La posizione di Sinistra Italiana sul mancato asilo nido
Negligenza inaccettabile
Sinistra Italiana Aprilia esprime forte preoccupazione per la notizia appresa dalla stampa per la perdita del finanziamento di 2,5 milioni di euro del PNRR per la costruzione di un nuovo asilo comunale in via Pergolesi. La mancata presentazione del progetto al Ministero da parte del Comune ha fatto sfumare una grande opportunità per la città, privando 108 bambini di un nuovo spazio educativo. Questa grave negligenza amministrativa è inaccettabile, la mancata gestione e il ritardo nella presentazione del progetto dimostrano un’incompetenza politica che danneggia direttamente le famiglie e i bambini di Aprilia.
Questa situazione è il risultato diretto del vuoto politico e amministrativo creato dalla destra cittadina. L’inefficacia dell’amministrazione, l’arresto del Sindaco Lanfranco Principi e le conseguenti dimissioni del consiglio comunale hanno condannato la città a perdere progetti di questa portata.
Questa situazione ha avuto conseguenze concrete sul futuro della città e sui servizi per l’infanzia e si aggiunge alle disastrose altre gravi situazioni già denunciate nei giorni scorsi sulla discarica voluta dalla regione, sulla bonifica di Sant’Apollonia che ha perso i fondi del pnrr, sui finanziamenti ritirati dalla Regione per la asl, sul dramma del servizio idrico inefficiente e delle bollette care.
La destra di governo ha consegnato una situazione disastrosa e deve assumersene le responsabilità!
Sinistra Italiana Aprilia chiede immediata chiarezza sulle responsabilità di questa inaccettabile perdita.
Non possiamo permettere che disastri amministrativi di questa portata penalizzino ancora il futuro della nostra città.
Sinistra Italiana Aprilia
L’11 aprile si terrà la terza conferenza dei servizi che dovrebbe dare il parere definitivo
I cacciatori contro la discarica
Anche i cacciatori di Aprilia si schierano contro la discarica. Il fronte contro il progetto presentato dalla Frales nell’area di Sant’Apollonia si amplia. Nelle scorse ore, infatti, anche diverse associazioni venatorie hanno ribadito tutta la loro contrarietà nei confronti del deposito di rifiuti attualmente in fase di discussione alla regione lazio. L’11 aprile prossimo è infatti prevista la terza conferenza dei servizi che dovrebbe dare un parere definitivo al progetto della società privata che, finora, ha ottenuto il semaforo verde da diversi enti e uffici regionali. In più, sulla vicenda, pesa moltissimo il decadimento del vincolo paesaggistico della campagna romana, con le norme di salvaguardia praticamente “saltate” dopo che il procedimento non è stato concluso entro le tempistiche di legge.
L’eliminazione del vincolo paesaggistico toglie, di fatto, uno “scudo” protettivo all’area di Sant’Apollonia. Su questa vicenda è esplosa, in queste settimane, una ferocia polemica che ha messo nel mirino soprattutto la sovrintendenza dei beni culturali del ministero della cultura, rea di non aver chiuso l’iter entro i 90 giorni dall’entrata in vigore delle norme di salvaguardia. Ed in questo contesto si inseriscono anche i cacciatori di Aprilia che scendono in campo contro il progetto di discarica nella zona di Sant’Apollonia.
“Anche i cacciatori di Aprilia, da sempre sentinelle dell’ambiente e impegnati nella tutela e conservazione del territorio – attaccano Pasquale Bianchini della Anlc, Walter De Luca della Enalc, Paolo Ferrari della Fidc e Angelo Laorente della Arci caccia - denunciano una situazione ormai insostenibile: tra la centrale turbogas, ettari di pannelli solari e ora anche la proposta di una nuova discarica, si continua a devastare un’area già gravemente compromessa dalla presenza di impianti per la gestione dei rifiuti. La presenza di queste attività rischia di pesare moltissimo sull’ecosistema e la flora esistenti.
Per questo, tutte le associazioni venatorie si schierano al fianco dei cittadini di Aprilia e chiedono una mobilitazione generale. Venerdì 11 aprile, alle ore 11, nella sala consiliare di Aprilia, partecipiamo in massa alla conferenza dei servizi per dire con forza: “Discarica? No, grazie” piano presentato dalla Frales Srl prevede un costo totale dell’intervento di circa 28 milioni di euro, di cui 22 milioni relativi ai costi di costruzione. Il deposito, che secondo il piano avrebbe una capacità produttiva massima di 940mila metricubi, ospiterebbe rifiuti non pericolosi. La finalità del progetto è quella di dotare l’ATO di Latina di un impianto di abbancamento rifiuti per un periodo di almeno dieci anni. Il piano è stato comunque ideato per permettere l’eventuale implementazione della capacità a seconda delle necessità dell’ATO di Latina.
Alessandro Piazzolla