Numerose segnalazioni abbiamo ricevuto sull’abbandono del cimitero di Santa Marina
Il degrado regna al cimitero
Lo storico cimitero di Santa Marina ad Ardea, torna alla ribalta dell’opinione pubblica. Una cittadina, dopo aver fatto visita ai suoi cari, ha notato che una parte della struttura cimiteriale era contrassegnata dal degrado e dai lavori che sarebbero stati promessi per riqualificare la struttura ed, invece, ancora oggi, nonostante varie sollecitazioni, alcuni fornetti ed altre strutture del Cimitero vivono nel loro decennale degrado.
“Oggi sono venuta al cimitero storico di Ardea e la situazione è questa: un degrado enorme che non si riesce a risolvere - ha raccontato la nostra lettrice. Tra l’altro c’è un distaccamento della struttura dei fornetti pericolosissima.
A distanza di due mesi, da quando sono passata al Cimitero, non hanno preso ancora provvedimenti. Mi chiedo come mai c’è tutto questo abbandono per una struttura così importante non solo dove riposano i nostri cari, ma soprattutto per la bellezza e la testimonianza storica di una struttura importante per il nostro territorio”.
E come non rilanciare un monumento che racchiude la storia e la tradizione di Ardea. Dal sito del Comune, infatti, si legge che secondo una leggenda, la Chiesa sorge dove si trovava l’ingresso della grotta in cui Santa Marina visse in eremitaggio; fu realizzata per volere di Cencio Savelli (il futuro papa Onorio 111), nel 1191, e si trova all’interno del Cimitero storico di Ardea.
La facciata era preceduta da un portico, quasi interamente scomparso, l’ingresso è inquadrato da colonne sorrette da leoni stilifori e l’architrave è decorato da un bassorilievo.
L’architettura attuale della Chiesa è il risultato della ristrutturazione di un precedente edificio articolato in più corpi e oggi è costituita da un corpo a navata unica, con un altare alle cui spalle si apre una tomba a camera, a pianta rettangolare e con tre arcosolii, riutilizzata come cappella o cripta in epoca post-antica, probabilmente prima del XIII secolo.
In tale periodo le decorazioni parietali romane furono ricoperte con nuovi strati di intonaco dipinto, di cui rimangono numerosi resti. La volta a botte è decorata in stucco a lacunari, mentre nelle absidi la decorazione in stucco presenta una forma a conchiglia.
Nell’abside della parete di fondo, di fronte all’ingresso, si trovano un affresco bizantino, rappresentante S. Marina e altri personaggi scarsamente visibili, e un altare in muratura, riferibili al riutilizzo dell’ambiente in età post-antica.
Le altre nicchie, invece, conservano ancora tracce dei sarcofagi, realizzati risparmiando il tufo durante lo scavo dell’intero ambiente nel Il secolo d.C, quando il monumento era un sepolcro con arcosolii. La parete di ingresso è decorata con motivi vegetali a girali di foglie, rombi e fiori cruciformi; la volta e gli spigoli della finestra sono profilati da una cornice in stucco a doppio cordone.
Di fianco alla Chiesa è stata di recente individuata una sepoltura ipogea scavata nel tufo al di sotto dell’altura di Colle della Noce, con ogni probabilità risalente all’età imperiale. Composta da corridoio e camera sepolcrale con tre arcosolii, ospita tre tombe a fossa e alcune sepolture a “cappuccina”, riferibili a un riutilizzo della struttura. Una struttura di notevole interesse, di un periodo storico ancora poco noto.
S.Me.
Tra Maria Teresa Leofreddi e Antonio Zanettini
Nozze di diamante
Sessant’anni di matrimonio: questo il traguardo che i coniugi di Ardea, Maria Teresa Leofreddi e Antonio Zanettini, hanno raggiunto nei giorni scorsi, suggellando la festa con una partecipazione di familiari ed amici che gli sono stati vicini in occasione di questa importante ricorrenza.
I due sposi hanno voluto comunque rivolgere un ringraziamento di cuore a quanti hanno partecipato alla loro festa rendendola ancora più gioiosa e frizzante.
Un traguardo come quello dei 60 anni di matrimonio che significano un percorso di vita e di amore lungo tutta una vita che ha visto protagonisti i due festeggiati che insieme ai loro congiunti ed amici hanno voluto celebrare nel migliore dei modi possibili.
Gli anni passano, ma ci sono amori che non si esauriscono mai, tanto da durare una vita intera.
Certi legami sono talmente indistruttibili da resistere allo scorrere del tempo e a qualsiasi avversità: se questo può sembrare un miraggio, esistono ancora coppie fortunate che sono sposate da decenni, avendo percorso insieme buona parte della loro esistenza mano nella mano.
Complice di questo è anche il fatto che spesso la forza di una coppia aumenta con l’avanzare degli anni insieme.
Secondo la tradizione ogni anno di matrimonio è associato a un materiale che ne simboleggia l’essenza, iniziando con la carta per poi passare all’argento, per i 25 anni, e l’oro, per i 50 anni. Nel caso in cui si festeggino 60 anni di matrimonio, si parla invece di nozze di diamante.
(s.me.)
Via Rieti è un colabrodo
Buche dimenticate in Via Rieti ad Ardea. È la constatazione, anche con toni amari, di un cittadino residente che ha voluto segnalare la pericolosità della strada. Un’arteria che, come molti cittadini e residenti di Ardea, conoscono bene, come la strada che porta al Comune ed alla Caserma dei Carabinieri. Un’arteria dunque che dovrebbe ricevere non un’attenzione particolare, ma quel segno tangibile di riqualificazione e chiusura delle buche presenti.
“Questa strada - ha scritto un cittadino -, vitale per l’accesso ai servizi comunali e alla caserma dei carabinieri, è stata abbandonata a sé stessa, con buche profonde che persistono da quasi due mesi. Abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto e la frustrazione per l’assenza di interventi da parte delle autorità competenti, evidenziando come queste buche, situate al centro di una conca, rappresentino un pericolo significativo. Con la prossima pioggia - ha sottolineato ancora - si trasformeranno in vere e proprie trappole, completamente coperte d’acqua per giorni, rendendo difficile per i veicoli e i pedoni navigare in sicurezza”.
La denuncia non è solo una lamentela isolata. La questione ha suscitato commenti e condivisioni da parte di altri residenti, che hanno fatto eco al suo appello per una maggiore attenzione alla manutenzione delle strade della zona.
“È davvero vergognoso - ha aggiunto un altro cittadino - che dopo mesi di attesa non sia stato fatto nulla. I preposti passano ogni giorno per andare nei loro uffici in Comune eppure non sembrano accorgersi del problema”.
La situazione di Via Rieti dimostra come la gestione delle infrastrutture pubbliche ad Ardea e sull’efficacia dei servizi comunali, non è affatto in regola con le aspettative della popolazione. Gli abitanti della zona chiedono, infatti, ora un intervento immediato per riparare le buche e garantire la sicurezza stradale. Alla luce di questa emergenza, molti cittadini hanno sollecitato l’apertura di un dialogo aperto tra cittadini e amministrazione, affinché problemi simili non vengano lasciati nel dimenticatoio.
S.Me.