Secondo il M5S manca la volontà politica di questa amministrazione
Tutela della Sughereta
Oggi vogliamo raccontarvi una storia.
Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) racconta molto del nostro territorio. Se questa amministrazione lo avesse studiato e approfondito, avrebbe scoperto un dato allarmante: Pomezia è diventata estremamente sensibile agli incendi. La relazione regionale di Previsione, Prevenzione e Lotta Attiva contro gli Incendi Boschivi 2020-2022 classifica il nostro Comune in una classe di pericolosità molto alta. Le aree a maggiore rischio? I seminativi e la Riserva Naturale della Sughereta. Ma per rendersene conto non serviva un documento tecnico, bastava ascoltare i cittadini che denunciano da qualche tempo, l’abbandono e l’incuria in cui versa la Sughereta, un luogo di inestimabile valore ambientale, storico e affettivo per tutta la comunità.
Oggi il parco è lasciato a sé stesso, senza manutenzione, senza controllo. Vulnerabile a incendi continui, spesso dolosi, che ne devastano la biodiversità e mettono a rischio la sicurezza pubblica.
È vero: la gestione è dell’Ente Parco dei Castelli Romani.
Ma l’amministrazione comunale di Pomezia a nostro avviso poteva (e doveva!) fare di più.
Perché non istituire una sorveglianza attiva?
Installare telecamere, organizzare pattugliamenti, agire concretamente per scoraggiare comportamenti criminali.
Perché non programmare una manutenzione regolare dei sentieri e rimuovere quel materiale secco che costituisce combustibile ideale per gli incendi?
Perché non coinvolgere i cittadini favorendo la creazione di gruppi volontari, attivando campagne di sensibilizzazione e promuovendo il senso di appartenenza al territorio?
Perché non investire nell’educazione ambientale Lavorando con scuole e associazioni per trasmettere alle nuove generazioni il valore del rispetto per la natura?
Perché non cercare finanziamenti europei o regionali per recuperare e valorizzare il parco?
La tutela della Sughereta deve essere una priorità. I mezzi ci sono. Quello che manca è una cosa sola: la volontà politica di agire di questa amministrazione.
E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Movimento 5 Stelle Pomezia
Si tratta della bretella tra via Gronchi e la Pontina deliberata dalla Giunta
Una strada da cancellare
Sono mesi che la cittadinanza di Pomezia sta aspettando, da parte dell’amministrazione comunale, la cancellazione definitiva della strada di collegamento tra via Gronchi e la Pontina. Strada definita “strategica” su tutti i media. Associazioni ambientaliste, culturali, cittadini, hanno promosso iniziative per scoprire la verità dopo la improvvisa e insensata delibera di Giunta Comunale n. 1 emessa il 9 gennaio scorso. Abbiamo subito inviato segnalazioni a tutti gli organi competenti ma nessuna riposta è stata pubblicata da parte di alcuno.
Per vie ufficiose abbiamo saputo che l’Ente Parco e la Regione Lazio hanno bocciato il progetto. Per avere una conferma, abbiamo richiesto un incontro alla Direzione del Parco dei Castelli Romani, per il mese di settembre. A Pomezia, dopo diverse infruttuose richieste all’Assessorato all’Ambiente presieduto dall’ing. Amelia Paiano e altre dirette al Sindaco, l’Associazione CPPS – Comunità Pontina Parchi e Sistemi naturali – APS è stata ricevuta dall’Assessore Roberto Mambelli che presiede l’area Urbanistica. Già promotore anni or sono della tutela dell’area della sughereta e ex presidente dell’Associazione “la Lente”, Mambelli ha espresso interesse alla raccolta di firme promossa dalle associazioni Via Libera – APS, Latium Vetus – APS, Città Giardino- APS, Aetas Aurea, CPPS – APS e singoli cittadini che ha superato il numero di 1.200 firme tra on-line e cartacee. Pur condividendo una problematica legata alla viabilità, che interessa tutto il nucleo urbano di Pomezia, ci siamo espressi in maniera assolutamente contraria alla violazione di aree protette e da proteggere come la Riserva Naturale Regionale della Sughereta di Pomezia. La viabilità andrebbe razionalizzata per tutta la città, dovuta alla grande concentrazione demografica e dell’utilizzo sproporzionato dei veicoli privati. In sintesi dalla riunione non è uscita alcuna risposta che avevamo sollecitato in più riprese sulla realizzazione della strada incriminata. La nostra battaglia continua con la raccolta di firme e con la programmazione di eventi di conoscenza e pulizia del bosco.
Associazione CPPS
Presidente Odilla Locatelli