Numerosi i furti nelle abitaziani di notte e di giorno
Ladri scatenati
Ladri scatenati alla periferia di Aprilia. L’ultimo furto è avvenuto alcune notti fa nella zona di Campoleone. Colpita un’abitazione situata in via Primo Maggio dove vive una coppia. I ladri sono riusciti a penetrare all’interno dell’appartamento in piena notte mentre i proprietari erano in casa. La coppia stava dormendo tranquillamente e non si è minimamente accorta della presenza dei malviventi.
La banda di ladri, formata probabilmente da due, tre persone, è riuscita a portare via diversi gioielli, denaro contante e alcuni oggetti di valore mentre non ha toccato telefonini, tv e gli altri dispositivi tecnologici presenti nell’appartamento. I proprietari si sono accordi del furto solo al mattino seguente.
“Mi sono alzato con un fortissimo mal di testa – spiega il padrone di casa – come se avessi bevuto molto vino. Nella notte, mentre dormivo, sentivo una voce parlare con un forte accento dell’est. Il problema è che non gli ho dato peso perché ero come stordito, pensavo che stessi sognando, era come se fosse tutto normale”.
E invece, quando si sono alzati hanno trovato la brutta sorpresa. La casa era stata svaligiata ed i malviventi si erano allontanati con soldi e preziosi.
“Penso che il furto – continua il proprietario dell’abitazione – si sia consumato intorno alle 2. Avevamo le finestre chiuse e ovviamente anche la porta anche se questa non era stata serrata dall’interno. Non ci siamo accorti di nulla. Non è il primo colpo che si verifica ultimamente nella zona. Per questo serve la massima attenzione da parte di tutti i residenti del quartiere. Bisogna segnalare subito movimenti o rumori sospetti alle forze dell’ordine”.
Nelle ultime settimane il numero dei furti, in centro ed in periferia, è aumentato e ciò sta creando molta preoccupazione tra gli abitanti di Aprilia. Solo pochi giorni fa i ladri avevano colpito nella zona di Aprilia nord. Erano entrati all’interno di un appartamento, in quel momento vuoto, e avevano portato via anche in quel caso soldi e gioielli.
L’intera scena era stata ripresa dal sistema di videosorveglianza. Le telecamere avevano inchiodato tre persone, i componenti della banda, mentre uscivano dalla porta della casa con diverse buste. Avevano i guanti per evitare di lasciare tracce ma il volto non era coperto. Ad accorgersi del furto è stato poi il padrone di casa che ha portato le immagini alle forze dell’ordine. Non è escluso che possa trattarsi della stessa banda che ha colpito l’altra notte nella zona di Campoleone.
Alessandro Piazzolla
Si ipotizza un agguato per il sospetto furto della collezione di carte di Pomekon
36enne gambizzato
“Mi ha sparato perché pensa che gli ho rubato la collezione di carte di Pokemon”. E’ quanto ha scritto dal letto d’ospedale Marco Colardo, il 36enne di Aprilia gambizzato martedì 7 ottobre dal 31enne Giuseppe Marcellino. La vittima lo ha scritto su un biglietto poi consegnato al suo legale di fiducia. Secondo la versione della vittima, Marcellino accuserebbe Colardo di essere responsabile di un furto, avvenuto nelle scorse settimane, all’interno della sua abitazione. A seguito del colpo sarebbero spariti soldi, circa un migliaio di euro, e soprattutto delle carte di Pokemon dal valore di migliaia di euro che Marcellino custodiva gelosamente.
Il valore di queste carte varia e oscilla a seconda della loro rarità ed edizione, delle loro condizioni e anche dalla lingua. Si va da pezzi che valgono centinaia di euro fino a carte del valore di centinaia di migliaia di euro. Colardo dal suo letto di ospedale ovviamente nega qualsiasi addebito. Aggressore e vittima si conoscevano da una vita.
Da giovanissimi si frequentavano, erano nello stesso giro. Entrambi frequentavano la zona di Campo di Carne, Colardo ci vive mentre Marcellino lavorava fino a qualche mese fa nella macelleria di famiglia, di proprietà dello zio, che a luglio venne raggiunta da diversi colpi di pistola. I proiettili vennero esplosi da un’auto in corsa e finirono contro la serranda del negozio di via Genio Civile, una intimidazione gravissima su cui ancora non è stata fatta luce dalle forze dell’ordine. Martedì pomeriggio Marcellino ha deciso di passare all’azione. A bordo di un’auto, su cui viaggiavano altre due persone, un ragazzo al posto di guida ed una ragazza sul sedile lato passeggero, il 31enne apriliano si è messo all’inseguimento dell’Audi condotta da Colardo e su cui si trovava anche la ragazza.
Gli aggressori sono riusciti a tagliargli la strada e a bloccare la loro fuga all’altezza dell’incrocio tra via Fossignano e via Vallelata. Erano circa le 14e30 quando Marcellino è sceso dall’auto e ha caricato la pistola contro l’Audi. Mentre ha tentato di fare fuoco però, l’arma si è inceppata. Ha quindi ricaricato esplodendo un colpo che è finito contro la portiera posteriore dell’Audi, poi ha aperto lo sportello anteriore e ha esploso altri colpi di pistola. Due proiettili hanno ferito gravemente Colardo alle gambe. Il primo proiettile ha centrato la coscia sinistra ed è uscito raggiungendo la caviglia sinistra. Il secondo, invece, ha colpito la coscia destra e li si è fermato. Pochi secondi dopo, Marcellino è risalito in macchina e si è allontanato velocemente dileguandosi in pochi minuti.
L’agguato portato a termine dal 31enne di Aprilia non è di certo passato inosservato. A pochi metri di distanza c’è infatti un bar. In quel momento, negli spazi esterni dell’attività, vi erano alcune persone che stavano prendendo il caffè e che hanno sentito chiaramente i colpi di pistola e poi lo sgommare di un’auto a tutta velocità.
Le urla di dolore della vittima e di paura della compagna hanno chiarito subito cosa fosse accaduto. Sono stati quindi allertati i soccorsi che hanno trasferito Colardo al Goretti di Latina dove è stato operato con una prognosi di 40 giorni. Lunedì dovrebbe subire un nuovo intervento chirurgico alla caviglia sinistra. Marcellino davanti al gip del tribunale di Latina è rimasto in silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere. Per lui è stato confermato il carcere. Nel frattempo continuano le indagini dei carabinieri di Aprilia. L’obiettivo è quello di trovare l’arma usata per l’agguato e di identificare le altre due persone che si trovavano a bordo della Lancia Ypsilon con Giuseppe Marcellino.
Alessandro Piazzolla