Era il 29 agosto 1965 quando il Santo Padre officiò la Santa Messa in piazza
60 anni fa Paolo VI a Pomezia
Il 29 agosto 2025 ricorre il 60mo anniversario della visita del beato Papa Paolo VI a Pomezia.
Il 29 agosto 1965 il Santo Padre Paolo VI venne a Pomezia officiando in piazza Indipendenza la Santa Messa durante la quale tenne un discorso pastorale soffermandosi soprattutto sulla forte trasformazione che in quel periodo stava attraversando Pomezia da borgo rurale a polo industriale: “Sono venuto, figliuoli miei, per dirvi: comprendete appieno la vostra sorte; e sappiate, in questo passaggio dall’operosità antica a quella moderna, dalla fatica dei campi a quella delle officine, dalla vita di ieri a quella di oggi, sappiate conservare la vostra fede cristiana, e sappiate che essa non è contraria al vostro benessere nel tempo.
Sappiate che essa racchiude l’origine della vostra reale grandezza morale e spirituale. Sono venuto, in una parola, ad annunciarvi ancora la salda fede dei vostri padri; ad esortarvi a non lasciarla mai”.
Alla fine della Messa, alla presenza del Vescovo Mons. R. Macario e di P. Davide Agostini, S.S. Paolo VI ricevette in dono dal dott. Alberto Barbieri a nome dell’ARCA, una roulotte destinata alle Missioni.
Tra i tanti in piazza quel giorno ad accogliere il Papa vi era anche don Benvenuto Cucuzza parroco di Pratica che aveva conosciuto il futuro Papa nell’estate successiva allo sbarco alleato di Anzio del gennaio del 1944.
“Nell’estate del 1944 - mi ha raccontato poi don Cucuzza - incurante del pericolo, in quanto era noto che tutta la zona era minata, Monsignor Montini, il futuro Papa Paolo VI, fu uno dei primi a soccorrere le nostre popolazioni; giunse con una macchina del Vaticano e distribuì alle nostre parrocchie generi alimentari, medicinali e coperte.
Allora Monsignor Montini era alla Segreteria di Stato a Roma”.
A.S.
La CRI al Giubileo
Il Comitato di Pomezia della Croce Rossa Italiana ha partecipato attivamente ai servizi di assistenza sanitaria per il Giubileo dei Giovani a Tor Vergata dal 28 luglio al 3 agosto 2025.
Grazie alla presenza di un’ambulanza e di personale qualificato, la sezione locale della Croce Rossa ha contribuito in modo significativo a supportare l’imponente dispositivo di soccorso e sicurezza, allestito per un evento che ha richiamato centinaia di migliaia di partecipanti. La loro partecipazione ha dimostrato, ancora una volta, la professionalità e l’importanza dei volontari della Croce Rossa per la tutela della salute pubblica in occasioni di grande affluenza.
L’intervento si è svolto in stretta collaborazione con l’ARES 118, che ha coordinato l’intera operazione di soccorso.
M.P.
Pomezia ed Ardea hanno presentato la candidatura 2028
Capitale della cultura
Pomezia candidata a Capitale italiana della Cultura 2028, assieme ad Ardea.
Veronica Felici: “Raccontiamo le memorie dimenticate, il nostro patrimonio merita di essere condiviso con il Paese”.
Pomezia, 14 agosto 2025 - Con orgoglio, la città di Pomezia annuncia la propria candidatura a Capitale italiana della Cultura 2028, insieme alla confinante città di Ardea.
Un progetto ambizioso, nato dalla volontà di valorizzare un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni, troppo spesso dimenticato o sottovalutato.
“Partecipiamo per vincere,” dichiara il sindaco di Pomezia, Veronica Felici, “perché crediamo che il nostro territorio abbia molto da raccontare. Pomezia e Ardea custodiscono le radici profonde della cultura romana che vogliamo restituire a tutta Italia: qui ha preso vita l’antica Lavinium, culla della civiltà latina, i cui resti sono conservati ancora oggi nel nostro Museo Archeologico Lavinium”.
Il dossier di candidatura si fonda sul concetto di “memorie dimenticate”, un invito a riscoprire e valorizzare episodi, luoghi e figure che hanno contribuito a plasmare l’Italia di oggi. Tra questi, la figura di Enea, simbolo di resilienza e fondazione, e la storia di Pomezia come città di fondazione, nata nel cuore del Novecento grazie al lavoro e alla determinazione di uomini e donne provenienti da tutta Italia.
“Pomezia è una città giovane, ma con una storia profonda” prosegue Felici. “È il frutto di una bonifica, di fatica, ma anche di un sogno collettivo. Passeggiando per le strade della nostra città si incontrano testimonianze architettoniche, culturali e sociali che raccontano il coraggio di chi ha trasformato una terra inospitale in una comunità viva e accogliente. Quei valori, nati con i coloni fondatori - donne e uomini provenienti da ogni angolo d’Italia -sono ancora oggi ben radica.ti”
“Pomezia è il risultato di un progetto preciso, portato avanti con determinazione: dare una casa, un futuro alle generazioni che sarebbero venute dopo. E noi, oggi, siamo proprio quelle generazioni. Questa candidatura è anche un tributo a loro, alla loro visione, alla loro capacità di costruire dal nulla un luogo che oggi chiamiamo casa”.
L’obiettivo della candidatura è costruire un racconto condiviso, capace di restituire dignità e visibilità a un territorio che ha molto da offrire all’Italia e al mondo.
“Vogliamo che Pomezia e Ardea siano riconosciute per ciò che sono: luoghi di cultura, di storia e di futuro,” conclude Felici. “Questa candidatura è il nostro modo di dire: ci siamo, e siamo pronti a raccontarci”.
Ufficio Stampa
Comune di Pomezia