Sarebbe una terracotta del IV secolo avanti Cristo
Statua di Ardea al Louvre
In un nostro precedente articolo parlammo degli scavi nel territorio di Ardea, più o meno nell’attuale località di Fossignano oggi Comune di Aprilia, ad opera del Commendator Giovanni Battista Guidi che nel 1852 ritrovò “alcune grotte di stile etrusco in parte spallate, con vari Vasi Etruschi, idoli e terrecotte interessanti”.
Accennammo poi al fatto di come queste sue scoperte suscitarono interesse in diverse istituzioni scientifiche in campo archeologico dell’epoca e contemporaneamente come gli stessi reperti rinvenuti accesero la loro curiosità, in particolare le terrecotte, e infine di come queste vennero acquistate dal Marchese Giampietro Campana per il suo Museo romano.
Note purtroppo sono le vicende delle sfortunato Marchese Campana e soprattutto il fatto che intorno al 1862 fu costretto a svendere la sua preziosa collezione artistica al Museo de’ Louvre di Parigi.
Ecco pertanto sufficientemente spiegato come i reperti archeologici di Ardea arrivarono a Parigi dove, nei primi anni, non sfiguravano affatto accanto alle più celebri sculture dei frontoni del Partenone di Atene.
Nei successivi riallestimenti del prestigioso Museo parigino però la collezione delle terrecotte di Ardea, nonostante sia stata in principio molto ammirata e nonostante il fatto che fin dalle origini lo stesso Marchese Campana l’avesse desiderata unita, fu smembrata secondo le varie classi dei componenti, che trovarono quindi nuova sede in sale e depositi diversi.
Tra la fine degli anni ottanta e primi anni novanta del Novecento, il Prof. Giovanni Colonna, insigne etruscologo, con il lodevole intento di rintracciare nel Museo di Parigi alcuni pezzi della collezione dell’ex Museo Campana, riuscì a ritrovare diverse reperti provenienti da Ardea ma ovviamente non tutto e soprattutto non riuscì a rintracciare quella decina di statue molto belle quanto interessanti che tanto suscitarono l’ammirazione quando vennero nuovamente alla luce.
Ci saremmo pertanto dovuti accontentare delle descrizioni dell’epoca, dei Cataloghi del Museo Campana, dei disegni e infine dei confronti con le successive scoperte che sono avvenute inseguito nei territori limitrofi, come le sculture scoperte nell’antica Lavinium a Pratica di Mare e quelle molte simili rinvenute ad Ariccia nel santuario extraurbano del Casaletto.
Ecco però che giunge inaspettata una bella foto che ha voluto condividere il nostro amico Enrico Corradi: Egli, grande appassionato di arte e archeologia e profondo conoscitore e studioso dei luoghi che ci circondano, oltre che delle vicende di questa ottocentesca scoperta archeologica che abbiamo fin qui sintetizzato, è riuscito a rintracciare una di quelle statue e a fotografarla e quindi a condividerla con gli appassionati e i cultori del nostro sventurato territorio.
La statua di terracotta, datata al IV sec. a.C. e che nei vecchi cataloghi del Museo Campana figurava al n 2 come “(Figura) di una donna vestita di tunica e peplo, sedente sopra un trono con le mani alzate”risulta pertanto ancora oggi esposta nel Museo del Louvre dove una descrizione bilingue accenna alla sua provenienza e alle sue vicende.
Vista questa bella ed inattesa scoperta, ci auguriamo di ritrovare ben presto anche le altre statue qui rinvenute, in particolare quella della cosi detta “Venere della Banditella” che fu giudicata, dagli studiosi francesi, dello stesso “stile delle statue del Partenone”.
Se non siamo ancora maturi poi per chiedere un prestito di una o
più di queste sculture e magari riportale nel loro territorio d’origine, delle belle riproduzioni fotografiche o magari delle loro copie non ci starebbero male e dimostrerebbero, se ancora ce ne fosse bisogno, di come il nostro territorio sia antichissimo e di come in passato sia stato capace di dare origini ad opere straordinarie che riuscirono a stupire e a meravigliare nonostante la distanza di secoli e che probabilmente continueranno a farlo.
Fabio Ferri
Interrogazione parlamentare del deputato del Partito Democratico Patrizia Prestipino
Appello a Piantedosi
Un appello al Ministro degli Interni a seguito dei numerosi atti criminali che nelle ultime settimane si sono verificati sul territorio di Ardea. Le preoccupazioni del Pd che finiscono in Parlamento a seguito di una interrogazione a risposta scritta della deputata PD Patrizia Prestipino. L’atto scaturisce dalle preoccupazioni della segreteria locale del PD di Ardea, guidata dal segretario Massimo Stoppo, relativo ad una recrudescenza di atti criminali e violenza, nonché furti e rapine, che nelle ultime settimane hanno funestato il territorio di Ardea.
Da sottolineare la richiesta di “attenzione” nella zona delle Salzare che, come è a tutti noto, è diventata terra di confine dove l’illegalità, l’abusivismo edilizio, lo scarico di rifiuti la fanno da padrone rispetto alle sollecitazioni dei cittadini che vi vivono.
“Negli ultimi mesi la cittadina di Ardea è stata interessata da una serie di episodi criminosi che stanno compromettendo gravemente la sicurezza e la serenità dei cittadini – si legge nell’interrogazione della deputata PD, Patrizia Prestipino -. In data 1° febbraio 2024, un commerciante di Ardea è stato vittima di una rapina presso la propria abitazione, durante la quale i malviventi hanno utilizzato del gas soporifero per agevolare la commissione del reato, come riportato dalla stampa locale. Lo scorso 2 agosto 2024, una banda di ladri ha sfondato l’ingresso della filiale della Banca di Credito Cooperativo di Roma situata ad Ardea, eseguendo un colpo che ha generato grande preoccupazione tra i cittadini, mentre il 2 ottobre 2024, si è verificato un episodio di estrema violenza all’interno di una villa privata ad Ardea, in cui un gruppo di soggetti incappucciati ha sequestrato e aggredito un giovane di vent’anni allo scopo di sottrarre una cassaforte; il ragazzo è stato successivamente trasferito d’urgenza presso il pronto soccorso dell’ospedale S. Anna di Pomezia a seguito delle percosse subite.
Mentre più recentemente il 23 ottobre 2024, un individuo armato di fucile ha fatto irruzione in un supermercato di Ardea, esplodendo un colpo in aria e generando panico tra i dipendenti e i clienti del centro commerciale per ottenere l’incasso della giornata.
Nella notte del 24 ottobre, invece, lo stesso esercente già vittima di rapina alcuni mesi prima è stato nuovamente oggetto di una rapina - tre sono gli episodi che lo riguardano – avvenuta presso uno dei suoi locali commerciali situato nel centro di Tor San Lorenzo.
Lo stato di degrado e illegalità persiste anche nella zona delle Salzare – sottolinea nell’interrogazione la deputata Prestipino -, una porzione del territorio comunale di Ardea che è sempre più frequente teatro di reati ambientali quali abbandono di rifiuti di vario genere, incendi dolosi e altri atti di grave impatto ambientale che contribuiscono ad alimentare il senso di insicurezza e abbandono percepito dalla popolazione residente; considerato che: nel territorio dei Comuni di Ardea e Pomezia, che contano complessivamente oltre 120mila residenti – numero che cresce sensibilmente durante la stagione estiva - non è presente alcun presidio di Polizia e le caserme dei Carabinieri risultano insufficienti a garantire una presenza adeguata e un controllo costante sul territorio. Questi episodi criminosi, sommati ad altri verificatisi negli ultimi mesi, stanno contribuendo a generare un crescente senso di insicurezza e paura tra la cittadinanza di Ardea, che percepisce uno stato di abbandono e una carenza di protezione da parte dello Stato.
Gli esercenti locali, sentendosi impotenti e poco tutelati, operano in un clima di costante preoccupazione con un elevato rischio per la sopravvivenza delle attività economiche stesse. La tutela dell’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini devono costituire una priorità imprescindibile per le istituzioni.
Alla luce di tutta questa sequenza di episodi – ha concluso la deputata del PD Patrizia Prestipino - quali misure urgenti il Ministro intende adottare per rafforzare la sicurezza nella cittadina di Ardea e garantire una maggiore e più costante presenza delle forze dell’ordine sul territorio, anche al fine di prevenire ulteriori episodi di violenza e criminalità; se non ritenga opportuno promuovere l’installazione e il rafforzamento di sistemi di sorveglianza nelle aree più sensibili di Ardea, in collaborazione con le amministrazioni locali e quali iniziative il Governo intende intraprendere per contrastare il fenomeno dei reati ambientali nella zona delle Salzare, promuovendo un’azione di bonifica e controllo del territorio al fine di prevenire ulteriori atti di degrado”.
Sabatino Mele
Luminarie natalizie
Natale si avvicina ed anche i preparativi entrano nel vivo. Di solito l’organizzazione del Natale avviene all’inizio del mese di dicembre, quando negozio, supermercati e grandi magazzini mettono in mostra tutte le mercanzie per richiamare i clienti all’acquisto: regali, pastorelli, luminarie, torroni e dolciumi vari, proprio per allietare la festa più attesa dell’anno.
Il Comune di Ardea, alla luce anche di una burocrazia amministrativa abbastanza lunga, si è mosso per tempo ed attraverso una determina di affidamento diretto alla società Meta Lux srl di Roccasecca (Frosinone) per noleggio e installazione luminarie natalizie e addobbi Ardea 2024, ha aperto ufficialmente i preparativi per le feste natalizie.
Totale complessivo di spesa: € 68.729,92 (Sessantottomila settecentoventinove,92 euro) a cui si aggiunge, come da commi 3 e 5 d.lgs 36/2023, una somma pari al 2% dell’importo posto a base dell’appalto esclusa Iva pari ad € 1.286,69 totali così ripartita: l’80% (pari ad € 1.029,35) quale fondo incentivante a favore del Responsabile Unico del Procedimento ed i suoi collaboratori, ed il 20% (pari ad € 257,34) quale quota fondo per progetti di innovazione destinati all’Ente. Ora si attende con impazienza quale spettacolo di luci ci possa offrire la ditta incaricata di abbellire il centro storico, Tor San Lorenzo ed altri angoli suggestivi del territorio comunale.
S.Me.
Botola pericolosa
Sicurezza pubblica a Tor San Lorenzo. A lanciare l’allarme è un cittadino che ha segnalato la presenza di una botola dove prima esisteva una fontana pubblica, e che rappresenta un serio pericolo soprattutto per i bambini che giocano nelle vicinanze.
“Un cittadino di Ardea - si legge nella nota - ha fatto riferimento a una botola visibile in una foto, appartenente a quella che un tempo era una fontana, ora in uno stato di abbandono. Il cittadino si è preoccupato per la sicurezza dei bambini, sottolineando il rischio che qualcuno possa cadere nella botola e riportare gravi infortuni, come la frattura di una gamba. La sua osservazione non si ferma solo alla botola. Il cittadino, infatti, ha anche lamentato l’assenza di altalene e l’abbandono generale della piazza, che un tempo rappresentava un luogo di ritrovo e gioia per la comunità. Con tono preoccupato, ha chiesto perché non si stia intervenendo per mettere in sicurezza quest’area, mettendo in luce un problema di manutenzione e cura degli spazi pubblici”.
S.Me.