Iniziativa della Pro Loco presso l’IC Ardea 2
Giornata di festa
Giornata di festa l’11 novembre scorso presso l’IC Ardea 2 di Via Tanaro. La Proloco Tor San Lorenzo, in collaborazione con Amazon FC05, ha distribuito gratuitamente a tutti gli alunni delle classi prime, uno zainetto con piccolo kit scolastico.
“Ringrazio la Proloco - ha detto la dirigente scolastica, dr.ssa Maria Troianello - per la continua attenzione che riserva alla Scuola: iniziative di questo tipo rinsaldano e sviluppano la coesione tra le realtà del territorio a tutto vantaggio dei bambini che sentono di far parte di una più grande Comunità”.
Nel suo intervento la Presidente della Pro Loco Daniela Magliacca, ha ringraziato la Direzione Amazon FC05 per aver reso possibile l’evento.
Ha ricordato, infine, le iniziative previste per le prossime festività natalizie rivolte agli alunni: “Cartoline dall’Utopia”, progetto riservato alle classi IV e V, che si sviluppa con messaggi di Natale indirizzati a destinatari reali o virtuali ed il concorso “Presepi nella tradizione popolare” rivolto a tutte le classi per la realizzazione di presepi.
Proloco di
Tor San Lorenzo
Collocate nel centro storico le statue realizzate dallo scultore Claudio Magnetti
Il ritorno di Turno ad Ardea
Il ritorno di Turno ad Ardea. L’Ecomuseo Lazio Virgiliano, una realtà che continua a rappresentare e a far conoscere e promuovere la storia di Ardea.
La tradizione e la riscoperta della millenaria presenza di testimonianze archeologiche che, senza ombra di dubbio, possono essere considerate delle bellezze di immenso valore che potrebbero ricevere dalle istituzioni una maggiore attenzione. Sono gli elementi sui quali da anni si discute ed ai quali si cerca di dare la giusta collocazione. Non si vuole fare polemiche o altre discussioni che non fanno altro che penalizzare chi vuole, invece, portare avanti un discorso storico-culturale che riguarda da vicino la storia e le tradizioni di Ardea. L’occasione per riconoscere la peculiarità di Ardea sono state la collocazione delle statue realizzate dallo scultore Claudio Magnetti, che ha riportato il Re Turno ad Ardea.
“Dopo oltre 2000 anni Turno, il re dei Rutuli, è tornato nella sua città, Ardea, accanto a lui è stato posto il simbolo della stessa, l’Airone cenerino, che, secondo la leggenda prese vita dalle ceneri della città, distrutta e data al fuoco da Enea e che ancora oggi è un abituale frequentatore del luogo, soprattutto presso la foce o le rive del fiume Incastro, quasi a testimoniare il duraturo valore storico di questa antica città che ha conservato il suo nome originale – ha scritto Giorgio Silvestri -. Grazie alla tenacia del coordinatore dell’Ecomuseo Lazio Virgiliano, Giosuè Auletta, il quale da anni stava sostenendo questa proposta, che finalmente la presenza della statua dell’eroe rutulo darà alla città una testimonianza della sua identità storica. Autore dell’opera è lo scultore Claudio Magnetti che ha realizzato la statua già da diverso tempo e anche lui ha potuto vedere esaudito il desiderio di vedere la giusta collocazione del suo lavoro”.
“Il ritorno di Turno ad Ardea. La pubblicazione di “Turneide” coincide con un evento storico locale e globale il ritorno di Turno ad Ardea – scrive la presidente Piera Anna Maria Muzi Martis -. L’interpretazione ideologica dell’Eneide in Italia aveva portato ad idealizzare la figura di
Enea come un eroe, un migrante, un missionario, emarginando, svalutando o ignorando la figura di Turno. Una rilettura filologica complessivo di quello che Virgilio scrive nelle Eneide-Turneide, anche grazie a ricercatori e studiosi in ogni parte del mondo, ha ripristinato un diverso punto di vista che nella storia dell’umanità è quello della ragione, della giustizia, della verità. Messi di fronte all’ultima scena dell’Eneide con uno spietato Enea che uccide Turno, ferito e da terra, le giovani generazioni del centro storico di Ardea hanno fatto una domanda: perché nell’Eneide Enea si comporta così? E perché Turno non si oppone ad Enea? Per trovare una risposta a quelle domande è nata una bellissima ed interessante ricerca per sapere quale educazione Enea e Turno avevano avuto da bambini. La grande sorpresa è stata la constatazione che anche nell’antichità si erano posti le stesse domande solo per una questione “ideologica”, imposta da chi ha la forza, ma non la ragione si poteva e si può ancora considerare Enea un “eroe”. Il vero eroe per le giovani generazioni di Ardea che avevano fatto la ricerca, era Turno che meritava di essere ricordato ed onorato per tutto quello che, ancora oggi grazie a Virgilio, rappresenta nella storia dell’umanità. Si decise di fare una statua a Turno che è stata realizzata grazie all’artista Claudio Magnetti. Ci sono voluti anni, ma finalmente Turno torna ad Ardea, la sua terra patria insieme all’Airone (Ardea Cinerea). Il simbolo di una città capace di rinascere dalle sue stesse ceneri. È Virgilio, in Turneide, la seconda parte dell’Eneide, a raccontare la fondazione di Ardea senza la quale non esisterebbe il mito di Turno. Le parole di Virgilio sono ancora attuali: “Il luogo, un tempo, fu detto Ardea, ed ancora oggi rimane il suo famoso nome, ma la fortuna è passata”. Virgilio, inoltre, dimostra di essere stato ad Ardea citando monumenti e siti che ancora esistono e sono stati riscoperti come le mura del centro storico, il tempio di Giunone Regina o il sito archeologico di Castrum Inui.
Il poeta Ovidio, contemporaneo di Virgilio, riprese a narrare la storia di Ardea dopo la morte di Turno, con la nascita dell’Airone, per testimoniare che ci sono luoghi nel mondo dove il Genius loci non muore mai. Ad arte sono nati e vivono i promotori dell’Ecomuseo Lazio Virgiliano che spesso deve ancora lottare per gli ideali di giustizia e verità che animavano il mitico Turno. Turneide è un invito a conoscere, rileggere riscoprire la vera Eneide di Virgilio: una grande impresa (maius operas) per onorare la memoria di un poeta che scoprì ad Ardea una storia locale che ha fatto conoscere nel mondo con il mito di Turno”.
Sabatino Mele