Purtroppo sono ancora tanti gli episodi gravi di inciviltà ambientale
Pene severe per chi sporca
Dichiarazione rilasciata dal comandante della Polizia Locale Marzia Sgrò: “In un’epoca in cui la tutela dell’ambiente e della salute pubblica dovrebbe essere una priorità di tutti, purtroppo ancora si registrano episodi gravi di inciviltà che minano il nostro tessuto sociale e ambientale. Recentemente, l’Amministrazione comunale di Ardea ha deciso di adottare misure drastiche per combattere coloro che, invece di rispettare le regole, preferiscono abbandonare rifiuti di ogni genere lungo le strade, creando cumuli di spazzatura che compromettono la salute, il decoro e la qualità della vita dei cittadini.
Grazie alle telecamere di sorveglianza installate strategicamente nei punti più critici, le autorità hanno documentato con immagini chiare e incontestabili l’azione di tanti soggetti, prevalentemente uomini over 65, che si comportano in modo irresponsabile e ignobile. Questi individui, spesso soliti gettare rifiuti di ogni tipo – dalle plastiche ai rifiuti domestici, fino a materiali ingombranti – su strade e in aree pubbliche, creando cumuli che costituiscono un grave problema igienico-sanitario. L’intervento della Polizia locale ha già portato a risultati concreti: nelle ultime settimane, sono state elevate un numero record di sanzioni che testimoniano la ferma volontà delle amministrazioni di combattere l’inciviltà ambientale. In pochi giorni, infatti, sono state emesse multe con importi tali da far riflettere chi pensa di poter inquinare impunemente. In parallelo, sono in corso approfondimenti sulle posizioni Tari di tutti gli ‘zozzoni’ residenti ad Ardea, con controlli retroattivi fino a cinque anni per accertare che nessuno si sottragga agli obblighi fiscali, potendo così agire anche sul fronte economico contro chi sporca il territorio.
Per chi si rende protagonista di atti di inciviltà, non si tratta solo di multe: si valuta anche il recupero dei costi per la bonifica dei siti inquinati, spesso lasciati in condizioni di degrado e sporcizia che richiedono interventi di pulizia e smaltimento costosi e complessi“.
La Polizia Locale di Ardea, sotto la guida del comandante Marzia Sgrò, con il supporto del vice sindaco e Assessore all’Ambiente Lucia Estero e del delegato alla Sicurezza Maurice Montesi, e grazie alle tecnologie più avanzate, lavora incessantemente per ripristinare decoro e sicurezza nelle aree pubbliche.
Questo è un appello chiaro a tutti i cittadini: l’inciviltà non sarà più tollerata. La tutela dell’ambiente e della salute pubblica è responsabilità di ognuno.
Le immagini parlano chiaro e chi si ostina a inquinare, deturpare o disprezzare le regole dovrà affrontare conseguenze gravi e immediatamente esecutive. Per quanto riguarda le persone identificate come autori di abbandono di rifiuti, si stanno approfondendo le verifiche per valutare le fattispecie di reato secondo il Codice dell’Ambiente e il Decreto Legislativo 152/2006, con le ultime modifiche legislative che prevedono pene severe per chi abbandona rifiuti in modo illecito. La posizione di tali soggetti è ritenuta particolarmente grave e gli operatori della Polizia locale stanno effettuando un’analisi minuziosa delle evidenze. I casi più gravi saranno deferiti all’autorità giudiziaria affinché siano perseguiti secondo la legge, garantendo quindi che chi inquina o deturpa il territorio si assuma tutte le conseguenze penali previste”.
V.P.
Castello pericoloso
Il Castello Sforza-Cesarini, situato sulla Rocca di Ardea, è finito per essere solo un rudere abbandonato e coperto di erbacce e rovi. Della sua esistenza, infatti, qualcuno ha perso la memoria. Qualcun altro fa finta di non vedere. Ma la situazione in cui versa, un degrado assoluto, ha fatto scattare la consigliera di Forza Italia, Edelvais Ludovici, per sollecitare l’amministrazione comunale, ma soprattutto la famiglia Sforza –Cesarini, proprietaria del rudere, a provvedere ad effettuare i lavori di bonifica di questa testimonianza storica della Città di Ardea.
“Continuiamo a sensibilizzare e a far crescere la consapevolezza” Decoro Urbano da vendere. Pulizia dei siti archeologici privati... il nulla – ha scritto la consigliera Edelvais Ludovici -. In consiglio comunale ho affrontato con un’interrogazione, la pulizia dei lotti sporchi privati e comunali, poi ho cercato di sensibilizzare l’amministrazione, affinché con impegno e determinazione informasse il proprietario Sforza Cesarini, affinché ottemperasse all’ordinanza di giugno 2025 del sindaco di Ardea, per i lotti sporchi pubblici e privati e siti archeologici privati abbandonati e sporchi.
In quella sede mi è stato risposto dal Sindaco che il proprietario sarebbe stato informato e, nel caso non avesse adempiuto, si sarebbero presi provvedimenti sanzionabili. Lo scorso anno parlai con il sindaco in via ufficiosa per questa situazione, ma il sito è rimasto sporco, pieno di sterpaglie, con alberi non potati e fuoriusciti dai muri perimetrali del castello, con erbe infestanti che circondano lo stabile, rendendolo insalubre per la cittadinanza, oltretutto non è solo insalubre, anche pericoloso e pericolante, per i cittadini. Ad oggi ancora nessuna pulizia e nessun intervento. È vietato pulire, deve restare così, sporco e pericolante”.
S.Me.
Inchiesta pubblica sul progetto dell’inceneritore
Consiglio unanime
Nel corso della seduta del 26 agosto scorso, il Consiglio comunale di Ardea, presieduta dal presidente Francesco Giordani, ha approvato all’unanimità una delibera che chiede formalmente al Sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, l’indizione di un’inchiesta pubblica sul progetto dell’inceneritore previsto nell’area di Santa Palomba, attualmente sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nell’ambito del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), in quanto si tratta di uno strumento utilizzato dalle regioni, per semplificare e velocizzare il rilascio di autorizzazioni per progetti che hanno un impatto significativo sull’ambiente.
“Collaborazione che ormai va avanti da circa tre anni tra tutti i comuni del litorale e i castelli romani – ha detto il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini -. Una lotta che stiamo facendo contro la nascita dell’inceneritore dei romani e sorgerà, come sapete, a pochi metri dal nostro territorio. Ci troviamo oggi ad affrontare un discorso per provare ad interrompere questo procedimento autorizzativo nei confronti del sindaco di Roma nonché commissario Gualtieri che sta usando tutte le metodologie, anche le più scorrette.
Non ultima, usando il mese di agosto che notoriamente in Italia è caratterizzato da ferie e riposo, per avviare il processo autorizzativo sulla definitiva autorizzazione per avviare il cantiere dell’inceneritore. In questo caso i comuni confinanti con l’impianto che sorge sì’ su terreni del Comune di Roma, ma sono letteralmente confinanti con Pomezia Ardea ed Albano Laziale. Abbiamo intrapreso questa opposizione e ieri sera alle 21 il 25 agosto 2025 ndr) il Comune di Albano Laziale ha provato all’umanità questa delibera. Mi auguro che anche oggi noi facciamo la stessa cosa e accadrà anche a Pomezia la stessa procedura. Nel frattempo, abbiamo scritto chiedendo una proroga a questa valutazione. Abbiamo redatto una lettera, con l’intestazione di tutti e tre i Comune, con lo stesso testo, l’abbiamo inviata già la scorsa settimana a tutte le autorità competenti e anche al Presidente della Repubblica. Questo per sottolineare la circostanza che vede il sindaco Gualtieri, che con le modalità che ha scelto e cioè di imporre questo progetto, di procedere con l’uso della forza nel portare a termine l’iter autorizzativo per la costruzione di questo termovalorizzatore”.
“Quetta amministrazione sin dal suo insediamento – ha aggiunto il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini - si è sempre opposta a questo progetto. Non siamo mai stati assenti su nessun tavolo. Ci siamo opposti, così come aveva fatto la precedente amministrazione di questo Comune. Io dal primo giorno mi sono sempre opposto a questa costruzione, perché l’impianto in realtà sorgerà sui nostri territori, perché sta nel territorio di Ardea, perché basta attraversare la Via Ardeatina e siamo arrivati. Sta nel territorio di Pomezia, perché basta attraversare la rotonda, e sta nel comune di Albano Laziale, perché è confinante come con gli altri due comuni. Pertanto la scelta, era stata una scelta veramente scellerata, e voluta da parte Comune di Roma nell’acquisire quell’area. Parliamo di un progetto che non ha nessuna risoluzione nella gestione dei rifiuti, anzi va assolutamente ad aumentare quello che sono i costi per i romani. Ma purtroppo potrebbe avvenire anche per noi futuro e per le città della provincia, dove verremo costretti a conferire in quel inceneritore, i nostri rifiuti indifferenziati che verrebbero a costare più del doppio rispetto a quello che è il costo attuale. Come voi saprete è un project financing, dove già per il suo ammortamento, entro il 2033, ci costerà molto. È un semplice calcolo matematico bisogna dividere le tonnellate conferite con il costo del dell’inceneritore pertanto viene un costo che supererà sicuramente le 380€ tonnellata cosa che oggi sta meno della metà noi confidiamo nella attenzione delle autorità per fermare questo intervento”.
“In accordo con i restanti comuni - ha detto ancora Cremonini - non escludiamo un eventuale ricorso alla Corte Europea di Giustizia, qualora non venissero riconosciuti i nostri diritti, In conclusione dobbiamo dire che questa richiesta di approvazione di quest’ordine del giorno e che oggi andiamo ad approvare, è stato concertato con le associazioni No Inceneritore. Non più di venti giorni fa, abbiamo fatto l’ennesima riunione, e siamo arrivati a questa conclusione e immediatamente con i Comuni confinanti ci siamo adoperati per trovare nei tempi giusti questo provvedimento. Sottolineiamo anche l’importanza dei vari riconoscimenti che l’agricoltura dei Castelli Romani, con la produzione di vini, frutta e ortaggi rappresenta un importante fonte di reddito per le popolazioni. Con questo inceneritore sicuramente il danno sarà enorme per la nostra economia. Mi auguro che ci sia consapevolezza da parte di tutti i consiglieri oggi presenti e di poter portare all’attenzione degli enti con cui siamo in contatto con un’approvazione all’unanimità”.
I consiglieri comunali Edelvais Ludovici, Luca Vita, Niko Martinelli, Maurice Montesi, Raffaella Neocliti, Franco Marcucci, Alberto Montesi, Alessandro Mari, e l’assessore Stefano Ludovici, si sono detti tutti d’accordo nel voler approvare questa delibera evidenziando ognuno per le proprie esperienze le motivazioni del voto.
Sabatino Mele