scacchi. Prende il nome dallo scacchista spagnolo Luis Ramírez de Lucena (anche se in realtà non appare nel suo libro Repetición de Amores e Arte de Axedrez pubblicato nel 1497) e venne resa nota per la prima volta nel 1634 ne Il puttino di Alessandro Salvio, una biografia romanzata dello scacchista italiano Leonardo da Cutro.
Il maestro apriliano Claudio Cesetti, scelto come testimonial e guida dall’OSA, prossimo a terminare il primo corso base del neo circolo, ha potuto spiegare nell’ultima lezione come i cavalli negli scacchi sono pezzi straordinari quando si parla di “attacco doppio” perché si muovono in maniera diversa da tutti gli altri protagonisti della scacchiera.
Ciò significa che sono in grado di attaccare perfino i pezzi più potenti senza esserne a loro volta attaccati.
Un cavallo può attaccare molti pezzi allo stesso tempo (persino due torri, la donna e il re tutti assieme!)
E se quando attacca due pezzi si chiama attacco doppio, quando i pezzi sono tre è un triplo (o triplone!) e quando sono quattro è un quadruplo.
I cavalli sono i protagonisti assoluti dei matti affogati e del motivo di Lucena in particolare.
Dal mese di giugno, a lezioni del corso ultimate, si avvierà la fase dei tornei per i novelli scacchisti, bambini, giovani ed adulti che hanno appreso non solo le nozioni posizionali ed i movimenti di base, ma lungo il percorso didattico hanno compreso i tatticismi, i primi quadri di matto ed i più comuni attacchi doppi.
Nella fantastica sede del Quartiere Grattacielo, quindi si è pronti a lanciare in giugno il primo “attacco doppio” della OSA:
- il sabato mattina (ore 10.00) torneo “open” per gli iscritti del circolo dove il gioco libero tra giocatori di tutte le età, farsi spazio alle nuove conoscenze e all’amicizia sociale;
- il mercoledì pomeriggio (ore 18.00), per i più grandi, un torneo a tempo tra i soci over 18 dove i primi rudimenti di “agonismo scacchistico” saranno sperimentati sulle 64 case, con lo spirito di apprendere dagli amici ed avversari e crescere insieme nella tecnica.
Insomma, si è pronti dopo 3 intensi mesi di studio, a giocare un “matto affogato” alla solitudine ed all’individualismo, perché il gioco come la relazione sono il fondamento delle società inclusive, rispettose ed aperte.
“La passione per il gioco degli scacchi è una delle più inaffidabili al mondo. Prende a schiaffi in faccia la teoria della selezione naturale”.
(Herbert George Wells)
Direttivo Officina Scacchi Aprilia