L’OEPAC (Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione) della discordia. Infuocato consiglio comunale di Ardea, al termine del quale si è giunti ad una soluzione positiva per evitare ulteriori tagli. “Si è giunti ad una conclusione che potrà evitare ulteriori tagli per il futuro riguardo alla gestione dell’OEPAC per gli alunni delle scuole”. È il commento del sindaco Maurizio Cremonini, a margine del consiglio comunale del 14 novembre durante il quale è stato trovato un accordo con l’approvazione di una risoluzione che prevede in pratica l’impegno dell’Amministrazione comunale a garantire l’assistenza agli alunni. Sono state impegnate somme importanti anche se le casse del Comune di Ardea non sono ancora floride rispetto a quanto sarebbe auspicabile. Le ore aumentate sono 11mila che fanno passare dalle 36mila ore del precedente appalto alle 47mila previste per la prossima gestione. Dai pochi dati disponibili le richieste di assistenza sarebbero aumentate in questi ultimi anni e la gestione non sarebbe riuscita a gestire in modo adeguato questo aumento di richieste di assistenza, a seguito dell’aumento di alunni che frequentano la scuola. Vista la crescita demografica della popolazione di Ardea, evidentemente si poteva prevedere qualcosa di diverso. Altrettanto dai dati in possesso i numeri per quanto riguarda i bambini che rientrano nel comma 3 dell’assistenza hanno necessità di più ore rispetto a quelle attuali.
Il consiglio comunale ha bocciato la mozione presentata dalla consigliera Antonella Cofano. Intanto ancora sulla questione dell’assistenza agli alunni, c’è da evidenziare che i vari istituti del territorio non avrebbero presentato le relative richieste di assistenza. Qualcuno, invece, suppone che sarebbero state bocciate dal Ministero dell’Educazione. Un consiglio infuocato si diceva. Ed è stato proprio così. Una seduta durante la quale sono venute alla luce delle divisioni abbastanza nette all’interno della maggioranza, proprio sulla questione dell’assistenza gli alunni delle scuole. Lo scontro più duro è stato quello tra le antagoniste, la consigliera Antonella Cofano (FdI) e Raffaella Neocliti (FdI), entrambe esponenti della maggioranza di centro destra, che non si sono risparmiate nello scambio di opinioni diverse e che hanno animato un dibattito già di per sé abbastanza infuocato, visto che la maggior parte del pubblico presente rappresentava i genitori degli alunni che hanno bisogno di assistenza e di essere seguiti durante le lezioni scolastiche. Una circostanza che sicuramente poteva essere evitate ed offrire un‘occasione alla popolazione di maturità e di attenzione alle problematiche della cittadinanza, soprattutto in considerazione del fatto che la discussione riguardava degli alunni, o per meglio dire dei minori, delle scuole elementari e non si stava parlando della raccolta di rifiuti, anche questa discussione dovrebbe essere argomento di discussione approfondita all’ordine del giorno del consiglio comunale, ma di bambini che hanno difficoltà ed hanno bisogno di avere assistenza. L’impegno non lo si doveva dimostrare in consiglio comunale o durante la diretta streaming della stessa assise comunale, Bensì nel lavoro delle apposite commissioni che sono chiamate a svolgere questo tipo di lavoro di analisi e di proposizione di interventi finalizzati alla chiusura dell’emergenza, se così la volgiamo chiamare. Il problema di fondo dell’assistenza ai minori, arriva ogni anno all’inizio delle lezioni scolastiche: mense, trasporti alunni disabili, OEPAC come in questa occasione. Proprio per quest’ultima questione il problema era già stato affrontato alla fine del mese di gennaio di quest’anno e ci sarebbe stato tutto il tempo per trovare dei fondi, vedi anche le luminarie che stanno destando non poche critiche da parte della popolazione, ed altri settori dai quali si sarebbero potuti racimolare dei fondi per destinare all’OEPAC e non trovarsi a questo punto dell’anno scolastico, con la carenza di ore. Bambini che hanno bisogno di assistenza e che invece si ritrovano senza. E la cosa più brutta di questa storia e che non c’è un colpevole.
Intanto ad onor di cronaca tutti gli argomenti che il presidente del consiglio comunale Francesco Giordani, aveva inserito sono stati discussi. Questioni di bilancio e di finanze che avevano bisogno dell’attenzione del consiglio comunale. Tra gli altri argomenti al centro della discussione quello che destava ancora particolare attenzione è stato il progetto per l’inversione della posizione della Cappella all’interno del Cimitero di Via Strampelli, con i due forni crematori previsti nel progetto. Il consiglio comunale ha approvato la delibera e come previsto la Cappella sarà ubicata all’ingresso del cimitero, mentre i due forni crematori saranno collocati alla fine del cimitero a distanza dei 400 metri previsti dalla prima abitazione.
Sabatino Mele
Per coloro che volessero ascoltare quanto discusso in consiglio comunale il giorno 14/11/2024 possono collegarsi sul sito del comune di Ardea tramite consiglio Cloud che trasmette in streaming le sedute.
Un consiglio con punti all’ordine del giorno che riguardavano tematiche importantissime! Un consiglio comunale durato quasi 5 ore, un dibattimento acceso tra maggioranza ed opposizione, ognuna con le proprie posizioni, con una grande partecipazione delle famiglie degli alunni con disabilità, presenti per vedere riconosciuti i diritti dei loro figli titolari della 104/92, diritto all’assistenza con operatori qualificati durante le ore di lezioni in classe, a sostegno del loro diritto allo studio (OEPAC ex AEC)! Un dibattito acceso tra le famiglie e membri dell’opposizione con maggioranza, purtroppo visto dalla maggioranza e dallo stesso Sindaco come una strumentalizzazione politica, dimenticando che la stessa maggioranza di oggi,nel 2017, occupò l’aula consiliare per 15 GG a sostegno delle famiglie degli alunni di allora, aventi lo stesso diritto di oggi e di tutti gli anni scolastici, passati presenti e probabilmente futuri!
Fu anche allora strumentalizzazione politica? Una cosa è certa, in tutta questa vicenda, ogni anno si ripresenta, con le stesse motivazioni, con le stesse conclusioni: troveremo, abbiamo detto, abbiamo fatto,faremo, mancano i soldi, le scuole non hanno dato in tempo i dati, le 104 sono aumentate, i contratti sono sbagliati, è colpa di quelli di prima! Le scuse ormai le conosciamo tutte.
Le insegnanti di sostegno perché dipendono dal MIUR, gli operatori dipendono dal comune, i fondi arrivano in ritardo, non ce ne sono a sufficienza, non possiamo fare debiti fuori bilancio... Poi sicuramente molto dipende dalle politiche scellerate dei governi centrali che vanno a colpire con i loro tagli la sanità e la scuola, ma cari signori, anni di lotte per vedere riconosciuti il diritto allo studio e l’assistenza agli alunni con disabilità non vi hanno insegnato nulla? Vi fate pubblicità utilizzando la disabilità quando occorrono voti per essere eletti, oppure non avete contezza di quante difficoltà affrontano le famiglie per mandare a scuola i loro figli e fare vivere loro una quotidianità normale, di dare loro un diritto all’inclusione e condivisione con il resto della classe di appartenenza? Ascoltare che ci hanno lavorato per trovare una soluzione negli ultimi tre giorni (?) cosa vuol dire? E con quale risultato? Non l’ho capito, sinceramente! Oggi però vorrei capire, le ore che sono state distribuite diversamente agli alunni, e di fatto sono una riduzione al singolo alunno, come pensate di risolvere e soprattutto da quando? Da oggi, da domani, tra un mese? I fatti devono seguire le promesse, le parole volano, contano le azioni! Di fatto i problemi rimangono di chi ce li ha, di chi li subisce non per scelta ma per un destino avverso, in qualsiasi ambito sia lavorativo che sanitario, ma per qualificare le persone come intelligenti, sensibili ed attente alle difficoltà delle persone meno fortunate, ancora più grave se minori, devono seguire le azioni!
Leardi Anna Santina,
presidente dell’associazione
Rivalutiamo Marina di Ardea Odv
Da un post dell’amministrazione comunale di Ardea.
“... abbiamo affrontato con determinazione le criticità ereditate dalla precedente amministrazione (...) con rammarico ... constatiamo come alcune forze politiche stiano tentando di strumentalizzare questa delicata situazione per fini propagandistici, sfruttando la condizione dei più fragili per ottenere visibilità. Riteniamo tale comportamento inaccettabile e contrario ai principi di etica e responsabilità che dovrebbero guidare l’azione politica...”.
Certo ci vuole una bella faccia tosta per fare simili dichiarazioni.
La precedente amministrazione M5S, a causa delle dimissioni anticipate del sindaco Di Fiori, si ritrovò un bilancio redatto dal commissario prefettizio Tedeschi che non destinò nessuna risorsa ai servizi sociali più urgenti. Inoltre ereditò oltre 22 milioni di debiti fuori bilancio accumulati negli anni dalle passate amministrazioni di centrodestra, obbligandola a dichiarare un dissesto finanziario. Ci fu una contestazione feroce (cavalcata dall’opposizione dell’epoca) per il ritardo nell’erogazione dei fondi OEPAC (ex AEC), che sfociò nell’occupazione della sala consiliare ed una vergognosa aggressione al sindaco Savarese. Ma nonostante tutto fu garantita l’assistenza ai bambini OEPAC, fino alla scadenza della consigliatura.mChiaramente siamo contenti che finalmente ci saranno misure strutturali che garantiscano il servizio, con la speranza che l’anno prossimo non si debba ancora tornare sull’argomento. Non accettiamo però in maniera categorica che l’amministrazione Cremonini scarichi le sue responsabilità, il suo immobilismo, sulla “precedente amministrazione”, perché oggi, a oltre due anni dall’insediamento, si è trovata un debito ripianato e tutto il tempo per organizzare il servizio.