Per il rinnovo del Consiglio della Regione Lazio si voterà domenica 12 febbraio dalle 7,00 alle 23,00 e lunedì 13 febbraio dalle 7,00 alle 15,00
I candidati a Presidente della Regione Lazio
Questi sono i candidati presidente alla Regione Lazio: Alessio D’Amato (centrosinistra), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5S), Rosa Rinaldi (Unione Popolare), Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano).
Ecco le 17 liste che sostengono i candidati:
Alessio D’Amato sono sette liste: Pd, Psi, Azione e Italia viva (Terzo polo), DemoS-Democrazia Solidale, +Europa - Radicali Italiani e Volt, Verdi-Sinistra, Lista Civica D’Amato presidente.
Francesco Rocca sono sei liste: Fratelli D’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Rinascimento, Unione di Centro, Lista Civica per Rocca Presidente.
Donatella Bianchi è sostenuta da due liste: Movimento 5 Stelle, Polo Progressista.
Rosa Rinaldi è sostenuta dalla lista: Unione Popolare.
Sonia Pecorilli è sostenuta dalla lista: Partito Comunista Italiano.
QUANDO SI VOTA E COME SI VIENE ELETTI.
Le elezioni si svolgeranno domenica 12 febbraio, con seggi aperti dalle 7 alle 23, e lunedì 13, quando si potrà votare dalle dalle 7 alle 15.
Le urne per rinnovare le elezioni regionali saranno aperte domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 dalle 7 alle 15.
L'ultima tornata elettorale per Lazio risale al 4 marzo del 2018. In quella occasione nel Lazio su 4.780.090 elettori andarono a votare 3.181.235 persone, con una affluenza finale pari al 66,55%; Nicola Zingaretti (centrosinistra) vinse con il 32,93% e 1.018.736 voti.
Per le elezioni regionali viene eletto presidente della Regione Lazio "il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale", senza ballottaggio.
Il Consiglio regionale del Lazio è composto da 50 consiglieri più il presidente della Regione. 40 consiglieri, vengono eletti col metodo proporzionale sulla base di liste concorrenti presentate a livello circoscrizionale (le cinque province: Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo), in particolare ben 40 consiglieri vengono eletti nella provincia di Roma e 10 nelle altre 4 provincie.
I restanti 10 seggi non sono più assegnati in automatico, tramite il cosiddetto listino, abolito nel 2017. Quindi il premio di maggioranza varia in funzione dei seggi che le liste collegate al presidente della Regione eletto hanno ottenuto con metodo proporzionale. In particolare se il gruppo o i gruppi di liste collegati al candidato presidente eletto hanno conseguito, in sede di riparto proporzionale, una percentuale di seggi inferiore al 60% (30 seggi), il premio di maggioranza consiste nell’assegnare, tra i suddetti gruppi di liste, un numero di seggi necessario a raggiungere tale soglia. Tuttavia, il numero massimo di seggi attribuibile con il premio non può superare i dieci seggi, anche nel caso in cui non fosse sufficiente a garantire il raggiungimento del 60% dei seggi. Nel 2017 poi è stata introdotta tra l'altro la parità di genere, attraverso la doppia preferenza e l’obbligo di garantire il limite del 50% ai candidati dello stesso sesso nelle liste circoscrizionali e la garanzia di almeno un consigliere eletto per ogni provincia.
T.R.