Sarà possibile sanare le multe dal 2000 al 2015
Pace fiscale
Il Comune di Aprilia dichiara la “pace” fiscale. Nell’ultima commissione finanze si è discusso sulla possibilità di stralciare parzialmente le cartelle esattoriali, relative alle multe del codice della strada, elevate tra il primo Gennaio del 2000 ed il 31 dicembre 2015. L’occasione nasce con la nuova legge di bilancio 2023 che prevede l’annullamento di alcune cartelle esattoriali, antecedenti al 2015, inferiori a mille euro. Lo stralcio, previsto nella manovra economica del governo Meloni, esclude però dalla sanatoria totale i debiti derivanti dalle multe stradali e dai tributi locali (come ad esempio l’Imu o la Tari), nonché quelli nei confronti di Enti previdenziali privati. E proprio sulle multe al codice della strada, elevate tra il 2000 ed il 2015, si è focalizzato il lavoro dei dirigenti e dei commissari che, ieri pomeriggio, hanno discusso sulla possibilità dello stralcio parziale delle cartelle esattoriali. In particolare le sanzioni al codice della strada comminate dal 2000 al 2015, e mai pagate ad Equitalia dai contribuenti sanzionati, hanno prodotto un mancato incasso di circa 430mila euro totali per l’ente di piazza Roma. Con lo stralcio, a cui il comune di Aprilia ha aderito, vengono quindi eliminati gli interessi che si erano generati da oltre una decade di mancati pagamenti. In questo modo i contribuenti morosi dovranno preoccuparsi di versare solo l’importo iniziale della multa. Dagli originari 430mila euro totali, togliendo quindi le more, si passa a circa 280mila euro totali di multe ancora esigibili dall’ente di piazza Roma.
“In questo modo – dichiara il sindaco Terra – diamo l’opportunità a tutti quei cittadini che devono sanare la loro posizione, di mettersi in regola evitando di pagare gli interessi. E’ una occasione importante per chi deve chiudere questa storia ultradecennale con Equitalia”.
Il Comune di Aprilia è uno dei primissimi enti locali della provincia di Latina ad utilizzare questo strumento di “pacificazione fiscale” contenuto nella nuova legge di bilancio. Un dispositivo che non era affatto obbligatorio visto che la manovra lascia possibilità di scelta ai singoli enti locali se utilizzarlo o meno.
“I Comuni che non accetteranno la rottamazione parziale di queste cartelle antecedenti al 2015 – spiega il dirigente alle Finanze del comune di Aprilia Cosimo Mazzone – dovranno certificarlo attraverso una delibera che deve essere portata e votata in consiglio comunale. Aprilia ha deciso per lo stralcio. L’obiettivo è quello di incassare almeno le somme originarie dovute, eliminando gli interessi. Sono circa 11mila euro di sanzioni residuali comminate tra il 2000 ed il 2010 e altre 422mila euro di multe elevate tra il 2011 ed il 2015”.
Alessandro Piazzolla
I cittadini di Vallelata non hanno accolto con piacere l’inizio della prova sul loro quartiere
Sperimentazione della Tarip
Gli abitanti di Vallelata contro l’amministrazione, confusi dalla sperimentazione che a breve prenderà forma nelle zone 1-2 in funzione del passaggio dalla Tari alla tariffa puntuale e preoccupati dalla prospettiva di dover pagare di più per coprire i costi della tariffa. Perplessità che i cittadini radunati il 25 gennaio scorso presso la canonica della chiesta di Vallelata hanno espresso in occasione del primo di una serie di incontri volti a illustrare il piano sperimentale per l’introduzione della Tarip, al quale erano presenti l’assessore all’ambiente Michela Biolcati Rinaldi e l’amministratore unico della Progetto Ambiente Stefano Cicerani.
L’amministrazione infatti, dopo aver provveduto all’acquisto dei kit necessari per passare dalla Tari alla Tarip, ha deciso di avviare una fase sperimentale per testare i kit e per elaborare un nuovo regolamento, partendo dalle zone 1 e 2 della città in base alla ripartizione decisa per la raccolta differenziata, zone che includo i quartieri Fossignano, La Cogna, Casalazzara e via Riserva Nuova, via Apriliana, Vallelata e Campoleone. In queste aree nelle prossime settimane 14 operatori della Progetto Ambiente divisi in 11 squadre provvederanno a “contare” il numero di conferimenti del rifiuto indifferenziato, che in futuro rappresenterà uno degli indicatori per elaborare la tariffa.
Oltre il numero di volte fissato dal regolamento, sulla base del principio chi più inquina più paga, come illustrato dall’assessore Biolcati Rinaldi i cittadini verranno chiamati a sostenere costi aggiuntivi. Una circostanza che ha irritato non poco la platea, creando confusione anche rispetto alla fase sperimentale.
“Non capiamo perché l’amministrazione ha deciso di partire proprio dalle periferie - hanno contestato i residenti - quando già ci sentiamo danneggiati perché costretti anche a raccogliere rifiuti prodotti e abbandonati da altre persone. Vogliamo pagare una tariffa equa, ma dobbiamo essere messi in condizione di pagare quello che noi produciamo, non il sovrapprezzo generato da altri, visto che chi conferirà più volte sarà penalizzato dal numero di conferimenti”.
Questo il tenore degli interventi del pubblico di Vallelata, che primaancora dell’introduzione vera e propria del nuovo sistema tariffario ha male accolto la sperimentazione presentata dalla delegata all’ambiente. A calmare le acque ci ha pensato il dirigente della partecipata.
“La raccolta differenziata in queste zone funziona - ha dichiarato Cicerani - anche per questo abbiamo scelto di partire da queste zone che includono un numero non elevato di nuclei famigliari. Speriamo con questo sistema, che ora verrà introdotto solo in via sperimentale, di riuscire a tenere maggiormente sotto controllo la qualità della raccolta differenziata a beneficio di tutti”.
Un sistema sicuramente efficace e più equo nella ripartizione tariffaria, ma ancora non compreso dai cittadini che dovranno aiutare a coniarlo tramite la sperimentazione, forse a causa di una spiegazione lacunosa.
Francesca Cavallin