ATER - Vialibera pulisce e restituisce speranza
Inquilini abbandonati
Moltissime sono le segnalazioni degli inquilini negli anni, sia ad Ater che al Comune.
Richieste per le manutenzioni urgenti degli edifici che stanno cadendo letteralmente a pezzi e per sapere di chi sia la competenza della manutenzione delle aree verdi all’interno dei complessi edilizi, se del Comune, dell’Ater o degli inquilini.
Molto deve essere ancora fatto soprattutto per quanto riguarda gli interventi di ripristino di tutte le parti pericolanti degli edifici. Circa tre anni fa si è verificato il distacco di un grosso pannello di rivestimento da una delle pareti esterne che si affaccia su un cortile che conduce all’ingesso del palazzo. Solo per un caso fortunato non vi sono stati danni a persone o cose.
Da allora però un cumulo enorme di calcinacci ancora oggi rimane ben visibile a terra a ridosso del vialetto d’ingresso e nessuno ha pensato di rifare la copertura della facciata. Nulla da fare. Nessuno ha più mosso un dito. Ater ormai per gli inquilini di Via Turati è latitante ed è diventata una vera e propria entità fantasma, da cui non si riesce ad avere alcuna risposta nonostante le numerose sollecitazioni.
E’ appena il caso di ricordare che in questo comprensorio vivono famiglie, persone anziane, disabili e bambini a cui viene negata la dignità e il decoro del vivere in una casa sicura e agevole. Tutto ciò non è più tollerabile. Gli inquilini vivono con la speranza che qualcuno possa intervenire e porre fine a questo degrado insopportabile che li costringe a vivere in una situazione disagevole, indecorosa e, talvolta, anche pericolosa.
Le condizioni delle zone a verde verdi non sono migliori: sterpaglie, fogliame, plastica, rovi sul piazzale del parcheggio, sulle gradinate e su una delle rampe di accesso per disabili. Edera rampicante ed erbacce impediscono persino l’accesso ai contatori del gas.
Considerando le istanze cadute nel vuoto, l’Associazione Nazionale Vialibera è intervenuta volontariamente e direttamente per restituire un po’ di decoro, ripulendo alcuni dei giardini adiacenti il complesso di questi edifici popolari. Il 21 Marzo scorso siamo intervenuti per cercare di restituire ai luoghi un nuovo aspetto e non lasciare soli gli inquilini. E’ stato necessario tanto lavoro e fatica per dare una parvenza di dignità al complesso di Via Turati che è stato dimenticato totalmente dalle istituzioni.
Non bastava la mancata manutenzione, latente da anni, cornicioni che cadono nei cortili, muffe, infiltrazioni, lastre di intonaco e tondini di ferro che fuoriescono dai solai. Mancava anche l’incuria del verde per dare a questo posto le sembianze di una vera e propria giungla di degrado.
L’intervento di scerbamento è durato diverse ore, sotto lo sguardo attonito degli inquilini stessi e dei passanti che non si aspettavano un miracolo simile.
Una iniziativa questa di cui la nostra Associazione si è voluta prendere carico mantenendo la promessa che aveva fatto già qualche mese fa. Infatti, in occasione della presentazione del nostro sondaggio, gli abitanti degli alloggi popolari ci avevano chiesto un aiuto, considerando il totale abbandono in cui si ritrovano da anni. Lasciati completamente a sé stessi e privi di ogni rappresentanza locale che possa aiutarli, abbiamo preso a cuore la questione e ci siamo dati da fare. I risultati sono stati subito notati e naturalmente sono aumentate le richieste di intervento.
Il nostro contributo gratuito e il nostro impegno sono volti a dare un aiuto concreto agli inquilini e mostra come, con tanta buona volontà e impegno, è possibile cambiare tante cose. Continueremo a lavorare costantemente e incessantemente affinché si possa fare sempre di più.
Al momento non possiamo fare altro che ricambiare i ringraziamenti di tutti quegli inquilini di Via Turati che hanno creduto in noi, che continuano a sostenerci, a seguirci e a collaborare con noi per una nuova vera rinascita di questi luoghi.
Siamo fieri dei risultati raggiunti e ci impegneremo sempre per salvaguardare la dignità e i diritti di tutte le persone.
Vialibera
Associazione Nazionale APS
Giornata indimenticabile per 200 persone che hanno coperto 100 anni di storia
Noi di Santa Palomba
Era inimmaginabile, un’utopia, riuscire a racchiudere nell’arco di una sola giornata 100 anni di storia. Contrariamente è stato possibile proprio lo scorso 18 febbraio quando più di 200 persone si sono ritrovate a partecipare al pranzo conviviale di “Noi di Santa Palomba”.
Una giornata indimenticabile accolti dal nostro amico e ristoratore di fiducia Ivan al ristorante Casale della Certosa dove si sono incrociati e raccontati questi 100 anni di storia grazie a tutte le persone con un vissuto di questo nostro paesello, dagli ultranovantenni ai bambini ultimi nati. Ci sono state indubbiamente forti emozioni per chi ha rincontrato i vecchi compagni di scuola, che poi era l’unica, per quelli che condividevano la passione del calcio con le varie squadre succedute nel tempo, per i compagni di tutte le avventure che si possono vivere in un piccolo paese di campagna come era Santa Palomba prima dell’avvento dell’industria, per Paolo e Alessandro, classe ’42, compagni di scuola elementare che dopo 70 anni hanno potuto rallegrarsi ricordando la loro adolescenza insieme e raccontandosi quello che è stato il loro vissuto. Tanti momenti di allegria e commozione quando alcuni reduci attempati della squadra di calcio, la più blasonata della storia di Santa Palomba, con un ingresso da stadio e indossando le maglie degli stessi colori di 40 anni prima, si sono riabbracciati sotto una gigantografia di allora. Un’emozione con lacrime di gioia della Maestra Morena accolta festosamente e omaggiata con un bel mazzo di fiori dai suoi allievi di un tempo, ormai quarantenni, che pieni di gratitudine non hanno certo dimenticato la loro Maestra e la loro infanzia scolastica.
Poi tanti racconti condivisi ad alta voce da un microfono aperto sul palco con la voce, a volte rotta dall’emozione, ognuno ha riportato aneddoti e vicissitudini dei tempi passati cosi da ricostruire la storia di questo paese, un paese che nasce tutto e solo agricolo fino agli anni 60, poi piano piano trasformato a industriale con stabilimenti importanti come la Johnso&Johnson, Ibm, Fiorucci, Procter&Gamble, quest’ultima chiamata dagli anziani ancora Camay perché quando nacque era il prodotto pubblicizzato in tv.
Una giornata intensa di ricordi vissuta con emozioni a non finire dove non è mancato nulla: dalla riffa per giocare, al nostro amico cabarettista Marco Tana sempre pronto con le sue battute comiche, non è mancato nemmeno chi con la chitarra ha fatto cantare creando l’atmosfera giusta per rievocare il tempo di tanti anni prima. A fine serata un doveroso saluto e ringraziamento al comitato organizzatore, al ristorante per l’ottimo menù concluso da una squisita torta con dedica e un arrivederci a presto anzi prestissimo: il 12 maggio siamo già pronti per un altro evento dove gli amici di Santa Palomba in sinergia con l’associazione di volontariato “Chiara per i bambini del mondo” saranno di nuovo insieme sostenendo e abbracciando la solidarietà.
La storia continua.