Alle tante critiche dei residenti dove passa la pista ciclabile l’Amministrazione risponde che i lavori devono ancora finire e sarà tutto a norma
Le tante criticità della pista ciclabile
La pista ciclabile interrotta dal posto assegnato ad un diversamente abile, l’amministrazione difende il progetto. Un piano, quello finanziato dal Ministero, che ancora non è stato completato per quanto riguarda il tratto lungo via Cattaneo ed a questa circostanza secondo l’amministrazione sarebbero dovute le criticità evidenziate dai residenti e riguardanti sia il tratto di ciclabile che da via Cattaneo si ricollega a via Pirandello, sia quello che percorre via Carroceto, dove nelle giornate di pioggia si formano pozzanghere dovute al mancato livellamento del terreno.
“L’intervento di realizzazione della pista ciclabile nel centro urbano e nello specifico lungo via Cattaneo - sottolinea l’amministrazione in una nota stampa - non è terminato. Il cantiere è tutt’ora in corso. Parlare di criticità, di mancati confronti fino ad utilizzare la parola “assurdo” per un’opera non completata ed in corso di realizzazione ci pare quantomeno prematuro. L’agenda lavori al momento prevede, come analizzato in fase progettuale, l’armonizzazione del tracciato della pista ciclabile con il resto della strada. Relativamente al tratto evidenziato nell’articolo siamo all’autorizzazione, come previsto, da parte del comando dei vigili urbani per uno spostamento del parcheggio disabili”.
L’amministrazione dunque afferma di aver già previsto soluzioni per spostare parcheggio e segnaletica verticale che crea intralcio alla pista in corso di realizzazione, che rappresentano alcune delle criticità messe in risalto dai residenti, memoria forse dei nodi rimasti irrisolti quando l’amministrazione aveva portato a termine il progetto della ciclabile lungo via Aldo Moro e via Cagliari, finanziata con le risorse erogate dall’Europa. In questo caso è stato il ministero a finanziare un’opera che permetterà di realizzare percorsi ciclabili in città, a collegare le aree verdi e favorire la mobilità sostenibile.
“Il progetto della pista ciclabile che sta interessando via Carroceto, via Cattaneo, via Bardi, via Ugo la Malfa, via Toscanini - aggiunge l’amministrazione - è stato realizzato in conformità con le disposizioni del codice della strada e rispettando le indicazioni del Ministero delle Infrastrutture attraverso un importante finanziamento ottenuto di € 600.000 dal ministero Transizione Ecologica, ed un contributo comunale di 200.000€. La pista andrà a raccordare quella già esistente, concludendo l’anello e collegandolo con il tratto di via Inghilterra. Il progetto è risultato vincitore all’interno di una graduatoria composta da sole 26 città in tutta Italia, partecipanti al programma nazionale di incentivazione della mobilità urbana sostenibile”.
Francesca Cavallin
La pista ciclabile passa attraversa la segnaletica verticale e il tracciato sembra non tenere conto neppure della presenza di posti auto assegnati ai disabili e che inevitabilmente finiscono per costituire un intralcio, una naturale interruzione del percorso.
La realizzazione della pista ciclabile lungo via Carroceto e del tratto che da via Cattaneo si ricongiunge con via Pirandello continua a far discutere. Se in molti hanno già fatto notare come il tratto di ciclabile realizzata su via Carroceto sia troppo angusto in alcuni punti, rappresentando un problema sia per le autovetture in transito sia per chi dovesse percorrere in bici quel tracciato, evidenziando anche accumuli di acqua in caso di pioggia per via delle pozzanghere generate dallo scarso livellamento del terreno, alcuni residenti non hanno potuto fare a meno di notare che anche la prosecuzione lungo via Cattaneo non è del tutto priva di impedimenti e problematiche. In particolare nel realizzare la pista secondo i residenti, l’ente non avrebbe tenuto conto della presenza di posti auto assegnati ai disabili che hanno presentato regolare richiesta e che per forza di cosa finiscono per rappresentare un naturale ostacolo per i ciclisti, né si è provveduto a rimodulare la segnaletica verticale in maniera da non creare strettoie e rischi.
Problemi risolvibili ma che per i residenti creano una situazione paradossale: creando un servizio il comune non ha pensato ad appianare le criticità già in fase di realizzazione del progetto, imparando anche dagli errori che già erano stati commessi quando era stato realizzato il primo tratto di pista ciclabile con i soldi dell’Europa. Un tratto che presentava e presenta tutt’ora varie criticità: alberi e segnaletica sul tracciato lungo via Aldo Moro, tratti troppo angusti e addirittura nel tratto alla fine di via Cagliari la pista veniva bruscamente interrotta a ridosso del fosso.
“Ci chiediamo - lamentano i residenti - perché l’amministrazione nella fase progettuale non abbia pensato di incrociare i dati relativi alla viabilità reale con il piano che avrebbe dovuto eseguire. Ciò avrebbe permesso di far notare per tempo tutte quelle criticità che sono abbastanza evidenti, come appunto la presenza del posto assegnati ai disabili e che corrisponde esattamente al punto dove la ciclabile dovrebbe proseguire, o la segnaletica al centro del tracciato. Una situazione ai limiti dell’assurdo”.
Francesca Cavallin