Ambizioso progetto del Sacro Ordine Templare San Michele commenda di Aprilia
Le radici dei templari
Il Sacro Ordine Templare San Michele, commenda di Aprilia, ha intrapreso un ambizioso progetto di ricerca storica volto a far luce su un capitolo finora poco esplorato del nostro territorio: la presenza dei Cavalieri Templari nel Basso Medioevo. L’iniziativa mira a riscoprire le tracce lasciate da questo potente e misterioso ordine religioso-militare, che ha avuto un ruolo significativo nella storia europea tra il XII e il XIV secolo.
Le prime indagini si concentrano su tre aree di particolare interesse, individuate grazie a indizi storici e alla toponomastica locale:
* Il Castello dei Frangipane a Fossignano: Questa imponente fortificazione, appartenuta alla potente famiglia romana dei Frangipane, è al centro dell’attenzione. I Frangipane ebbero stretti legami con l’ordine templare e non è escluso che abbiano concesso loro l’utilizzo o la gestione di alcune delle loro proprietà, incluso il castello di Fossignano, per scopi strategici o logistici. La ricerca si concentrerà sull’analisi di documenti d’epoca e sui resti archeologici per accertare un’eventuale presenza templare all’interno o in stretta connessione con il castello.
* Carano: La “Posta” dei Cavalieri? L’attenzione si sposta poi su Carano, località dove la tradizione popolare e alcuni toponimi suggeriscono la presenza di una “posta” o stazione di sosta per i cavalli. Questa ipotesi si lega alla ben nota efficienza logistica dei Templari, che necessitavano di punti di appoggio lungo le vie di comunicazione per il movimento di uomini, merci e informazioni. La ricerca mira a individuare eventuali tracce di strutture antiche che potrebbero aver svolto questa funzione.
* Campo Verde e l’Antichissima Chiesa di San Pietro in Formis: Il cuore storico di Campo Verde, con la sua venerabile chiesa di San Pietro in Formis, rappresenta un altro punto focale dell’indagine. La presenza di chiese dedicate a San Pietro era frequente in aree legate all’influenza templare. L’analisi architettonica e documentale della chiesa potrebbe rivelare elementi che testimoniano un legame, diretto o indiretto, con l’ordine del Tempio.
“Il nostro territorio non si ferma soltanto al buio periodo di guerra, come spesso viene ricordato,” sottolineano i rappresentanti del Sacro Ordine Templare San Michele. “Aprilia e le sue frazioni affondano le proprie radici in un passato molto più ricco e complesso, spesso sottovalutato. La presenza dei Templari, se confermata, aggiungerebbe un tassello fondamentale alla nostra storia locale, aprendo nuove prospettive sulla nostra identità culturale”.
L’iniziativa dell’Ordine Templare San Michele si propone di coinvolgere anche la comunità locale, attraverso incontri pubblici e la condivisione dei risultati delle ricerche.
L’obiettivo è quello di risvegliare l’interesse per la storia del territorio e di valorizzare un patrimonio culturale potenzialmente di grande importanza.
Questo viaggio nel tempo, guidato dalla passione per la storia e dalla dedizione alla ricerca, potrebbe presto svelare un passato insospettato, arricchendo la conoscenza e il senso di appartenenza della comunità apriliana. Resta alta l’attesa per i risultati di queste promettenti indagini che potrebbero riscrivere un affascinante capitolo della storia del nostro territorio.
Onore a Dante
In occasione del Dantedì (che come ogni anno cade il 25 marzo), il giorno dedicato al Sommo Poeta, gli alunni delle classi 2a A, 2a G, 2a H, 2a L e 1a H dell’Istituto Comprensivo “Pascoli” di Aprilia, coordinati dalle prof.sse Gledis Baravelli, Claudia Mammucari, Loredana Melgiovanni e Anna Pugliese hanno allestito una piccola mostra con disegni e plastici che illustrano la struttura dei regni ultraterreni attraversati da Dante insieme alle sue tre guide, ritratti di Dante, Beatrice, Virgilio e vari episodi tratti dalle tre cantiche (p.e. dalla prima l’ingresso nell’Inferno, l’arrivo di Caronte, l’episodio di Paolo e Francesca; dalla seconda l’incontro con Pia de’ Tolomei e, nel Paradiso terrestre, con Beatrice; dalla terza l’incontro con Cacciaguida, il trisavolo di Dante) ed anche del suo ruolo nello Stilnovismo (con ritratti anche di Guido Cavalcanti e Guido Guinizzelli).
L’impegno profuso dagli alunni nella partecipazione a questo evento testimonia la passione che le loro insegnanti sono state capaci di infondere in loro. L’appuntamento è già fissato per l’anno prossimo, quando con rinnovato entusiasmo si tornerà a ricordare ed onorare degnamente colui che a buon diritto è stato definito il padre della lingua italiana.